I servizi segreti ucraini hanno dichiarato che le truppe russe si starebbero preparando ad un offensiva in vasta scala nell’area del Donbass. Oggi, tra pochi minuti, alle 10 ora ucraina, dovrebbe essere attivo il cessate il fuoco per permettere l’evacuazione dei civili dalla città martire di Mariupol.
ORE 19.13 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrà oggi alle 21 una telefonata con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz.
ORE 19.01 – Nuovo appello dell’arcivescovo di Kiev: “Invito tutto il mondo a resistere, resistere davanti agli attacchi del male, resistere davanti agli attacchi della menzogna perché ogni guerra è accompagnata da grandi falsità. Invito tutti a resistere insieme all’Ucraina”. Sviatoslav Shevchuk nel videomessaggio quotidiano osserva: “L’Ucraina vive, sopporta e resiste il 36esimo giorno di questa terribile guerra, guerra patriottica iniziata con l’invasione delle forze armate russe sul territorio della nostra patria”.
ORE 18.53 – Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha parlato di Vladimir Putin come “di un uomo nella gabbia che si è costruito da solo, non più la forza che era”. In una intervista a Sky News, Wallace ha descritto la Russia come “un Paese minore”, in seguito all’invasione dell’Ucraina. “Le forze militari di Putin sono esauste, hanno registrato perdite significative. La reputazione delle grandi forze armate russe è stata stracciata”, ha aggiunto.
ORE 18.49 – Potrebbe essere organizzato già a maggio o giugno in Ossezia del sud un referendum sull’adesione alla Russia, ha reso noto il vice presidente della Commissione affari della Comunità degli stati indipendenti e l’integrazione euroasiatica, Viktor Vodolatsky in una intervista all’agenzia Tass. Quasi tutti i 53,500 abitanti dell’Ossezia del sud hanno passaporto russo.
ORE 18.42 – La Duma di Stato russa ha aperto una inchiesta su una presunta rete di bio laboratori controllati dagli Stati Uniti in Ucraina e riferirà delle conclusioni dei lavori al Presidente Putin e alle organizzazioni internazionali. L’inchiesta procederà attraverso quattro gruppi di lavoro, ha stabilito la Commissione speciale della Camera bassa del Parlamento, dopo aver ascoltato le testimonianze del ministero della Difesa, secondo quanto ha reso noto la co presidente, Irina Yarovaya.
ORE 18.37 – In partenza per Leopoli un gruppo di delegazioni della società civile italiana per dire stop alla guerra in Ucraina. “La guerra è una follia, è il cancro della convivenza tra le nazioni e la negazione dell’umanità”, dicono oltre cento organizzazioni che hanno deciso di aderire all’iniziativa Stop the war Now, lanciata in questi giorni dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, in riferimento alla guerra in Ucraina. Fra loro, Rete Disarmo, Focsiv, Pax Christi, Arci, Movimento dei Focolari, Libera, CGIL, Nuovi Orizzonti, 6000 Sardine, Legambiente. Tra loro anche semplici cittadini.
ORE 18.29 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio domani sarà in Azerbaigian e avrà colloqui con le massime autorità locali, con le quali farà un focus sul rafforzamento della cooperazione in campo energetico, alla luce della guerra in Ucraina. La missione diplomatica a Baku del ministro arriva dopo quelle in Algeria, Qatar, Congo, Angola e Mozambico.
ORE 18.18 – Il Regno Unito non ha alcuna intenzione di effettuare pagamenti in rubli per il gas russo, come richiesto da Vladimir Putin. Lo ha riferito un portavoce di Downing Street, citato dall’emittente Sky News. Londra, ha aggiunto il portavoce, sta monitorando le implicazioni delle richieste di Mosca sul mercato europeo.
ORE 18.09 – La Russia, in risposta alle sanzioni imposte dall’Unione Europea, vieta l’ingresso al Paese ai leader Ue. Lo annuncia il ministero degli Esteri di Mosca. “Le restrizioni – si legge sul sito del ministero – riguardano la leadership dell’Unione Europea, inclusi i commissari e i capi delle strutture militari dell’Ue, nonché la maggioranza dei deputanti del parlamento europeo che appoggiano la politica antirussa”.
ORE 18.01 – La Russia “ha dichiarato la guerra del gas” imponendo ai cosiddetti ‘Paesi ostili’ di pagare in rubli le forniture che riceveranno da Mosca. Lo ha detto il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, dopo l’annuncio del decreto firmato da Vladimir Putin, accusando i russi di “violare tutte le condizioni e la logica di mercato” con l’obiettivo di “salvare” la propria valuta.
ORE 17.53 – Le forze russe stano lasciando la zona di Chernobyl. Lo ha riferito l’agenzia atomica ucraina citata dall’emittente britannica Sky News. L’agenzia ha riferito che alcune truppe di Mosca rimangono nell’area, ma il grosso delle forze è diretto verso la Bielorussia. Si tratterebbe quindi una conferma del ritiro – o risposizionamento – delle truppe russe dalla regione di Kiev.
ORE 17.49 – Un sito web in tre lingue dove è possibile segnalare ville, yacht, conti o altri beni nascosti in giro per il mondo da russi e bielorussi che appoggiano il Cremlino. E’ quello messo online dalla Procura generale ucraina con l’appoggio dell’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione, il ministero degli Esteri e una nuova task force che lavorerà insieme ad altri Paesi per rintracciare e congelare le proprietà.
ORE 17.42 – Il Dipartimento del Tesoro americano ha imposto nuove sanzioni contro 21 aziende e 13 individui in Russia, prendendo di mira in particolare chi opera nel settore tecnologico. Tra le società colpite c’è la Mikron, il principale produttore ed esportatore russo di microelettronica e il più grande produttore di chip della Russia. Nel mirino anche ”entità dannose sul piano informatico”, si legge in una nota diffusa su Twitter, spiegando che le nuove misure prenderanno di mira ”i settori aerospaziale, marittimo ed elettronico”.
