Nonostante sembra si vada verso un allentamento dell’accerchiamento russe di Kiev, i bombardamenti continuano e quelle flebili speranze venute a galla ieri, dopo i colloqui negoziali in Turchia, sembrano ancora una volta messi in discussione da Putin.
ORE 16.43 – “Il presidente Biden parlerà oggi con il presidente Zelensky per discutere il nostro continuo sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa”. Lo rende noto la Casa Bianca, specificando che la telefonata avverrà alle 10.45, le 16.45 in Italia.
ORE 16.37 – L’Ue “manterrà la pressione per fermare l’aggressione armata della Russia e per ottenere il ritiro delle forze armate russe dall’Ucraina”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, via social, dopo un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, cui ha ribadito il sostegno dell’Ue a Kiev.
ORE 16.36 – Sono circa due milioni i bambini che hanno lasciato l’Ucraina, 1,1 milioni dei quali sono in Polonia, e 2,5 milioni sono invece sfollati interni, rende noto l’Unicef, denunciando l’elevato rischio di sfruttamento e traffico per i minori, oltre che l’uccisione, in guerra, di più di 100 bambini e il ferimento di altri 130. Il numero dei minori in fuga dalla guerra rende conto di quasi la metà dei profughi totali, si precisa. Centinaia di migliaia di altri bambini sono arrivati in Romania, Moldova, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Per proteggere i piccoli rifugiati l’Unicef promuove l’apertura di rifugi sicuri per le famiglie (Punti blu).
ORE 16.24 – Gli Stati Uniti ritengono a Vladimir Putin i suoi consiglieri non stiano dicendo la verità su quanto stia andando male l’operazione militare in Ucraina e sull’effettivo impatto delle sanzioni sull’economia russa. E’ quanto riferisce un funzionario dell’amministrazione americana alla Cnn. “Noi crediamo che Putin riceva informazioni errate dai suoi consiglieri su quanto stia andando male l’operazione dell’esercito e su quanto l’economia russa sia azzoppata dalle sanzioni – spiega il funzionario – perché i consiglieri hanno troppa paura di dirgli al verità”.
ORE 16.23 – Otto persone sono state rapide a Naked Pier, nella regione di Kherson, dall’esercito russo. Tra loro, rendono noto i media locali, anche diversi funzionari del governo locale.
ORE 16.22 – Le procedure per svolgere l’eventuale referendum sulle garanzie di sicurezza si terrà in Ucraina “solo dopo che le truppe russe lasceranno il nostro territorio” o che almeno saranno tornate nelle “posizioni” che avevano prima dell’invasione. Lo ha dichiarato il negoziatore e consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podoliak, in un’intervista a ‘Rada Tv’.
ORE 16.17 – “In questo frangente della guerra, occorre levare poi un altro allarme, preoccupante, incombente, imminente: quello dei crimini legati allo sfruttamento dello stato di bisogno, di disperazione, dei profughi che stanno giungendo in Europa e anche in Italia”. Così la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, intervenendo in Cassazione alla presentazione di un volume sui 30 anni della Direzione antimafia e antiterrorismo.
ORE 16.16 – “L’Italia lascerebbe sbigottito il mondo intero se si aprisse ora una crisi di governo. Sarebbe crisi dannosa per noi, per tutti noi. E sarebbe tremendamente negativa per il processo di pace e per chi soffre per via della guerra. Noi lavoriamo con impegno per evitarla”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, su twitter.
ORE 16.15 – Aumenta il bilancio delle vittime dell’attacco russo contro l’edificio del governatore delloblast di Mykolaiv, nella città del sud dell’Ucraina fra Kherson e Odessa. I morti sono 15. I corpi di 14 persone sono stati estratti privi di vita dalle macerie. Un’altra persona è morta dopo essere stata ricoverata in ospedale. Il governatore Vitaly Kim si è salvato per caso. Si continua a scavare sotto le macerie.
ORE 16.14 – “L’Ucraina ha dichiarato di essere pronta a soddisfare quei requisiti fondamentali su cui la Russia ha insistito negli ultimi anni. Se questi obblighi saranno rispettati, sarà eliminata la minaccia di creare una testa di ponte della Nato sul territorio ucraino”. Lo ha affermato il capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev e consigliere del Cremlino, Vladimir Medinsky, nel corso di un’intervista all’emittente Rossiya 24.
