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Tra minacce di uso di armi nucleari e parole pericolose, confermate e ribadite da Biden contro Putin, si apre una nuova giornata di conflitto, da quando le truppe di Putin hanno deciso di invadere l’Ucraina, il 24 febbraio scorso. Una flebile speranza è riposta nei negoziati che si terranno oggi in Turchia. 

ORE 18.09 – Kiev, attraverso il Centro contro la disinformazione del Consiglio nazionale della sicurezza, denuncia la propaganda e la disinformazione russa. Gli occupanti russi, sostiene il Centro secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ucraina Unian, “portano fuori dai villaggi i loro mezzi e poi sparano dalla periferia ai villaggi. Dopo tali attacchi, alcuni ‘liberatori’ passano per il villaggio, aiutando le persone a uscire da sotto le macerie, raccontando la leggenda che l’offensiva fosse delle forze armate ucraine, che i militari ucraini avrebbero sparato con mortai e mitragliatrici dicendo: ‘sono i vostri quelli che sparano'”.

ORE 18.04 – Il governo danese ha offerto l’invio di 800 soldati nei tre paesi Baltici, per il rafforzamento della sicurezza dei paesi Nato di fronte all’invasione russa dell’Ucraina. Già presente con forze militari in Estonia, Lituania e Lettonia, Copenaghen è disponibile ad aumentare la sua presenza se vi sarà una richiesta dell’Alleanza Atlantica, ha detto la premier Mette Frederiksen. Domani e dopodomani, Ferderiksen sarà in visita nei paesi baltici assieme ad una delegazione di leader politici danesi.

ORE 17.58 – In collegamento con il Parlamento danese il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello a Copenhagen e “all’intera comunità democratica mondiale: le sanzioni contro la Russia devono essere rafforzate costantemente. Dobbiamo rinunciare al petrolio russo e bloccare il commercio con la Federazione russa, dobbiamo chiudere i porti alle navi russa. E questa dev’essere una politica solidale dell’Unione europea, di tutti gli Stati membri”.

ORE 17.55 – Il corrispondente del quotidiano russo ‘Izvestia’ sarebbe stato ferito vicino a Mariupol. Un proiettile lo avrebbe colpito a una gamba. Ad annunciarlo è la stessa testata suo canale Telegram secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’.

ORE 17.49 – Un attacco missilistico condotto dalle forze russe ha causato la distruzione di un deposito di carburante a Khmelnytskyi. Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Starokostiantyniv, Mykola Melnychuk, spiegando che l’attacco non ha causato vittime. Nel raid, che ha colpito l’aeroporto cittadino, tutte le riserve di carburante sono state distrutte, ha spiegato Melnychuk. Lo riporta il Kiev Independent.

ORE 17.48 – E’ stato ferito a Mariupol il comandante Ruslan Geremev, giudicato molto vicino al leader ceceno Ramzan Akhmatovič Kadyrov. Lo ha reso noto la brigata Azov.

ORE 17.46 – Durerà un giorno e mezzo, dalle 20 di oggi fino alle 5 di giovedì, il coprifuoco a Nizhyn, nella regione di Chernihiv. Lo rendono noto i media locali.

ORE 17.41 – Drammatica testimonianza dell’arcivescovo di Kiev. Sviatoslav Shevchuk -in video collegamento da Kiev in lacrime per parlare della guerra in Ucraina in un evento organizzato dalla Congregazione per le Chiese Orientali – ha raccontato il dramma della guerra: “In un solo mese sulle nostre teste sono volati 1300 razzi. In Siria in dieci anni di guerra ne sono stati lanciati 30”.

ORE 17.37 – “Sono state distrutte 773 istituzioni educative, come scuole, università e asili. Decine di ospedali, chiese, perfino memoriali per le vittime dell’Olocausto sono diventati degli obiettivi. L’obiettivo delle truppe russe in questa guerra è di distruggere completamente qualsiasi base per la normale vita del popolo ucraino. Gli occupanti si stanno deliberatamente accertando che non resti nulla dell’Ucraina, solo rovine e rifugiati”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento al Parlamento danese, aggiungendo che “più di 10 milioni di ucraini sono già fuggiti dalle loro case a causa delle ostilità, almeno 4 milioni di persone hanno lasciato il nostro Paese, per lo più donne e bambini. E Le storie di queste persone sono piene di orrore”.

ORE 17.36 – Le compagnie del gas hanno ripreso oggi nella regione di Kiev, in uno degli insediamenti liberati dagli occupanti, le forniture di gas a quasi 5mila utenti.

