di Gabriella Paci
Femminicidi
Se pensavamo che il lockdown dovuto alla pandemia avesse causato un incremento dei femminicidi, ci sbagliavamo perché nel 2021 l’aumento, rispetto all’anno precedente, è stato del 3%.
I femminicidi in Italia sono inoltre il 40% del totale dei delitti commessi, stando all’ultimo report sull’argomento e i responsabili sono perlopiù mariti, compagni o ex delle donne uccise, come dimostrano i dati che attribuiscono all’ambito affettivo-familiare 87 casi su 103 decessi.
Ma cosa vuol dire “femminicidio?”. Stando all’enciclopedia Treccani “Uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica o annientamento morale della donna e del suo ruolo sociale“. In realtà, se dovessimo prendere per esatta tale definizione, il numero dei femminicidi salirebbe ancora, e di molto. Infatti le donne vittime di soprusi, abusi, molestie, vessazioni morali sono moltissime ma quasi sempre questi comportamenti lesivi della dignità e della personalità, restano nascosti.
Se dopo vari anni il 2018 era stato l’anno nero dei femminicidi, questo fenomeno è risalito nel 2020 per trovare, come si è detto, un incremento nel 2021, tanto che Draghi ha dichiarato che il fenomeno è “per il governo priorità assoluta, più risorse”.
Per adesso, sappiamo che non occorrerà più una denuncia per far intervenire i magistrati nei confronti di elementi già ammoniti, che si rendano colpevoli di lesioni, percosse, minacce o violazione di domicilio.
Sottrazione di minori
Il prefetto V. Rizzi, vice direttore della P.S: e direttore della polizia criminale fa presente che non solo si è registrato un significativo aumento della violenza di genere in ambito domestico-familiare ma che c’è stato un incremento nella sottrazione di minori, confermato da 71 indagini aperte; ben il 14% in più rispetto al 2020. Il caso Eitan, del bambino palestinese rimasto orfano dopo la tragedia del Mottarone e rapito dal nonno, è stato quello più mediatico, ma non il solo. Genitori di nazionalità e religione differente o semplicemente separati che rapiscono vicendevolmente i figli, non hanno sempre tanta visibilità anche se si sono, appunto, verificati.
Frodi mediatiche
Ma questo non è purtroppo stato l’unico dato negativo in ambito di sicurezza e prevenzione delle fasce deboli poiché anche il controllo sui dati informatici ci riporta un 30% in più di frodi, ai danni di sprovveduti acquirenti o minori .Frodi di ogni genere in ambito economico, sanitario, affettivo (incontri sul web) fiscale e alimentare
Disastri ambientali
Non basta. L’anno 2021 si chiude con un bilancio in negativo anche sul fronte dei disastri ambientali: in Italia sono stati ben 187 gli eventi climatici estremi, in pratica uno ogni due giorni. I più frequenti sono stai legati all’acqua: esondazioni, grandinate eccezionali, piogge intensissime con relativi danni alle cose ed alle persone. Le città più colpite in ordine di gravità sono state Roma, Napoli, Catania Palermo e Milano.
Anche la siccità estiva e i violenti incendi hanno avuto un loro ruolo, per non parlare del caldo estremo di Siracusa, che ha battuto il record europeo con i suoi 48,8°. Secondo il P.N.R.R. (piano nazionale di ripresa e resilienza) dovremo approvare un piano di adattamento climatico e stanziare ulteriori risorse nazionali e i 2,5 ml dei fondi europei per la messa in sicurezza di zone a rischio e per sanare i danni già verificatisi sul nostro territorio.
Picco delle bollette energetiche
Altro problema verificatosi e di non semplice soluzione è l’approvvigionamento energetico che ha fatto salire vertiginosamente il costo di gas e luce, proprio in un periodo di difficoltà economiche per imprese e famiglie. La pandemia, che ancora imperversa in Europa e in Italia, ha portato, durante il lockdown del 2019/20, una riduzione di produzione e di consumi. La ripresa della domanda e dunque della produzione non è stata accompagnata nel 2021 da una adeguata risposta dell’approvvigionamento di energia, entrata in crisi per svariati motivi in tutta Europa.
Alcuni paesi come la Germania, già ricchi di risorse, hanno ripreso ad utilizzare il carbone, riaprendo miniere di lignite, altri, come la Francia, si appoggiano per il 50% al nucleare; l’Italia invece deve importare il 50% di gas dall’estero. La Russia, grande fornitrice di gas, ha peraltro ridotto il suo flusso, forse perché interessata a creare una” Nord Stream 2” ovvero un gasdotto sotto il mar Baltico verso la Germania.
Fatto è che fino a metà primavera2022,complice l’inverno, i rincari di gas, luce e benzina non accenneranno a diminuire, rendendo ancora più pesante la zavorra del 2021.