ORE 16.10 – Polemiche nel Regno Unito dopo l’annuncio che sono solo 2700 – su 28300 domande presentate – i visti concessi a persone in fuga dalla guerra nell’ambito del programma Homes For Ukraine. Gli attivisti – come Sonya Sceats, responsabile dell’ong Freedom From Torture – hanno definito i numeri “dolorosi”, esortando il governo a “tagliare la burocrazia” per i rifugiati che cercano rifugio in Gran Bretagna.Il programma ha iniziato ad accettare le domande il 18 marzo, con l’obiettivo di consentire a individui, enti di beneficenza, gruppi di comunità e aziende di portare in salvo cittadini ucraini, compresi quelli senza legami familiari nel paese.
ORE 16.04 – “I principi del nostro Paese riguardo alla Crimea e al Donbass rimangono invariati”. Lo ha affermato il capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev e consigliere del Cremlino, Vladimir Medinsky, all’indomani dei negoziati a Istanbul. “Le trattative continuano”, ha aggiunto nel corso di un’intervista all’emittente Rossiya 24.
ORE 15.56 – “La Russia non dovrebbe poter usare liberamente i porti nel mondo. E’ una questione di sicurezza marittima globale”. Così Volodymyr Zelensky, nel suo intervento davanti al Parlamento norvegese, ha chiesto che vengano chiusi i porti alla Russia, accusando quest’ultima di pirateria per aver bloccato i porti ucraini.
ORE 15.50 – Salgono a 82 gli attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina ad oggi, 30 marzo. E’ l’ultimo aggiornamento riportato via Twitter dall’Ufficio Oms del Paese alle prese con il conflitto. Il bilancio delle vittime è di 72 morti e 43 feriti, dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha verificato e confermato altri 8 attacchi alla sanità. Attacchi che “devono fermarsi”, è l’appello della sezione locale Oms, perché “privano le comunità dei servizi sanitari essenziali e delle cure salvavita urgentemente necessarie”.
ORE 15.41 – Mosca sta valutando la possibilità di estendere anche ad altre materie prime e beni, oltre al gas, la richiesta di pagamento in rubli. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che il leader della Duma, Vyacheslav Volodin, sta valutando la questione. Per Peskov, i pagamenti in rubli sono inevitabili, visto il “traballante” prestigio del dollaro, a giudizio di Mosca.
ORE 15.34 – “E’ noto che la Russia dispone di nuovi modelli di mine antiuomo che possono uccide e mutile in modo indiscriminato persone in un raggio di 16 metri”, si legge in una dichiarazione dell’associazione internazionale per i diritti umani che specifica che l’Ucraina non possiede questo tipo di mine. “I Paesi di tutto mondo devono condannare con forza l’uso in Ucraina da parte della Russia di mine vietate” aggiunge Steve Goose, responsabile per gli armamenti di Hrw. “Queste armi non fanno differenza tra combattenti e civili e lasciato un’eredità di morte negli anni a venire”, ha aggiunto.
ORE 15.27 – Fino a 300 civili e 50 militari sarebbero stati uccisi a Irpen, la città ucraina nell’Oblast’ di Kiev. A stimarlo è il sindaco di Irpen, Alexander Makrushin, nel corso di un briefing secondo quanto riferisce ‘Ukrainska Pravda’. “Persone che non piacevano ai russi sono stati appena fucilati”, sostiene il sindaco.”Con i carri armati hanno schiacciato delle persone appena torturate”, aggiunge.
ORE 15.19 – L’esercito russo ha sparato su Lisichansk per la seconda volta in un giorno: un’intera famiglia è rimasta ferita. Lo riportano i media ucraini, sottolineando che la condizione dei genitori si è stabilizzata, mentre i medici si battono per la vita dei bambini, che potrebbero perdere le gambe. “Una bimba nata nel 2020 ha riportato ferita da arma da fuoco all’addome, ferite da schegge ad entrambe le estremità inferiori con danni alle ossa e ai fasci vascolari. Suo fratello, nato nel 2014, ha ferite multiple da arma da fuoco con schiacciamento di entrambi i piedi e gli stinchi. Secondo i medici, è probabile l’amputazione di entrambi gli arti inferiori”, ha affermato Sergei Gaidai, presidente dell’amministrazione statale regionale di Luhansk.
ORE 15.08 – Il prezzo del gas continua il suo trend rialzista. Dopo aver toccato oggi un massimo a oltre 124 euro, il prezzo del gas all’hub olandese Ttf si attesta a 119,75 euro a megawattora, in progressione del 10,49%.