ORE 17.35 – E’ “in corso” la telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron. Lo hanno sapere fonti dell’Eliseo.

ORE 17.27 – “Nella regione di Kherson, l’esercito russo ha rapito il capo della comunità di Mylivka, Oleg Yakhnienko”. Lo riporta il canale informativo ucraino Suspilne, che cita le parole del sindaco di Kakhovka, Vitali Nemerets.

ORE 17.22 – C’è stata “una riduzione” dell’attività bellica russa intorno a Kiev. E’ quanto ha riconosciuto il portavoce del premier britannico Boris Johnson, il quale ha tuttavia sottolineato che “giudicheremo Putin ed il suo regime dalle azioni, non dalle parole”. “Gli scontri continuano – ha detto – Ci sono pesanti bombardamenti a Mariupol e in altre aree. Non vogliamo vedere niente di meno che un ritiro completo delle forze russe dal territorio ucraino”.

ORE 17.14 – Uno dei più grandi produttori mondiali di prodotti per la salute e benessere, Johnson & Johnson, avrebbe deciso di sospendere la fornitura dei prodotti per la cura della persona in Russia. Lo riportano diversi canali informativi ucraini, tra cui Kiev Independent.

ORE 17.13 – L’Ucraina è stata invitata, insieme ad altri Paesi non Nato, a partecipare alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza atlantica in programma la prossima settimana. L’invito a prendere parte a una sessione dei lavori, il sette aprile, è stato esteso anche ai ministri degli Esteri di Australia, Finlandia, Georgia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Svezia, oltre che all’Unione europea.

ORE 17.12 – “E’ necessario completare quello che abbiamo iniziato e non fermarsi. Dobbiamo andare a Kiev e prendere Kiev”. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Ria Novosti’, è il leader ceceno Ramzan Kadyrov.

ORE 17.08 – L’Irlanda ha deciso di espellere quattro diplomatici russi. Lo ha comunicato il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney convocando l’ambasciatore di Mosca a Dublino, al quale ha spiegato che l’attività dei quattro funzionari ”non era in linea con gli standard diplomatici internazionali”. La decisione è stata presa in linea con quanto previsto dall’Articolo 9 della Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche.

ORE 17.01 -L’esercito russo ha lanciato poco fa un attacco missilistico sull’aeroporto di Starokostiantyniv, nella regione di Khmelnytsky, distruggendo carburante e lubrificanti. Lo ha reso noto il sindaco Melnychuk, aggiungendo che non ci sono feriti.

ORE 17.00 – La catena di fast food finlandese Hesburger chiuderà i ristoranti in Russia e in Bielorussia entro la fine dell’estate. Ad annunciarlo è il Ceo di Hesburger, Kari Salmela. Il gruppo ha 38 ristoranti in Russia e 4 in Bielorussia. “Hesburger chiude i suoi ristoranti in Russia e Bielorussia. Abbiamo chiuso solo il primo Hesburger. Il programma è più lento rispetto ai piani iniziali perché dobbiamo avviare delle consultazioni circa i lavoratori impiegati nei ristoranti”.

ORE 16.59 – “Oltre 1.370 missili sono stati usati in appena un mese dell’invasione russa su larga scala del nostro territorio. Una media di 40 missili al giorno, diversi ma tutti ugualmente mortali”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento al Parlamento danese.

ORE 16.48 – L’ex capitano della nazionale ucraina di pallanuoto, Yevhen Obedinsky, è morto mentre stava combattendo contro i russi a Mariupol. Lo ha reso noto il padre dello sportivo sui social, spiegando che Obedinsky è morto lo scorso 17 marzo.

ORE 16.45 – I militari russi “hanno rapito il sindaco di Beryslav Oleksandr Shapolvalov e il sindaco di Holà Prystan Oleksandr Babych”. Lo comunica su Telegram il sindaco di Kiev Vitali Klitschko segnalando che “i russi continuano a fare cose atroci nei territori temporaneamente occupati” con “omicidi, rapimenti e torture”. “Dall’inizio della guerra sono stati rapiti 11 sindaci e altri 8 rappresentanti comunali” scrive Klitschko .

ORE 16.40 – Gli Stati Uniti non vedono segnali di “reale serietà” dalla Russia. Lo ha dichiarato a Rabat il segretario di Stato americano, Antony Blinken, aggiungendo che c’è una differenza tra quello che la Russia dice e quello che fa e “gli Stati Uniti si concentrano su quest’ultimo”. Il segretario di Stato ha quindi chiesto alla Russia di “mettere fine ora all’aggressione” e di ritirare le sue forze dall’Ucraina.

