di Paolo Russo
Francesco Forciniti esponente di spicco di Alternativa c'è, gruppo parlamentare formato da politici fuoriusciti dal M5s, denuncia il clima politico autoritario che si respira negli ultimi anni.
Cosentino originario di Corigliano Calabro, attivista, avvocato, deputato del gruppo Alternativa c'è, spiega ai Fiumi di Jane, trasmissione di approfondimento di tematiche sociali ospitata da Radiogamma5, come sia difficile anche in parlamento poter rappresentare il dissenso verso l'azione politica del governo.
"Bisogna ritornare in piazza" dice più volte il parlamentare calabrese, "la piazza resta l'unico modo per non permettere che questa situazione diventi la normalità". Incoraggia gli ascoltatori a non rassegnarsi Forciniti, a non mollare davanti a un governo che è anche una eccezione in Europa visto che in Italia le misure coatte di "contrasto" alla pandemia persistono nonostante la fine dello stato di emergenza.
Sono arrivati centinaia di messaggi per lui da parte dei radioascoltatori che rappresentano anche una fetta di società, passiva e diffidente verso la classe politica, convinta dell'impossibilità di poter incidere sulle scelte del governo.
Una fetta di società che è anche l'emblema di una scollatura tra popolo e classe dirigente, tipica più di una dittatura che di una democrazia. A questi messaggi Forciniti ha risposto dicendo che la democrazia è ancora una forma di governo valida ma bisogna difenderla non rinunciando a lottare per le proprie idee, portando in piazza il dissenso e la passione per i propri diritti.
Un messaggio di speranza quello di Forciniti che sembra però l'ultima chiamata verso una presa di coscienza piena degli effetti devastanti del governo Draghi per la democrazia.