ORE 15.01 – In un video postato sul canale YouTube di Navalny, con l’audio del colloquio intercettato, si apprende come le forze speciali russe dei distaccamenti di Irkutsk, Omsk e Novosibirsk si sono rifiutate di combattere in Ucraina, nonostante le minacce del comando, presentando rapporti di smobilitazione di massa.
ORE 14.53 – “A Mariupol gli occupanti hanno preso di mira l’edificio del comitato internazionale della Croce Rossa. Aerei ed artiglieria nemica hanno sparato contro un edificio che esibiva una croce rossa in campo bianco che indica la presenza di feriti, civili e aiuti umanitari”. Così la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, conferma il bombardamento della Croce Rossa nella città assediata, specificando che non ci sono ancora notizie riguardo a vittime.
ORE 14.48 – La Russia sta rilasciando mine navali alla deriva nel Mar Nero, attribuendone la responsabilità all’Ucraina. E’ quanto denuncia il ministero degli Esteri di Kiev, affermando che gli ordigni che vengono disseminati dai russi per compromettere la reputazione internazionale dell’Ucraina erano stati sequestrati a Sebastopoli durante l’annessione della Crimea del 2014 e non risultavano più appartenenti all’arsenale di Kiev.
ORE 14.41 – “Dall’inizio della guerra con la Russia nell’area di Nikolaev 134 persone, di cui 6 bambini, sono morte”. Lo ha detto Vitaly Kim, governatore di Mykolayiv, nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che “415 persone sono rimaste ferite, 30 delle quali bambini, 1622 edifici e 1209 case danneggiate o distrutte. Stessa sorte per 12 ospedali, 69 scuole e 24 istituzioni culturali”.
ORE 14.33 – Il problema della tratta degli esseri umani “ormai viene approfondito anche dalle autorità locali perché è stato costituito un pool internazionale dell’Interpol per seguire questo fenomeno. Noi abbiamo testimonianze che nella vicina Odessa si è creato anche uno ‘status criminale’ che già opera in tal senso. A motivo di ciò è giustificata anche la nostra scelta di una casa protetta che accompagna queste persone fragili a rischio”. Lo afferma a Radio Vaticana il vicario della diocesi di Chisinău in Moldavia, mons. Cesare Lodeserto.
ORE 14.21 – Inquinamento fuori controllo a Kiev dove l’aria si sta facendo irrespirabile. Secondo un articolo pubblicato su Ukrayinska Pravda, realizzato incrociando diverse fonti locali, la concentrazione di inquinanti nell’aria di Kiev supera di ben 9 volte superiore il livello raccomandato dall’Oms. E se oggi, secondo il dipartimento Ambiente di Kiev, “la qualità dell’aria nella capitale è soddisfacente sulla riva sinistra e insoddisfacente sulla destra” e “non sono stati rilevati superamenti delle concentrazioni massime consentite”, nei giorni scorsi non è andata proprio così.
ORE 14.13 – L’attuale crisi Russia-Ucraina ha portato molti giganti della tecnologia a prendere provvedimenti per ‘boicottare la Russia’ in seguito all’invasione dell’Ucraina. Uno di questi è Samsung che, a quanto riportano alcuni media internazionali tra cui il sito di News18.com, ha fatto un nuovo passo e sembra aver eliminato la ‘Z’ dai nomi dei suoi pieghevoli in alcune parti d’Europa. ‘Samsung Galaxy Z Fold 3’ e ‘Galaxy Z Flip 3′ ora vengono semplicemente chiamati Samsung Galaxy Fold 3 e Samsung Galaxy Flip 3 in regioni come Lituania, Lettonia ed Estonia.
ORE 14.04 – Si è attivata anche “la scuola paritaria: circa 7500 studenti sono stati accolti nelle scuole statali, 900 in quelle paritarie. Vi è stata un’ampia risposta”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in Commissione Cultura alla Camera, dove si è collegato da casa perché positivo al Covid “e molto raffreddato”, come lui stesso ha sottolineato.
“Abbiamo molti riscontri positivi, dopo un primo momento di difficoltà, i ragazzi più grandi mantengono un collegamento via Dad con il loro Paese: la mattina seguono le lezioni nelle nostre scuole, il pomeriggio si collegano con l’offerta del ministero dell’Istruzione ucraino. – ha aggiunto Bianchi – Sono state attivate anche le scuole in ospedale. In un paese vicino a Bergamo è arrivato un intero orfanatrofio con 83 ragazzi inseriti poi nei diversi ordini di scuole”.
