Maschilismo e Patriarcato: attenti alla confusione generata dai media
Nello sterile quanto propagandistico “dibattito” (in realtà è un continuo martellamento a senso unico) sulla parità di genere che ultimamente imperversa su giornali e TV italiche, due concetti spesso fraintesi e confusi sono il maschilismo e il patriarcato.
Una grande voce, un grande cuore. Buon Compleanno, Irene!
di Benedetto Maria Ladisa
Questo mio abbraccio (foto) con Irene Grandi, oggi è l'abbraccio di tutti Voi.
La voce ai lettori
di Antonio Satta
".. non spenderei nemmeno un euro per libri così, ma ho avuto modo di sfogliarlo e mi sono bastati l'incipit e dieci pagine per capire che è un libro rivolto a quelli che di fronte alla protesta per un diritto negato, che non li riguarda (in quanto, per loro, già soddisfatto), trovano fastidioso chi lo rivendica.
Amadeus, ecco i 27 big in gara al Festival di Sanremo
Fiorella Mannoia, Geolier, Dargen D'amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato, Il Tre, Renga e Nek, Sangiovanni, Alfa e Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr Rain, Maninni, Ricchi e poveri.
3 dicembre 2023, Giornata internazionale delle persone con disabilità
Il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall'ONU nel 1992.
Nel 2006, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità ha sottolineato l'esigenza di difendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del 3 dicembre, la qualità della vita delle persone con disabilità rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito intende celebrare questa giornata ribadendo tali principi, al fine di garantire pari opportunità e assenza di discriminazioni e promuovendo la consapevolezza in merito alle diverse forme di disabilità.
Fonte Miur
Orsini sull'Ucraina: "Kiev ha perso la guerra!"
di Paolo Russo
"Sono stato oggetto di una violenta campagna di diffamazione per avere detto che l'Ucraina avrebbe perso la guerra". Sapete la novità? L'Ucraina ha perso la guerra". Così Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, si è espresso sul web confermando la veridicità delle sue previsioni.
L'aveva sempre detto Orsini che la guerra la Russia non l'avrebbe mai persa, prevedendo le centinaia di migliaia di morti che poi come abbiamo visto si sono verificate.
Le parole del docente romano sono state prese di mira e spesso anche utilizzate per sminuire la sua persona, si è ripetuto lo schema già visto verso i medici che dubitavano del vaccino come panacea di tutti i mali, il professore Orsini è stato oggetto di scherno per le sue uscite "impopolari" per molto tempo: "sono stato oggetto di una violenta campagna di diffamazione per avere detto che l'Ucraina avrebbe perso la guerra. Sapete la novità? L'Ucraina ha perso la guerra".
Alessandro Orsini
"L'Ucraina sta sprofondando. I russi hanno circondato Avdiivka da tre lati e adesso gli ucraini possono scappare soltanto per i campi a ovest che sono pieni di mine. Dove sono finiti tutti quelli che mi insultavano per le mie analisi sull'Ucraina?", ha scritto il professore.
Il suo messaggio non si ferma all'esito della guerra ma affronta anche il tema del dibattito relativo all'ipotesi di ingresso dell'Ucraina nella Nato: "Ma quale Ucraina? Almeno la metà degli ucraini si identifica con la Russia e odia la Nato. Un sistema non corrotto direbbe: 'Una parte dell'Ucraina, forse meno della metà, vuole entrare nella Nato e nell'Unione europea'. Se non è chiaro, allora si sappia che almeno la metà della popolazione ucraina odia Zelensky e il governo di Kiev con tutte le sue forze, e vorrebbe vedere cadere entrambi nella polvere. La retorica dei media italiani sull'Ucraina che vuole entrare della Nato è concepita per creare consensi intorno alle politiche criminali del blocco occidentale che hanno portato alla distruzione di quel Paese e all'uccisione di centinaia di bambini. Io dico: 'L'espansione della Nato in Ucraina ha causato il massacro di centinaia di bambini'".