ORE 17.33 – Un sito web in tre lingue dove è possibile segnalare ville, yacht, conti o altri beni nascosti in giro per il mondo da russi e bielorussi che appoggiano il Cremlino. E’ quello messo online dalla Procura generale ucraina con l’appoggio dell’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione, il ministero degli Esteri e una nuova task force che lavorerà insieme ad altri Paesi per rintracciare e congelare le proprietà.ORE 17.32 – Il Dipartimento del Tesoro americano ha imposto nuove sanzioni contro 21 aziende e 13 individui in Russia, prendendo di mira in particolare chi opera nel settore tecnologico. Tra le società colpite c’è la Mikron, il principale produttore ed esportatore russo di microelettronica e il più grande produttore di chip della Russia. Nel mirino anche ”entità dannose sul piano informatico”, si legge in una nota diffusa su Twitter, spiegando che le nuove misure prenderanno di mira ”i settori aerospaziale, marittimo ed elettronico”.
ORE 17.11 – Sono 78.021 le persone giunte finora in Italia: 40.204 donne, 7.659 uomini e 30.158 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.174 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. Lo rende noto su Twitter il Viminale.
ORE 16.52 – Volodymyr Zelensky ha aspramente criticato i trafficanti di diamanti in Belgio che continuano ad importare pietre dalla Russia, nonostante le sanzioni occidentali. Per queste persone “i diamanti, a volte venduti ad Anversa, sono più importanti” della lotta dell’Ucraina per la libertà, ha detto il presidente ucraino nel suo messaggio al Parlamento belga, secondo quanto riporta l’agenzia Belga.ORE 16.35 – Circa 1300 palazzi con appartamenti residenziali, 70 scuole, 54 asili e 16 ospedali sono stati distrutti a Kharkiv dall’inizio della guerra. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov.
ORE 16.20 – La Francia e la Germania ”si stanno preparando” al fatto che la Russia possa interrompere le forniture di gas. Lo hanno dichiarato i ministri dell’Economia francese e tedesco, Bruno Le Maire e Robert Habeck, nel corso di una conferenza stampa congiunta. ”La Germania non cederà al ricatto” di Mosca, ha detto Habeck, affermando di non aver ancora visto una bolletta firmata dal presidente russo Vladimir Putin per il pagamento del gas in rubli.
ORE 16.14 – “È importante per noi dare il segnale: non ci lasceremo ricattare da Putin”. A dichiararlo è stato il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, che a Berlino ha visto il collega francese Bruno Le Maire. Parlando successivamente con la stampa, Habeck ha sottolineato l’importanza di uno stretto coordinamento con i partner ed ha annunciato che con la Francia è stato concordato uno scambio giornaliero. “Abbiamo anche parlato di quali ulteriori sanzioni potrebbero impedire a Putin di continuare la sua barbara guerra”, ha affermato. Quanto alla richiesta del pagamento delle forniture di energia in rubli, Habeck – citato da Focus.de – è stato chiaro: “I contratti devono essere rispettati, tutte le voci che ho sentito sono concordi”.
ORE 16.08 – Fuoco su venti auto civili. E’ successo in autostrada, vicino a Malaya Rogan, dove l’esercito russo secondo quanto riportato da alcuni media locali ha puntato a macchine non militari sparando più volte, anche di fronte ai disperati tentativi di manovra per tornare indietro. Diverse le vittime, molte riverse a terra, sull’asfalto, freddate mentre cercavano di fuggire a piedi.ORE 16 – Prosegue l’attività della Croce rossa ucraina a Mariupol, presente con vario personale e 6 volontari. Consistenti i problemi di trasporto: molti veicoli dei soccorritori, personale di cui la Croce Rossa Ucraina non condivide il numero esatto “per motivi di sicurezza della squadra”, “sono stati parzialmente danneggiati e i colleghi sono stati costretti a far evacuare i civili usando i loro stessi veicoli”. E’ quanto apprende l’Adnkronos dalla Croce Rossa Ucraina che riferisce: “la situazione è analoga allo scorso 16 marzo. Non c’è connessione, abbiamo difficoltà a comunicare con la squadra sul posto, con cui abbiamo contatti in media ogni due, tre giorni”.
ORE 15.52 – La Nato ha chiesto alla Danimarca di inviare 800 soldati in Lettonia per rafforzare il fianco sinistro dell’Alleanza. Lo ha reso noto il ministero della Difesa danese. Nei giorni scorsi il leader danese Mette Frederiksen ha detto che il suo paese era pronto a inviare un battaglione in Lettonia, che confina a est con la Russia e a sud con l’Ucraina, ma era necessario l’ok del Parlamento.
ORE 15.47 – Il sindaco di Melitopol, sequestrato e poi rilasciato dai militari russi, ha raccontato su Bfmtv i suoi cinque giorni di prigionia, parlando di soldati “per nulla preparati” e “che non sapevano nulla sull’Ucraina”. Lo scorso 11 marzo, Ivan Fedorov è stato sequestrato da una decina di soldati russi, quindi liberato cinque giorni dopo. Attualmente si trova a Parigi assieme ad una delegazione di Kiev. “Se oggi sono qui in Francia e poi sarò in altri luoghi in Europa, è per testimoniare ciò che l’Ucraina e i cittadini ucraini vivono oggi”, ha raccontato su Bfmtv. “La propaganda russa è molto forte. Anche nell’Unione Europea dove le informazioni obiettive hanno difficoltà a volte ad arrivare”.