ORE 13.54 – ”Lo status della Crimea non si discute” perché ”la Crimea fa parte del territorio russo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, spiegando che Mosca non negozierà con Kiev sulla Crimea. Il portavoce del Cremlino ha quindi aggiunto che la costituzione russa vieta di “discutere il destino dei territori della Federazione Russa”.
ORE 13.49 – È stato estinto l’incendio al deposito petrolifero nella regione di Rivne, in Ucraina, divampato a causa dell’attacco russo del 28 marzo. Lo comunica su Telegram il Servizio per le emergenze nazionali. Sul posto hanno lavorato 67 vigili del fuoco e sono stati utilizzati 17 mezzi e 2 treni appositi.
ORE 13.48 – “Se avete notato, evitiamo accuratamente qualsiasi dichiarazione su quelle questioni che sono sostanzialmente sul tavolo delle trattative. Non le discutiamo pubblicamente, riteniamo che le trattative debbano andare avanti in silenzio”. E’ quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, criticando le dichiarazioni su media e social media di alcuni rappresentanti dell’Ucraina, “compresi coloro che non hanno nulla a che vedere con i negoziati. Questo – ha concluso – non è un fattore che contribuisce al successo di questi negoziati”.
ORE 13.46 – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si recherà domani a Nuova Delhi, in India, per una visita ufficiale di due giorni, fino al primo aprile. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri indiano.
ORE 13.45 – La sede della Croce Rossa a Mariupol è stata bombardata dalle forze russe. Lo ha riferito il difensore civico dell’Ucraina, sottolineando che a essere colpito è stato un edificio con l’insegna della Croce Rossa sul tetto. ”Si tratta di uno dei peggiori crimini di guerra”, ha detto il Battaglione Azov.
ORE 13.38 – L’ordine del Presidente Vladimir Putin per chiedere i pagamenti del gas russo in rubli non avrà effetto giovedì, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che i Paesi del G7 hanno ribadito la loro intenzione di continuare a pagare in dollari o euro, come previsto dai contratti. Giovedì era stata fissata come data per il cambio di valuta dei pagamenti. Putin incontrerà rappresentanti di Gazprom e della Banca centrale che lo informeranno degli sviluppi relativi al cambiamento di valuta. “I pagamenti e le forniture sono processi con tempi lunghi. Questo significa che tutto quello che sarà fornito domani non dovrà essere pagato in rubli entro la sera”, ha aggiunto Dmitry Peskov.
ORE 13.25 – La Russia continua a inviare truppe nell’area della centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha riferito lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina. “E’ stato registrato un movimento di colonne nemiche dal villaggio di Ivankiv in direzione della centrale nucleare di Chernobyl”, scrive un rapporto militare, aggiungendo che nel frattempo attività di addestramento operativo e di combattimento sono in corso fra le forze armate della Bielorussia.
ORE 13.20 – “Non ci sono limiti alla cooperazione fra Cina e Russia”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, precisando che “non ci sono neanche limiti al nostro desiderio di pace, alla nostro salvaguardare la sicurezza e contro l’egemonia”. La relazione bilaterale non è una alleanza e non intende confrontarsi e prende di mira alcuna parte terza, ha precisato il portavoce, dopo l’incontro fra i ministri degli Esteri dei due Paesi.
ORE 13.09 – E’ salito a 15 il numero delle vittime dei bombardamenti russi nell’amministrazione statale regionale a Nikolaev. Il dato, aggiornato a ieri, è stato reso noto dal Servizio di sicurezza nazionale ucraino.
ORE 12.59 – Discussione dettagliata sul supporto di Aiea all’Ucraina con il ministro dell’Energia Halushchenko, il capo dell’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare Oleg Korikov, il Ceo di Energoatom Kotin e il direttore generale ‘South-Ukraine NPP’ Polovych. Passaggi concreti sono stati esaminati per fornire immediatamente assistenza al fine di garantire la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari”. Così in un tweet il direttore generale della Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Mariano Grossi, che si trova in Ucraina.
ORE 12.56 – L’attesa telefonata tra il premier Mario Draghi e il Presidente russo Vladimir Putin dovrebbe aver luogo nel pomeriggio. Lo confermano fonti di Palazzo Chigi, dopo che il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, aveva parlato di in confronto tra i due nelle “prossime ore”.
ORE 12.55 – Il sindaco di Chernihiv denuncia che la città rimane sotto un “colossale attacco” nonostante le affermazioni di Mosca riguardo la “drastica riduzione” delle loro operazioni. “Questa è un’altra conferma del fatto che la Russia mente sempre”, ha detto alla Cnn Vladyslav Atroshenko sottolineando che le ostilità russe contro la città sono aumentate da quando Mosca ha fatto quelle dichiarazioni.