ORE 16.35 – Il prezzo del gas continua il suo trend in rialzo. Dopo aver toccato oggi un massimo a oltre 114 euro, il prezzo del gas all’hub olandese Ttf si attesta a 112,235 euro a megawattora, in progressione del 9,45%.

ORE 16.20 – Sono più di 3,9 le persone che hanno lasciato l’Ucraina dallo scoppio della guerra lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) precisa che tra i 3.901.713 rifugiati registrati ad oggi si contano 203mila non ucraini.

ORE 16.14 – Il Belgio ha annunciato l’espulsione di 21 diplomatici russi con l’accusa di spionaggio e minacce alla sicurezza nazionale. Lo rende noto l’agenzia di stampa belga. Anche l’Olanda ha deciso di espellere 17 diplomatici russi accusandoli di essere agenti dell’intelligence sotto copertura e di rappresentare una minaccia per la sicurezza olandese.

ORE 15.55 – C’è anche l’Italia tra i Paesi garanti indicati dall’Ucraina per la propria sicurezza. Lo ha evidenziato il capo della delegazione ucraina a Istanbul, David Arakhmia, citando anche Regno Unito, Cina, Polonia, Stati Uniti, Francia, Turchia, Germania, Canada e Israele. La proposta avanzata dall’Ucraina, ha sottolineato Arakhmia, citato dalla Bbc, prevede un meccanismo internazionale in cui i Paesi cosiddetti “garanti” agiscano sul modello dell’articolo 5 della Nato.

ORE 15.40 – “Nella regione di Zaporizhzhya gli occupanti hanno arrestato la giornalista Iryna Dubchenko. L’hanno presa mentre nella città di Rozivka, dove era rimasta per prendersi cura dell’anziana nonna”. Lo denuncia su Facebook il giornalista Yakov Noskov, aggiungendo che la collega è stata “portata a Donetsk per ‘azioni investigative'”.

OR 15.25 – La Russia non è contraria all’adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Lo ha detto il capo della delegazione russa a Istanbul, Vladimir Medinsky, citato dall’agenzia statale russa Ria Novosti. “Da parte sua, la Federazione Russa non si oppone al desiderio dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea”, ha affermato Medinsky.

ORE 15.17 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm sulla protezione temporanea e l’assistenza per i profughi provenienti dall’Ucraina a causa della guerra. Il decreto recepisce la decisione del Consiglio Ue del 4 marzo. Lo rende noto Palazzo Chigi.

ORE 15.13 – Gli Stati Uniti confermano che sono in corso movimenti delle forze russe, uno spostamento strategico importante coerente con l’annuncio di una “drastica riduzione delle ostilità” lungo le direttrici di Kiev e Chernohiv, da parte del ministero della Difesa a Mosca. Non aggiustamenti a breve termine per raggruppare le forze ma uno spostamento di lungo termine che riconosce il fallimento di avanzare a nord, si precisa. La Russia ha iniziato a ritirare alcune unità, fra cui i gruppi tattici di battaglione (Btg) dai dintorni della capitale e si stanno ritirando, da alcune zone a nord per concentrarsi sui territori controllati a sud e a est, spiegano due fonti del Pentagono citate da Cnn. Gli Stati Uniti prevedono che la Russia potrebbe coprire la ritirata con bombardamenti aerei e di artiglieria della capitale.

ORE 15.06 – “Gli occupanti russi cercano di introdurre rubli nelle aree occupate dell’Ucraina”. A denunciarlo è la Banca nazionale ucraina che in un comunicato ufficiale afferma che la mossa rappresenta “una violazione del diritto internazionale”. L’introduzione del rublo russo nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina, fa sapere la Banca, “è una palese violazione delle convenzioni internazionali da parte della Federazione Russa e della Banca Centrale della Federazione Russa”.

ORE 14.51 – Salgono a 74 gli attacchi verificati all’assistenza sanitaria in Ucraina a oggi, 29 marzo, che hanno causato complessivamente 72 morti e 40 feriti. E’ l’ultimo aggiornamento riportato via Twitter dall’Ufficio Oms del Paese colpito dalla guerra. La sezione locale dell’Organizzazione mondiale della sanità spiega di aver verificato altri 2 attacchi rispetto al bollettino precedente, con un morto e 3 feriti. “La santità e la sicurezza dell’assistenza sanitaria devono essere rispettate”, ribadisce l’agenzia.