ORE 15.43 – Sale a 20 il numero delle vittime dell’attacco russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione della città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo rendono noto i media locali.
ORE 15.34 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sul pagamento in rubli delle forniture di gas ai cosiddetti ‘Paesi ostili’. Lo ha annunciato lo stesso Putin, esortando i Paesi occidentali ad aprire conti in rubli nelle banche russe per pagare il gas. Offriamo alle controparti di tali paesi (ostili) uno schema chiaro e trasparente: per acquistare gas naturale russo, devono aprire conti in rubli nelle banche russe” a partire da domani. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, avvertendo che “i contratti esistenti per la fornitura di gas saranno interrotti se gli acquirenti provenienti da paesi ostili non adempiranno ai nuovi termini di pagamento”.
ORE 15.31 – La guerra in Ucraina continua a colpire il mondo dello sport. Un raid aereo russo ha causato la morte del figlio di 10 anni del maratoneta di Chernihiv Maxim Us e sua moglie potrebbe perdere la gamba, perché in città non c’è possibilità di operarla. Il campione, che soffre di paralisi cerebrale, ha raccontato all’agenzia di stampa ucraina Unian la sua tragedia familiare. “La situazione a Chernihiv è molto pesante – ha riferito ricordando una notte in cui aerei russi hanno lanciato bombe sulla città “Eravamo molto spaventati e speravano che passasse, ma non è passato” spiega l’atleta: dopo che una bomba ha colpito la sua abitazione “i soccorritori sono arrivati, hanno sentito il polso e hanno detto che mio figlio era ancora vivo, nonostante le ferite da schegge al corpo e alla testa”. Ma il piccolo è morto poco dopo mentre – spiega il maratoneta – “le schegge hanno colpito anche mia moglie, ai piedi e ora ha un ginocchio rotto”.
ORE 15.29 – Una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riporta il Kiev Independent precisando di non poter indicare quale sia la causa della deflagrazione. ”Le esplosioni possono significare che un missile russo in arrivo è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea o che ha colpito il bersaglio”, si legge sull’account Twitter del giornale.
ORE 15.26 – In seguito alle nuove sanzioni imposte oggi da Londra e annunciate dal ministro degli Esteri Liz Truss, i media di propaganda russi non troveranno più spazio sui canali britannici. Niente più Russia Today sulle tv britanniche, ad esempio. Ma anche stop agli affari tra aziende e individui che operano nel Regno Unito e i “veicoli di propaganda” statali russi Russia Today e Sputnik.ORE 15.20 – Nei territori temporaneamente occupati, i russi hanno interrotto il segnale delle comunicazioni mobili degli operatori ucraini e stanno installando le proprie torri. Lo rende noto in una chat telegram il giornale locale di Melitopol che avverte i residenti a “prendere precauzioni quando si utilizzano i telefoni cellulari, abilitando la modalità aereo quando non vengono effettuate chiamate” e preferendo la comunicazione tramite app di messaggistica.
ORE 15.14 – Un nuovo convoglio di 17 pullman è partito per Berdyansk ed è diretto verso Mariupol scortato dalla polizia. La colonna si è unita a quella che ieri era a Vasylivka con 28 bus, per un totale di 45 mezzi. L’arrivo a Berdyansk è previsto in giornata. I cittadini di Mariupol saliranno a bordo dei bus a partire da domani. In totale a Zaporizhia sono stati evacuati 80442 residenti di Mariupol. Lo riferisce il Consiglio comunale di Mariupol.
ORE 15.10 – Per quanto riguarda l’enclave russa di Kaliningrad e le voci rilanciate da media russi sulla creazione di un eventuale corridoio di terra, “siamo lì”, sul fianco orientale dell’Alleanza, “per proteggere tutti gli alleati Nato, e questo include sia il territorio della Polonia che quello della Lituania”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles.ORE 15.03 – Nonostante il pesantissimo impatto dell’invasione russa, leconomia ucraina “sta iniziando a riprendersi dal primo shock e diverse grandi fabbriche hanno già ripreso l’attività”.Lo ha affermato il Primo Ministro ucraino Denys Shmygal in un video messaggio trasmesso sui social, spiegando che “più di 120mila imprenditori in un paio di giorni hanno chiesto il passaggio a un nuovo sistema di tassazione” che rpevede una imposizione legata al 2% del fatturato
ORE 14.59 – Le forze armate ucraine hanno liberato i villaggi di Sloboda e Lukashivka, vicino Chernihiv, dagli occupanti russi. L’informazione è stata confermata dal Comando nord operativo a Suspilne. In corso al momento operazioni di sminamento e aiuti umanitari alla popolazione. I due villaggi si trovano lungo la strada per Kiev. E’ da qui che i russi sparavano a volontari e giornalisti che provavano ad arrivare a Chernihiv.
ORE 14.50 – Avvistata in Bielorussia una colonna di 100 unità di mezzi militari russi che si allontanavano dalla zona di Chernobyl verso l’entroterra bielorusso. Lo riferisce il giornalista bielorusso Anton Motolko citato da ‘Ukrainska Pravda’. Stando alle sue parole nella colonna ci sono i lanciarazzi multiplo Grad, veicoli corazzati, furgoni Kamaz e Ural.
ORE 14.36 – “I porti dell’Ucraina sono fondamentali per l’esportazione di cereali e grano nel resto del mondo. Il blocco dei porti ucraini non è un grande problema solo per l’Ucraina, ma per molti popoli nel mondo e sta provocando una fiammata dei prezzi degli alimenti in tutto il mondo. E’ estremamente importante che questo blocco cessi”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles.