ORE 12.54 – L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, fornirà ”immediatamente assistenza urgente per garantire la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari” in Ucraina. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi durante un incontro con il ministro dell’Energia ucraino Halushchenko. ”Ho ringraziato personalmente il personale della centrale nucleare dell’Ucraina meridionale per la loro resistenza e resilienza durante questi tempi estremamente difficili”, ha detto Grossi su Twitter riferendosi alla centrale di Zaporizhzhia.
ORE 12.52 – “Loro hanno solo i mezzi, al massimo. Noi abbiamo le persone in aggiunta ai mezzi. Loro hanno solo gli ordini: di attaccare, di uccidere, di torturare. E noi abbiamo il vero desiderio di milioni di ucraini di vincere, per difendere noi stessi e liberare il nostro Paese”. E’ il messaggio che il presidente Zelensky ha mandato al suo popolo attraverso il proprio canale Telegram, riferendosi alla posizione dei russi e sottolineando la disponibilità degli ucraini a portare avanti senza riserve la resistenza contro gli invasori.
ORE 12.45 – ”Non c’è stato alcun punto di svolta” nella crisi ucraina dopo il quarto round di negoziati che si è svolto ieri in Turchia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov affermando che il Cremlino ”non ha visto nulla di promettente” e che ”c’è ancora un grande lavoro da fare”. Peskov ha comunque giudicato ”positivo” il fatto che l’Ucraina abbia messo per iscritto le sue richieste per porre fine al conflitto. Il portavoce del Cremlino ha anche annunciato che nelle prossime ore il capo dei negoziatori russi fornirà un ulteriore aggiornamento sull’esito dei colloqui.
ORE 12.40 – La Francia giudicherà la Russia in base “alle sue azioni e non in base ai suoi annunci”. A dichiararlo è stata la portavoce della diplomazia di Parigi, Anne-Claire Legendre, intervenendo su France Info. Mosca, ha osservato, può anche giocare a cercare di “guadagnare tempo”, “giocando la carta del negoziato”. “Dobbiamo giudicare in base agli atti ciò che la Russia vuole mettere sul tavolo”, ha insistito.
ORE 12.36 – “La condizione per firmare un trattato di pace con la Russia è il ritiro delle truppe dall’intero territorio occupato dopo il 23 febbraio”. Lo ha ribadito in una intervista a Rbk Ucraina il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia.
ORE 12.30 – “Il numero di italiani in ucraina continua a scendere, siamo oggi a 160, erano duemila all’inizio della guerra”, ha reso noto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, precisando che il lavoro in corso avviene in coordinamento con la Croce rossa internazionale, l’Unhcr, l’Onu e l’Ue – a cui è stata chiesa “una iniziativa per coordinare i cessate il fuoco localizzati sul campo”. Allo stesso tempo “siamo anche impegnati sulle evacuazioni dei civili ucraini dai teatri di guerra, dove ci sono più difficoltà, a partire da Mariupol”.
ORE 12.25 – Le forze russe hanno costretto più di 70 persone, fra donne ricoverate e personale medico e paramedico, a lasciare l’ospedale di ostetricia numero 2 di Mariupol, sulla riva sinistra del fiume Kalmius, ha denunciato l’ufficio del sindaco su Telegram, in un post rilanciato dal Moscow Times. Sarebbero in seguito state deportate in Russia. Lo scorso 9 marzo, era stato bombardato dai russi un altro reparto maternità della città del sud dell’Ucraina. Più di 20mila residenti di Mariupol sono stati costretti, “contro la loro volontà”, a sfollare in Russia, dove sono stati confiscati loro i documenti di identità, prima di essere di nuovo spostati in lontane città della Russia, si denuncia.
ORE 12.12 – A Lysychansk nell’Ucraina sud orientale, l’artiglieria russa ha colpito anche un asilo. Lo riferiscono i media locali sui social, spiegando come sia al momento difficile chiarire ancora se e quante vittime ci siano sotto le macerie dell’edificio, da poco ristrutturato.
ORE 12.01 – “Credo Vladimir Putin debba pubblicare le informazioni sporche su Joe e Hunter Biden”. Nel mezzo della guerra in Ucraina, Donald Trump torna a chiedere aiuto al presidente russo, che Joe Biden considera un “criminale di guerra” ed “un macellaio”, per attaccare il presidente americano. “Con Putin che non è esattamente un fan del nostro Paese in questo momento, fatemi spiegare perché la moglie del sindaco di Mosca ha dato ai Biden, entrambi, 3,5 milioni di dollari? Sono un sacco di soldi”, ha detto l’ex presidente intervenendo ad uno show di Real America’s Voice.
