Il maestro orafo ha realizzato i premi che per la prima volta sono stati assegnati alle migliori fiction.
Firmati dall’orafo Michele Affidato, i “Nastri d’Argento Grandi Serie Internazionali”, che il 18 settembre sono stati consegnati all’interno del Teatro di Corte di Palazzo Reale di Napoli. Un evento quasi storico, che apre un nuovo capitolo del “Premio”, nato nel 1946 e che per primo nella storia, dopo gli Oscar e i Golden Globes, ha acceso l’attenzione della stampa sulle serie televisive, che negli ultimi anni hanno conquistato un posto d'onore nella fruizione dell'intrattenimento.
Questa prima edizione è stata promossa, non a caso, in Campania, che vanta il fermento più interessante della fiction nazionale, visto l’elevato numero di “puntate” girate nella regione. Per inaugurare questo nuovo corso e presentare al pubblico i Nastri d’Argento sotto una nuova veste è stato incaricato il maestro orafo Michele Affidato, che ha realizzato i prestigiosi premi con un restyling ideato esclusivamente per le Serie.
Il maestro orafo da anni firma i premi per le grandi kermesse cinematografiche nazionali ed internazionali, sinonimo di innovazione mista all’identità che ogni evento porta con sé. Il premio ha mantenuto la classica cornice d’argento che racchiude, al centro, il tradizionale nastro di pellicola, modificando però l’immagine in chiave moderna.
Per l’iscrizione con il testo della serie televisiva o del protagonista vincitore è stato scelto il colore blu notte, che è anche il colore del logo ufficiale del Sngci, il gruppo che promuove i “Nastri”. In questa prima edizione tanti sono stati i premiati. A “Petra”, “Romulus” e “Il commissario Ricciardi” è andato il premio come serie dell’anno.
Cinque Nastri d’Argento sono invece andati alle serie internazionali che hanno rilanciato lo stile autoriale e il racconto, ma anche il mercato italiano nel mondo: “L’amica geniale”, “The New Pope”, “We Are Who We Are”, “Gomorra” e “ZeroZeroZero”. Premiati anche Saverio Costanzo, Luca Guadagnino, Paolo Sorrentino, Stefano Sollima, Marco D’Amore, Salvatore Esposito (per Gomorra), Stefano Accorsi (per 1992, 1993 e 1994), Silvio Orlando (per The Young Pope e The New Pope), Alesando Borghi (per Suburra) e Luca Zingaretti per i vent’anni del “Commissario Montalbano”; ma anche Matilda De Angelis (per The Undoing), Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio (per l’Amica Geniale).
A Maurizio De Giovanni, poi, un Nastro Speciale condiviso con Siae, per la scrittura, che ha ispirato le produzioni e lo stile narrativo di varie fiction, tra cui “I bastardi di Pizzofalcone” e “Mina Settembre”. “Sono davvero felice che sia stata scelta la nostra azienda per inaugurare questa nuova evoluzione dei Nastri d’Argento - ha dichiarato Michele Affidato - Le serie tv occupano sempre di più un posto predominate non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Ringrazio l’organizzazione che ci ha dato fiducia. Creare una categoria apposita, all’interno dei Nastri d’Argento, consacra ciò che viene proiettato sul piccolo schermo dando ancora più valore ad un format che non è solo intrattenimento, ma è vera e propria arte”.