ORE 14.30 – Il premier norvegese Jonas Gahr Stoere ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin a cui ha chiesto il ritiro urgente delle forze russe dall’Ucraina e l’apertura di corridoi umanitari. La conversazione è durata un’ora. Stoere ha in seguito ammesso di avere “aspettative molto limitate”. Ma “nella situazione in cui siamo, nessun tentativo deve essere lasciato”, ha aggiunto.
ORE 14.26 – ”Stanno aumentando” gli attacchi delle forze armate russe contro Chernihiv, la città attorno alla quale, secondo Mosca, sarebbero dovute diminuire le operazioni militari. Lo ha detto il sindaco di Chernihiv, Vladyslav Atroshenko, alla Cnn.
ORE 14.21 – Sono almeno 13 le persone rimaste ferite in bombardamenti che nelle ultime ore hanno colpito la regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina, a più di un mese dall’inizio della guerra dopo l’invasione russa del Paese. Lo riporta la Bbc citando il governatore Pavlo Kyrylenko, che ha anche denunciato l’uso di bombe al fosforo nelle località di Marinka, Krasnohorivka e Novomykhailivka. Secondo Kyrylenko continua l’offensiva russa contro le aree centrali della regione e a Mariinsky 11 civili, compresi quattro bambini, sono stati trasportati in ospedale. Altre due persone, ha detto, sono rimaste ferite a Ocheretyn.
ORE 14.19 – Mosca presenterà a breve le modalità per i pagamenti del gas in rubli, schema che è stato definito, ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La Russia, ha aggiunto, mantiene il suo impegno a rispettare gli obblighi contrattuali, inclusi la quantità delle forniture e il prezzo. I Paesi del G7 avevano precisato la loro intenzione di continuare i pagamenti in euro e dollari, come previsto dai contratti, dopo che il Presidente russo Putin aveva anticipato il cambiamento di valuta per pagare gli acquisti, con il passaggio al rublo.ORE 14.11 – “I russi non si stanno ritirando ma riposizionando”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles.
ORE 14.04 – Il tasso di approvazione per il Presidente russo Vladimir Putin in Russia è aumentato passando dal 71 per cento, registrato a febbraio, all’83 per cento, questo mese, dopo l’inizio della guerra contro l’Ucraina, emerge da un sondaggio condotto dal centro di ricerche indipendente Levada.
ORE 13.58 – Il primo ministro norvegese Jonas Gar Støre ha avuto una conversazione di un’ora con il presidente russo Vladimir Putin giovedì. Secondo quanto riferisce la Pravda Europea, il premier ha “chiesto al presidente di smettere di combattere in Ucraina, ritirare le truppe russe e garantire l’accesso umanitario. In particolare, ho sottolineato che la popolazione civile di Mariupol dovrebbe avere accesso umanitario e la guerra dovrebbe concludersi con negoziati”.
ORE 13.51 – “La Turchia sta svolgendo un ruolo importantissimo per avviare il processo del negoziato verso la pace e lo può fare grazie alla sua situazione geostrategica e ai rapporti con le parti del conflitto. Tutti i paesi sono pronti a collaborare con la Turchia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’incontro con la stampa estera.
ORE 13.46 – Nella guerra in Ucraina “l’Osce è direttamente coinvolta in tutto ciò che riguarda l’avvio di un negoziato, anche nelle iniziative strategiche decise, è un canale di collegamento importante. L’Onu è molto presente da un punto di vista umanitario”. Così il premier Mario Draghi, nell’incontro con la stampa estera.
ORE 13.39 – “Aiutare l’Ucraina e mostrarci così uniti e compatti nella guerra vuol dire anche difendere l’ordine multilaterale, le regole che ci hanno accompagnato dalla fine della seconda Guerra e ci hanno dato democrazia, pace e benessere”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, nell’incontro con la stampa estera.
ORE 13.32 – “La disponibilità di Zelensky è sempre stata totale verso una pace. Il problema è vedere se ci sono le condizioni per cui anche la Russia lo sia, finora i fatti dicono che non c’ò stato questo desiderio. Finora solo la resistenza ucraina ha rallentato l’invasione e questo forse porta oggi all’inizio di un processo di pace”. Così il premier Mario Draghi alla stampa estera.
ORE 13.26 – Sale ancora il bilancio delle vittime dell’attacco russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione della città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Su Facebook il servizio statale di emergenza ucraino conferma che “20 persone sono morte per l’impatto di un missile” lanciato dal “nemico contro l’edificio dell’amministrazione regionale”. L’ultimo bilancio diffuso solo poche ore fa parlava di 16 morti.
ORE 13.15 – Le forze ucraine annunciano di aver ripreso il controllo di diverse località nella regione di Zaporizhzhia dopo più di un mese di guerra a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Secondo le notizie diffuse su Telegram e riportate da Ukrinform, “sono stati liberati dall’occupazione russa gli insediamenti di Zatyshshia, Malynivka, Vesele, Zelenyi Hai e Chervone”.
ORE 13.07 – “Come abbiamo detto in precedenza, un summit deve essere preceduto dalla finalizzazione del lavoro su un testo di accordo”. Così Dmitry Peskov risponde alla domanda se Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky potranno incontrarsi nel mese di aprile. “Solo allora un summit potrà essere discusso”, ha detto ancora il portavoce del Cremlino, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, riferendosi al fatto che si raggiunga un accordo che sia “sostenuto ed avviato dai vertici” delle due parti.
ORE 13.02 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di essere intenzionato a tenere presto colloqui con il presidente russo Vladimir Putin e con quello ucraino Volodymyr Zelensky. Ma ”l’obiettivo finale è quello di farli parlare tra di loro”, ha aggiunto Erdogan citato dall’agenzia di stampa Anadolu. ”Sono determinato a incontrare Putin e Zelensky. Dirò a entrambi: ‘Il nostro obiettivo è ora quello di riunirvi il prima possibile”’, ha detto il presidente turco.