ORE 11.57 – I russi stanno bombardando quasi tutte le città che si trovano lungo la linea del fronte che spara il territorio controllato dall’Ucraina e quello controllato dai separatisti filo-russi. E si presume che la situazione peggiorerà nei prossimi giorni, dopo che Mosca ha dichiarato di volersi concentrare sul Donbass. Lo ha dichiarato alla Bbc il governatore regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, dicendo che oggi sono state bombardate Maryinka e Novomykhailivka.
ORE 11.45 – Il ministero delle Finanze del Lussemburgo ha annunciato il congelamento di beni russi per un valore di 2,5 miliardi di Euro. Tra questi figurano beni e conti bancari, secondo quanto reso noto da Rtl. La ministra delle Finanze, Yuriko Backes, ha identificato 86 imprese in relazione con una decina di persone soggette alle sanzioni di Bruxelles.
ORE 11.38 – Nella notte a Chernihiv i russi hanno bombardato un edificio storico nel centro della città. Si tratta della Biblioteca universale regionale di Korolenko: distrutto il tetto e le finestre, l’edificio presenta crepe nei muri.
ORE 11.30 – “A Mariupol gli invasori hanno deliberatamente bombardato l’edificio contrassegnato con il simbolo della Croce Rossa”. Lo riferisce il reggimento ucraino Azov, aggiungendo che “le uniche persone che hanno violato le regole della guerra sono state le truppe della Germania di Hitler, che hanno anche bombardato edifici e trasporti contrassegnati con croci rosse”. Il reggimento Azov ha sottolineato che la Croce Rossa al momento sta collaborando sempre più con i russi: “In particolare, prevede di aprire a Rostov un centro per l’accoglienza degli ucraini deportati con la forza da Mosca. Ma la cooperazione con le orche (così il reggimento definisce le forze militari russe, ndr) storicamente ha un risultato: le bombe russe sul tetto dell’edificio della Croce Rossa”.
ORE 11.13 – Le sanzioni britanniche contro la Russia rimarranno in vigore fino a quando le truppe che hanno invaso l’Ucraina non si saranno ritirate. A dichiararlo è stato il vicepremier britannico Dominic Raab. “Le sanzioni sono lì per rafforzare la presa sulla macchina da guerra di Putin”, ha dichiarato intervenendo al programma Today di Radio 4, Bbc. “Fino a quando le truppe di invasione non saranno state ritirate – interamente o in modo verificabile – non credo che le sanzioni possano o debbano essere revocate”.
ORE 10.45 – Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha chiesto alla Commissione dell’Unione europea di imporre una tassa sugli idrocarburi russi. In questo modo, ha detto Morawiecki, ”le regole commerciali ed economiche nel mercato unico europeo saranno eque”.
ORE 10.40 – La Polonia ha intenzione di interrompere l’importazione degli idrocarburi russi, petrolio, gas e carbone, entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki spiegando che ad aprile, o al massimo al maggio, Varsavia imporrà un embargo totale sul carbone russo. E ”faremo del nostro meglio per poter fare a meno del gas e del petrolio russo entro la fine dell’anno”, ha aggiunto. ”Quando altri in Europa trattavano la Russia come un partner commerciale, noi sapevamo che Mosca stava usando il gas e il petrolio come strumenti di ricatto. Ecco perché da anni discutiamo di togliere questi strumenti a Putin e alla Russia”, ha detto Morawiecki.
ORE 10.33 – La Cina è pronta a svolgere un ruolo costruttivo per facilitare i negoziati fra Russia e Ucraina, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, citato dall’agenzia russa Tass. “Continueremo a svolgere un ruolo costruttivo e a fornire assistenza per la normalizzazione della situazione in Ucraina”, ha aggiunto in un briefing con la stampa. “Intendiamo interagire con ognuna delle parti interessate per concludere a breve il conflitto armato fra Russia e Ucraina”, ha quindi precisato.
ORE 10.25 – C’è una vittima, al momento, in seguito al bombardamento di Lysychansk, nella regione di Luhansk. Le rendono noto i media locali.
ORE 10.23 – La Finlandia riprende oggi il servizio ferroviario merci con la Russia. “Il traffico merci ‘VR Transpoint’ nell’est era stato sospeso il 27 marzo in relazione alle sanzioni britanniche contro le ferrovie russe OJSC – comunica VR Transpoint (la struttura dell’operatore ferroviario finlandese VR Group) – Tuttavia, secondo le spiegazioni ricevute dalle autorità britanniche, queste sanzioni non si applicano ai contratti di VR Group”.
ORE 10.12 – La Germania ha attivato oggi il primo livello del piano di emergenza destinato a garantire l’approvvigionamento di gas naturale, a fronte del rischio di uno stop delle forniture russe. L’annuncio è arrivato dal ministro dell’Economia, Robert Habeck. “Ora un’unità di crisi interna al ministero” si occuperà della supervisione della situazione. Il piano di emergenza comprende tre livelli e al momento “la sicurezza degli approvvigionamenti” è garantita in Germania, ha spiegato Habeck.
ORE 10.11 – Il Papa denuncia la “mostruosità della guerra” in Ucraina. Al termine dell’udienza generale, Bergoglio riserva un “saluto particolarmente affettuoso ai bambini ucraini, ospitati dalla Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, dall’Associazione “Puer” e dall’Ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede”. E denuncia ancora una volta la “mostruosità” della guerra.
ORE 10.08 – E’ iniziato a Tunxi, nella provincia cinese di Anhui, il colloquio fra i ministri degli Esteri di Russia e Cina, Sergei Lavrov e Wang Yi, ha reso noto la portavoce del ministero russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass. Il colloquio, in cui non potrà non essere toccato il tema della guerra in Ucraina, avviene a margine della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi confinanti con l’Afghanistan e dell’incontro dei ministri nel formato ‘Usa-Russia-Cina +’ dedicato all’Afghanistan. Lavrov oggi incontrerà anche ministri di altri Paesi. Parteciperà agli incontri di Tunxi anche l’inviato per l’Afghanistan degli Stati Uniti, Tom West, così com il ministro degli Esteri del governo talebano afghano, Amir Khan Muttaqi.
ORE 10.06 – Non c’è stata alcuna tregua degli attacchi russi su Chernihiv nonostante la promessa fatta ieri durante i negoziati in Turchia di ridurre drasticamente le operazioni militari nella zona che si trova a 150 chilometri a nord est di Kiev. Lo ha dichiarato il governatore di Chernihiv Viacheslav Chaus sul suo canale Telegram. “Crediamo (alla promessa russa, ndr)? Certo che no”, ha scritto Chaus, dicendo che le forze russe hanno “effettuato attacchi contro Nizhyn, compresi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv”.
ORE 9.57 – Esiste il rischio di un’esplosione di munizioni presso la centrale nucleare dismessa di Chernobyl. L’allarme arriva dalla vicepremier ucraina, che cita i rapporti delle forze armate del paese. Le forze russe che occupano l’impianto, ha quindi aggiunto, devono ritirarsi dall’area. “Chiediamo che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu adotti misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl ed invii una missione speciale delle Nazioni Unite per eliminare il rischio di una nuova catastrofe nucleare”, ha dichiarato. A riportarlo è Der Spiegel.
ORE 9.43 – Ammonterebbero a 17.300 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
ORE 9.29 – La Russia sta trasferendo in Ucraina 2000 militari dalle zone occupate della Georgia. Lo riferiscono fonti dell’esercito di Kiev, secondo cui Mosca avrebbe inviato 5 battaglioni dalle basi militari dell’Ossezia meridionale e dell’Abcasia in appoggio alle forze impegnate in Ucraina.
ORE 9.18 – Nella notte sono state avvertite diverse esplosioni a Kiev, ma la capitale non è stata colpita dai russi nelle ultime ore. Lo ha detto il vice sindaco di Kiev Mykola Povoroznyk citato dalla televisione russa. ”La notte è passata relativamente calma, il suono delle sirene e il suono dei colpi di arma da fuoco si sono sentiti attorno alla città, ma la città vera e propria non è stata bombardata”, ha spiegato.
ORE 9.10 – Sono quasi 4 milioni – 3.901.713 – i rifugiati ucraini costretti a fuggire dal loro paese in conseguenza dell’invasione russa. La stima è dell’Onu, che conta anche 6,5 milioni di sfollati all’interno del paese.
ORE 8.49 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà domani in collegamento video al Parlamento australiano. Lo ha detto il ministro dell’Occupazione australiano Stuart Robert, sottolineando che ”l’Ucraina sta dimostrando un coraggio e una resilienza lodevole di fronte alla guerra non provocata delle Russia”.