ORE 12.57 – La Russia non si opporrebbe ad un incontro tra il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba. A riferirne è la Ria Novosti, citando il ministero degli Esteri russo. Tale incontro dovrà però essere sostanziale, ha aggiunto l’agenzia citata dalla Bild.
ORE 12.50 – Il 28 marzo la città di Irpin, nella regione di Kiev, è stata liberata dai soldati russi. Al momento, la città è in fase di bonifica. Tuttavia, i russi stanno ancora bombardando Irpin da ‘Gradov’, attorno a molte miniere, quindi è ancora impossibile tornarci. E’ quanto riporta l’agenzia di informazioni Unian. Al momento, secondo quanto riferito dal canale informativo ucraino, c’è un’evacuazione di persone che prima non hanno avuto il tempo di partire. I volontari portano anche gli animali che sono stati abbandonati dai loro proprietari per fuggire dalla città.ORE 12.42 – Gli abitanti di Hola Prystan’, a Kherson, sono scesi in piazza per chiedere ai russi la liberazione del sindaco Oleksandr Babych e degli altri cittadini rapiti. “Libertà ai prigionieri”, “Hola Prystan’ è l’Ucraina” e “la regione di Kherson è l’Ucraina” alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti.
ore 12.40 – Italia garante della pace come chiesto da Kiev? “Il contenuto esatto di queste garanzie è presto per definirlo, dipenderà dal risultato dei negoziati. Credo sarà” un ruolo di garanzia affinché “le clausole negoziate siano attuate”. L'”aspetto positivo è che l’Italia è richiesta come garante sia dall’Ucraina che dalla Russia”. Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa con i cronisti esteri.
ORE 12.37 – “Non ci sentivamo con il presidente Putin dall’inizio della guerra. Gli ho detto che volevo parlare di pace e a questo Putin ha acconsentito, ‘certo parliamo di pace’. Ho chiesto se era previsto un cessate il fuoco: le condizioni non sono mature, però è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol che vedete oggi sui giornali”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, nell’incontro con la stampa estera. “E’ seguita, da parte di Putin, una lunga descrizione della situazione geostrategica dell’Ucraina e quali sono le sue condizioni di un accordo”, ha riportato ancora Draghi. A Putin, nella telefonata di ieri, “ho espresso la mia convinzione che per risolvere i nodi cruciali fosse necessario un suo incontro con il presidente Zelensky, che lo stesso Zelensky sta chiedendo dall’inizio della guerra. Mi ha detto che i tempi non sono maturi e che è necessario che i negoziati vadano avanti”.
ORE 12.29 – Altri 14, tra aziende e individui, sono stati inseriti nell’elenco degli obiettivi russi sanzionati dalla Gran Bretagna. Lo riporta Sky News sottolineando che tra questi c’è anche il cosiddetto ”macellaio di Mariupol”, il colonnello generale russo Mikhail Mizintsev, accusato di aver bombardato obiettivi residenziali nella città portuale nel sud dell’Ucraina. Nel mirino delle nuove sanzioni britanniche sono finiti, tra gli altri, Aleksandr Zharov, amministratore delegato di Gazprom-Media e Anton Anisimov, capo di Sputnik International Broadcasting. Nel mirino anche il canale di notizie Russia Today, con le sanzioni emesse nei confronti del suo amministratore delegato Alexey Nikolov e del suo proprietario Sergey Brilev.
ORE 12.26 – Nella regione di Dnipro i razzi russi hanno colpito un’unità militare. Due persone sono state uccise e cinque sono rimaste ferite. Distrutti anche l’edificio amministrativo e il deposito di carburante. Lo comunica il governatore della regione Resnicenko annunciando che continuano i lavorii di soccorso.
ORE 12.19 – Case distrutte, incendi, evacuazioni. E’ la situazione che ancora oggi, al 36esimo giorno di guerra, vive Severodonetsk, dove una abitazione privata è stata centrata da un attacco, una persona è morta e due sono state salvate. In questo momento i soccorritori stanno spegnendo un incendio in un magazzino di 200 metri quadrati mentre più di 200 residenti (380 in totale) sono stati evacuati a ovest dell’Ucraina dalla Comunità Montana.
ORE 12.13 – La Croce rossa ha reso noto che si sta preparando per facilitare l’evacuazione dei civili da Mariupol domani, a patto che le parti coinvolte, Russia e Ucraina, siano d’accordo sui “termini esatti dell’operazione”. Le squadre della Croce rossa internazionale stanno raggiungendo la città assediata con aiuti umanitari, ha reso noto il portavoce, Ewan Watson. “Per ragioni logistiche e di sicurezza, siamo pronti a guidare l’operazione per un passaggio sicuro domani, a patto che tutte le parti concordino sui termini esatti, incluso il percorso, l’ora di inizio, e la durata”, ha affermato, secondo quanto si legge sul Guardian. La vice Premier ucraina Iryna Vereshchuk aveva anticipato questa mattina l’invio di 45 autobus da Zaporizhzhya a Mariupol.
ORE 12.08 – Nelle ultime 24 ore la regione di Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, è stata colpita da pesanti bombardamenti che hanno impedito l’evacuazione dall’area dei civili. Lo denuncia il governatore Oleh Synyehubov in una dichiarazione su Telegram riportata dalla Cnn in cui afferma che “le forze russe hanno colpito 47 volte con artiglieria, colpi di mortaio, tank e attacchi”, citando tra l’altro le zone di Piatihatky e Oleksiyivka. “Sono stati registrati circa 380 bombardamenti con razzi Grad e Smerch – ha aggiunto – A Saltivka il nemico ha danneggiato il gasdotto, c’è stato un grande incendio”. Attacchi pesanti, secondo Synyehubov, anche contro Derhachi, a nordovest della città di Kharkiv, dove una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite e dove è stato distrutto l’edificio sede delle autorità locali. Grande preoccupazione per Izium, dove “continuano combattimenti e bombardamenti costanti”. “Lavoriamo ogni giorno per l’apertura dei corridoi ‘verdi’ (per l’evacuazione dalle aree dei civili), ma sinora – ha detto – la Russia non ce ne dà possibilità”.