ORE 8.40 – I soldati russi hanno effettuato un attacco missilistico su 3 impianti industriali nella regione di Khmelnitsky. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione statale regionale di Khmelnytsky Serhiy Gamaliy, precisando che gli incendi che sono sorti sono stati domati. Anche martedì pomeriggio – ha ricordato Gamaliy – era stato lanciato un attacco missilistico contro una struttura militare nella città di Starokostiantyniv.
ORE 8.33 – Un deposito di armi a Belgorod, nella Russia occidentale a 40 chilometri dal confine con l’Ucraina, sarebbe stato colpito da un missile lanciato dalle forze armate di Kiev. Lo riferiscono testimoni e media ucraini, secondo i quali il deposito di armi sarebbe stato distrutto da un Otr-21 Tochka-U lanciato dalla 19esima brigata missilistica ucraina.
ORE 8.26 – Sono più di 492mila le persone che sono arrivate in Russia dall’Ucraina da quando è iniziato il conflitto in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate russe citate dall’agenzia di stampa Tass. “A oggi, più di 492mila persone hanno attraversato il confine della Federazione Russa dal Donbass e dall’Ucraina, compresi oltre 100mila bambini”, scrive la Tass citando un portavoce militare.
ORE 8.15 – Sono 145 i bambini uccisi e 222 quelli feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, la maggior parte dei quali nella regione di Kiev. 790 sono gli istituti scolastici danneggiati a causa di bombardamenti, 75 dei quali completamente distrutti. Questi dati non sono definitivi – precisa un comunicato – dal momento che non vi è alcuna possibilità di ispezionare i luoghi di bombardamento nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati.
ORE 7.55 – Le forze russe stanno rientrando in Bielorussia e in Russia per ”riorganizzarsi e rifornirsi” dopo le pesanti perdite subite in Ucraina. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico dopo che Mosca aveva annunciato di voler ridurre ”notevolmente” le operazioni militari vicino a Mosca. ”Le forze russe hanno subito perdite pesanti e sono state costrette a tornate in Bielorussia e in Russia per riorganizzarsi e rifornirsi”, si legge in una nota del ministero della Difesa britannico. ”La Russia continuerà a compensare la propria capacità di manovra sul campo con massicci raid di artiglieria e missilistici”, ha aggiunto. Inoltre ”la dichiarazione della Russia di voler concentrare la sua offensiva a Donetsk e a Luhansk suona come una ammissione tattica”.
Ore 7.43 – La città di Izyum non riceve aiuti umanitari dal 14 marzo. Lo denuncia il deputato del consiglio comunale Max Strelnyk alla Cnn spiegando che la situazione umanitaria in città sta peggiorando ogni giorno che passa. In particolare, aggiunge, la città non sta ricevendo cibo, acqua e medicine.
ORE 7.28 – Diverse esplosioni sono state registrate a Kiev, nonostante l’annuncio di ieri della Russia di riduzione delle operazioni militari. Lo scrive il Kiev Independent spiegando che alle prime ore di oggi le sirene sono suonate in diversi oblast dell’Ucraina, tra cui Kiev, Zhytomyr, Kharkiv, Dnipro e Poltava.
ORE 7.15 – Le zone residenziali della città di Lysychansk, nell’Ucraina sud orientale, è stata bombardata stamattina dall’artiglieria pesante. Lo ha scritto il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai su Telegram. “Un certo numero di grattacieli sono stati danneggiati. Ci sono vittime”, ha aggiunto, spiegando che ”molti edifici sono crollati” e che ”i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita”.
ORE 7.09 – ”Gli ucraini non sono ingenui” e continueranno le operazioni militari nonostante le promesse della Russia di ridurre notevolmente le sue attività sul campo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dicendo che ”naturalmente vediamo i rischi. E naturalmente non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a lottare per la nostra distruzione”.
ORE 7 – La Russia “potrebbe individuare e trattenere” gli americani nel Paese. E’ l’avvertimento lanciato dagli Stati Uniti, che hanno chiesto agli americani di non recarsi in Russia o di lasciare “immediatamente” il Paese, sottolineando che le autorità di Mosca “applicano in modo arbitrario la legge”. Secondo Washington, inoltre, ci sono state diverse segnalazioni di cittadini statunitensi “individuati e detenuti dall’esercito russo” mentre si trovano in Ucraina o mentre se ne stavano andando attraverso il territorio occupato dalla Russia.
(AdnKronos)