ORE 11.59 – Sette autobus carichi di soldati russi sono stati portati in Bielorussia, a Gomel, presso il Centro di medicina nucleare. Lo riporta la Ukrinskaya Pravda riportando informazioni circolate sui social, che segnalano come “in questo centro i soldati russi vengono portati regolarmente”. La notizia sembra confermare tuttavia l’allarme per i rischi corsi dai militari di Mosca che hanno preso nelle scorse settimane il controllo dell’ex centrale nucleare di Chernobyl ma muovendosi senza le necessarie protezioni. Dopo le ripetute esposizioni – in alcune aree particolarmente contaminate – a questo punto inizierebbero a manifestarsi segni di radiazioni, con alcuni soldati in condizioni particolarmente gravi.
ORE 11.53 – Sarebbero in corso trattative fra Ucraina, Polonia e Paesi Baltici per chiudere i confini con la Bielorussia e la Russia. Secondo l’ambasciatore dell’Ucraina in Polonia Andriy Deshchytsia, i diplomatici ucraini stanno negoziando con la Polonia la chiusura del confine con la Bielorussia. “Abbiamo anche fatto appello – ha dichiarato – a Lettonia, Lituania ed Estonia affinché chiudano contemporaneamente i loro confini con la Bielorussia e la Russia”.
ORE 11.47 – Joe Biden oggi annuncerà un ingente rilascio sul mercato delle riserve strategiche di petrolio per contrastare il rialzo dei prezzi della benzina. Secondo quanto riferiscono due fonti al Washington Post, il piano della Casa Bianca prevede che vengano immessi sul mercato 1 milione di barili al giorno della Strategic Petroleum Reserve, che ammonta al momento a 570 milioni di barili di greggio. La misura dovrebbe andare avanti per diversi mesi, anticipano ancora le fonti.
ORE 11.40 – L’Aula del Senato ha votato la fiducia al governo Draghi, sul dl Ucraina. A favore si sono espressi 214 senatori, contrari in 35, nessuno astenuto. In Aula i presenti sono stati 249.
ORE 11.33 – Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha espresso ”cauto ottimismo” per quello che ha detto ”sembrare un dialogo” avviato con la Russia dopo l’incontro diplomatico a Istanbul, in Turchia. Ma ”crederemo ai fatti”. “Abbiamo dei principi e vogliamo raggiungere un compromesso che corrisponda alla nostra indipendenza, integrità territoriale e sovranità”, ha detto Yermak alla Cnn. ”Provo un cauto ottimismo su questo. Continuiamo a parlare, ma inizieremo a crederci se inizieranno ad accadere delle cose reali”, ha precisato.
ORE 11.23 – Cartelli con la scritta ‘no soldi per armi’ sono stati mostrati in Aula al Senato, al termine dell’intervento in dissenso del senatore di Italexit, Gianluigi Paragone, nel corso delle dichiarazioni di voto sul dl Ucraina. La presidente di turno, la pentastellata Paola Taverna ha invitato subito a rimuoverli. A inscenare la protesta i senatori di Italexit e quelli di Alternativa.ORE 11.16 – Sono aumentati, da questa mattina, i bombardamenti nell’est dell’Ucraina. Lo denuncia il capo dell’amministrazione militare della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, confermando le intenzioni delle autorità russe di concentrare gli sforzi militari sul Donbass. “Vediamo chiaramente che sta iniziando ora il trasferimento di tecnologia militare nella nostra direzione”, ha affermato Haidai in un commento televisivo. “Mentre l’equipaggiamento e il personale vengono consegnati, i nostri nemici ci stanno semplicemente colpendo di più e più forte. Qui vengono usati tutti i mezzi: aerei, artiglieria, armi di grosso calibro, mortai. Tutti gli insediamenti vengono bombardati”, ha detto.
ORE 11.09 – E’ morto in un bombardamento nei pressi di Cernihiv il marito della deputata del partito ucraino Holos Olga Stefanyshyna. “Il mio amato marito Bogdan – ha scritto la moglie – è morto ieri a causa di un razzo russo, cercando di salvare la gente. Io rimarrò con i nostri bambini. Non sarò reperibile. Sto molto male a causa di questa guerra maledetta”.
ORE 11.03 – Dal prossimo primo aprile al 15 giugno in Russia verranno arruolate 134mila persone. “Una normale prassi annuale – secondo il Ministero della Difesa, come riportato dal giornale locale Ria-Melitopol – non collegata in alcun modo alla guerra contro l’Ucraina”.
ORE 10.59 – “La scorsa notte i soldati russi hanno usato bombe al fosforo a Mariinka, Krasnogorivka, Novomyhailivka, nella regione di Donetsk”. Lo ha detto al tg il governatore della regione Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che “sono 11 i civili feriti nelle esplosioni, di cui 4 bambini”.
ORE 10.45 – Nonostante la Russia abbia annunciato l’intenzione di ridurre le proprie azioni militari a Chernihiv, continuano massicci i bombardamenti e gli attacchi missilistici da parte di Mosca sulla regione. Lo rende noto l’intelligence ucraina, che sottolinea anche come, a dispetto del ritiro di un certo numero di truppe da Kiev, la città resti comunque sotto assedio, a est così come a ovest, fatto che fa presupporre un’intensificazione nei prossimi giorni dei combattimenti nelle periferie cittadine.
ORE 10.31 – Il fratello del sindaco di Kiev Vitali Klitschko è atterrato a Berlino. A rivelarlo è la Bild, precisando che Vladimir Klitschko aveva lasciato la capitale ucraina ieri notte in auto, quindi aveva raggiunto la Polonia. Questa mattina sull’account Twitter del sindaco della capitale ucraina era stato postato un messaggio dei due fratelli: “Amici! Oggi è molto importante unire le forze in Ucraina ma anche consolidare la posizione e le azioni dei nostri partner. Vladimir ha lasciato l’Ucraina con una delegazione per un incontro in Germania”.
ORE 10.23 – Gli aerei russi entrati il 2 marzo nello spazio aereo svedese erano dotati di armi nucleari. Lo riporta la Pravda europea citando il canale svedese Tv4. Due aerei d’attacco Su-24, accompagnati da due caccia Su-27, decollati da una base aerea russa a Kaliningrad, secondo fonti di TV4 Nyheter, erano equipaggiati con armi nucleari.
ORE 10.17 – Circa 2,4 milioni di rifugiati ucraini hanno trovato riparo in Polonia dall’inizio dell’invasione russa. Nella sola giornata di ieri è stato gestito l’arrivo di 25.500 persone, ha reso noto la Guardia di frontiera polacca su Twitter, riportando un aumento del 14% negli arrivi rispetto a ieri.
ORE 10.09 – “Faremo tutto il possibile per far arrivare questi autobus oggi a Mariupol e prelevare le persone che ancora non hanno potuto lasciare la città”. E’ quanto afferma su Telegram la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, spiegando che “stiamo mandando 45 autobus verso Mariupol, 28 autobus devono avere il permesso per passare il checkpoint russo di Vasylivka, mentre 17 autobus sono già partiti da Zaporizhzhia”.
ORE 10.04 – “La città di Trostyanets è rimasta occupata per 30 giorni. il 90 delle persone sono senza gas, acqua, corrente e connessione. La maggior parte delle case è distrutta a causa dei razzi oppure a causa degli incendi esplosi dopo. Ogni giorno nella città troviamo i corpi delle persone morte o torturate. Almeno 10 mila abitanti avevano lasciato la città attraverso i corridoi verdi e altrettanto ne restano ancora e hanno bisogno di cibo e medicine”. Lo ha detto il sindaco Yurii Bova, parlando delle conseguenze dell’invasione russa nella città nella regione di Sumy.
ORE 10 – Un incontro tra i ministri degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba e russo, Sergei Lavrov, potrebbe tenersi “entro una o due settimane”. A dichiararlo è stato il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu. “Potrebbe esserci una riunione di più alto livello, almeno tra i ministri di qui ad una-due settimane”, ha affermato nel corso di un’intervista televisiva, precisando che al momento “è impossibile anticipare una data” e senza fornire indicazioni sul luogo in cui l’incontro potrebbe svolgersi.
ORE 9.51 – “I soldati dell’Ossezia del Sud hanno rifiutato di entrare in guerra al fianco della Russia contro l’Ucraina”. Lo rende noto l’Ufficio delle comunicazioni strategiche delle forze armate dell’Ucraina, precisando che pochi giorni fa quasi tutto il personale di uno dei gruppi tattici del battaglione (due compagnie di fucili motorizzati e una batteria di mortai) della 4a base militare delle forze armate russe (unità militare 66431, Tshinval, Ossezia del Sud), si è rifiutato di partecipare all’aggressione militare contro l’Ucraina”.
ORE 9.48 – Le autorità di Kiev hanno inviato 45 autobus per l’evacuazione di civili da Mariupol attraverso il corridoio umanitario che passando da Berdyansk dovrebbe arrivare a Zaporizhzhia. Lo rende noto la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. La Russia ieri ha annunciato che oggi dalle 10 ore locali, le 9 in Italia, garantirà un cessate il fuoco per permettere il corridoio umanitario.ORE 9.44 – Sono 16 le vittime dell’attacco russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione della città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha confermato su Facebook il servizio statale di emergenza ucraino.
ORE 9.33 – Al via in Senato la discussione sulla questione di fiducia posta dal governo sull’approvazione del decreto legge Ucraina. Il voto sul testo licenziato dalla Camera, del ddl n. 2562, di conversione, con modificazioni, del d-l n. 14, recante disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina, è atteso per le 11.30, dopo le dichiarazioni di voto. Il provvedimento è stato incardinato in Aula ieri senza la relazione delle Commissioni riunite terza e quarta che l’hanno esaminato in sede referente.
ORE 9.26 – “Un Paese che usa il ricatto nucleare dovrebbe ricevere sanzioni che mostrano quanto questo ricatto sia distruttivo per chi lo fa”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel discorso che ha fatto in video collegamento al Parlamento australiano in cui di nuovo ha lanciato l’allarme sulla minaccia nucleare da parte della Russia, una minaccia che coinvolge non solo l’Ucraina. “Nessuno sa quale parte del mondo sia al sicuro dalle radiazioni una volta che è stata usata l’arma nucleare”, ha affermato.
ORE 9.19 – “La cosa più terribile è che se non fermiamo la Russia ora, se non la mettiamo davanti alle sue responsabilità, allora altri Paesi nel mondo che vorrebbero fare guerra simili con il loro vicini decideranno che questo è possibile anche per loro”. E’ il monito lanciato da Volodymyr Zelenskiy nel discorso in video collegamento con il Parlamento australiano, durante il quale ha sottolineato che “ora si sta decidendo il destino della sicurezza globale”.
ORE 9.05 – “Siamo profondamente preoccupati per la guerra in Ucraina e seguiamo da vicino gli sviluppi. Siamo con tutti coloro che in tutto il mondo chiedono la pace. Ancora una volta, dobbiamo essere flessibili e agire rapidamente man mano che le circostanze cambiano. H&M Group, H&M Foundation e Erling-Persson Foundation hanno finora donato circa 170 milioni di corone svedesi, oltre a vestiti e altri beni di prima necessità a organizzazioni tra cui Unhcr, Save the Children, Croce Rossa e Unicef”. Lo ha dichiarato Helena Helmersson, ceo di H&M, nella nota di comunicazione del bilancio trimestrale del gruppo.ORE 8.54 – Ammonterebbero a 17500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.ORE 8.46 – “L’incontro cui si fa riferimento non fu un incontro privato con l’ambasciatore russo ma un incontro pubblico, aperto ai giornalisti, diffuso anche su canali social”. Risponde così Francesco Vaia, direttore generale facente funzioni dell’Istituto Spallanzani, in un’intervista a ‘Repubblica’ sul convegno a cui prese parte il 23 marzo 2021, relativo al vaccino russo Sputnik-V, dove a fare gli onori di casa c’era l’ambasciatore russo Sergey Razov, che la settimana scorsa ha denunciato ‘La Stampa’ e attaccato l’Italia.
ORE 8.37 – “Grazie all’Italia che assieme ad altri partner occidentali è pronta a garantire l’Ucraina nei negoziati con Mosca”. E’ quanto afferma Serhiy Leshchenko consigliere senior del Capo di stato maggiore in stretto contatto col presidente Zelensky, in intervista al Corriere della Sera. “Prima o poi tutte le guerre finiscono con un negoziato e per noi resta prioritario giungere al cessate il fuoco il più velocemente possibile – aggiunge parlando dei negoziati – Qui la gente muore, tanti ucraini, ma anche tanti russi”.
ORE 8.23 – Dall’inizio dell’attacco russo, in Ucraina sono rimasti uccisi 148 bambini. 232 sono quelli feriti. Lo rende noto Lyudmila Denisova, commissario per i Diritti umani al parlamento ucraino.
ORE 8.14 – Pensare ad una forza di interposizione, sul modello di quella in Libano, per l’Ucraina “è abbastanza complicato, ma si può fare. In Libano c’era un accordo delle Nazioni Unite. Qui ci vorrebbe un accordo russo-ucraino per chiedere l’intervento di una forza di pace. Il problema è che la Russia siede nel Consiglio di sicurezza dell’Onu e ha un diritto di veto”. E’ quanto afferma, in un’intervista a Repubblica, il generale Claudio Graziano, che nel 2007 guidò quella forza di interposizione, ed ora è il presidente del Comitato militare dell’Unione Europea.
ORE 8.02 – Alla Cina non conviene “allinearsi troppo” alla Russia. E’ quanto ha detto Jeremy Fleming, in un raro discorso pubblico del capo dell’agenzia di intelligence britannica Gchq, sottolineando che gli interessi a lungo termine di Pechino non sarebbero tutelati dall’alleanza con un leader come Vladimir Putin che “volontariamente e illegalmente” ignora le “regole di condotta” internazionali.
ORE 7.53 – Gli impatti del conflitto in Ucraina porteranno a una contrazione del Pil del Paese pari a -20% nel 2022, contro una crescita del +3,5% prevista prima che iniziasse la guerra. E’ quanto stima la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo in un rapporto diffuso oggi. Quanto alla Russia, il Pil secondo la Bers dovrebbe calare del 10% nel corso di quest’anno, invece di aumentare del 3% come previsto precedentemente.
ORE 7.45 – Anche l’intelligence britannica concorda con la valutazione di quella americana, confermata dai portavoce della Casa Bianca, riguardo al fatto che i consiglieri di Vladimir Putin “hanno paura di dirgli la verità” sulla portata degli errori strategici commessi nell’attaccare l’Ucraina. E’ quanto ha detto, in un discorso in Australia, il capo dell’agenzia di intelligence Gchq, Sir Jeremy Fleming.
Putin ha sottovalutato la resistenza degli ucraini, la risposta degli occidentali e sopravvalutato la capacità delle sue forze di ottenere una rapida vittoria. “E’ diventata la sua guerra personale, il cui costo viene pagato dai civili innocenti in Ucraina e, sempre di più, anche dalla popolazione russa”, ha aggiunto Fleming.
ORE 7.34 – “I negoziati con la delegazione russa riprenderanno il primo aprile in video conferenza”. Lo ha annunciato il responsabile della delegazione ucraina, David Arahamiya parlando la scorsa notte alla televisione.
ORE 7.19 – La Russia sta ammassando forze in Donbass dove prepara una vasta offensiva. E’ quanto ha detto Volodymyr Zelenskiy nel suo ormai consueto discorso televisivo notturno dalle strade di Kiev, in cui ha sottolineato che qualsiasi ritiro delle truppe russe dalle regioni intorno alla capitale e Chernihiv è dovuto alla resistenza degli ucraini. “Ma vediamo allo stesso tempo che c’e’ un’accumulazione di truppe per nuovi attacchi in Donbass, e noi ci prepariamo per questo”, ha aggiunto il presidente ucraino.
ORE 7 – Dovrebbe scattare alle 10 ora locale, le 9 in Italia, il cessate il fuoco annunciato ieri dalla Russia a Mariupol per permettere di evacuare i civili della città assediata attraverso corridoi umanitari. “Le forze armate della Russia dichiarano, esclusivamente con fini umanitari, un cessate il fuoco il 31 marzo a partire dalle 10 del mattino”, ha dichiaro il capo del centro di controllo della Difesa nazionale russa,, Mijail Mizintsev, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.
(AdnKronos)
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