ORE 14.43 – I colloqui con la Russia continueranno stasera. Lo ha reso noto il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, presente ai negoziati di Istanbul. “Come abbiamo sempre sottolineato, le questioni più importanti sono il cessate il fuoco ed aprire la strada a una pace duratura”, ha dichiarato.

ORE 14.37 – “Due passi concreti” per la de-escalation del conflitto in Ucraina. Li ha annunciati il capo della delegazione di Mosca ai colloqui di Istanbul, Vladimir Medinsky, precisando che uno è quello militare, ovvero la riduzione “drastica” delle attività militari attorno a Kiev e Cernihiv, secondo quanto detto dal vice ministro della Difesa russo. E l’altro è politico.

ORE 14.29 – Un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina è “possibile” dopo i colloqui di oggi a Istanbul. Lo ha annunciato la delegazione di Kiev al termine del round di negoziati in Turchia. La notizia è stata confermata dal capo delegazione russa ai negoziati di Istanbul, Vladimir Medinsky, il quale ha aggiunto che l’incontro sarà possibile dopo il via libera alla bozza di accordo di pace tra i due Paesi.

ORE 14.22 – “Sono stati raggiunti un consenso e un’intesa comune su alcune questioni”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, commentando l’esito dei negoziati tra Russia e Ucraina a Istanbul per porre fine alla guerra.

ORE 14.17 – La Russia “ridurrà radicalmente” le attività militari in Ucraina fuori Kiev e Cernihiv. Lo ha annunciato il vice ministro della Difesa russo al termine dei colloqui di Istanbul, dove oggi sono andati in scena nuovi negoziati per porre fine alla guerra. La decisione è stata presa, ha aggiunto il vice ministro, “per aumentare la fiducia reciproca affinché nei prossimi round di negoziati si arrivi a concordare e firmare un accordo di pace con l’Ucraina”.

ORE 14.08 – Una delle proposte avanzate da Kiev prevede consultazioni “per un periodo di 15 anni” sullo status della Crimea e durante questo tempo Ucraina e Russia “non useranno le armi”. Lo ha annunciato la delegazione ucraina al termine dei colloqui a Istanbul.

ORE 13.59 – I termini dell’eventuale accordo con la Russia saranno oggetto di un referendum in Ucraina. Lo ha annunciato la delegazione di Kiev a Istanbul, al termine dei colloqui.

ORE 13.52 – Se il sistema di garanzie per la sicurezza dell’Ucraina, proposto alla Russia, dovesse “funzionare”, il governo di Kiev accetterebbe lo status di “neutralità”. Lo ha dichiarato il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, al termine dei colloqui a Istanbul. Con la neutralità, ha precisato il negoziatore, non ci sarebbero basi straniere in Ucraina.

ORE 13.51 – L’Ucraina ha proposto alla Russia “un nuovo sistema di garanzie” per la sua sicurezza. Lo ha annunciato il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, al termine dei colloqui a Istanbul.

ORE 13.38 – I governi occidentali “sembrano essersi dimenticati” dei “giornalisti russi indipendenti che fanno sentire la loro voce contro il regime di Vladimir Putin e che sono impegnati a riportare la verità sulla guerra”. E le istituzioni dell’Ue dovrebbero aiutarli, perché molto spesso non hanno un posto dove andare. A chiederlo è una giornalista russo-olandese, Sophia Kornienko, in una lettera aperta ai vertici dell’Ue firmata da decine e decine di colleghi, russi e olandesi per lo più.

ORE 13.31 – La Turchia ha annunciato la conclusione dei colloqui iniziati questa mattina a Istanbul tra la delegazione russa e quella ucraina.

ORE 13.21 – Ieri le forze ucraine hanno abbattuto due missili di tipo X che sarebbero stati lanciati dalla Bielorussia in direzione di Leopoli. A riferirlo sono le forze aeree ucraine. I missili sono stati distrutti a circa 30 chilometri della città dalla forze antiaeree. Ieri le forze aeree ucraine hanno distrutto 17 obiettivi aerei nemici: 8 aerei, 3 elicotteri, 4 droni (Uav) e due missili da crociera.

ORE 13.16 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto che il mondo metta fuori legge l’uso in pubblico del simbolo ‘Z’, presente sui carri armati russi in azione in Ucraina. “Dev’essere proibito – ha scritto su Twitter – il pubblico sostegno a questo atto barbaro, poiché il simbolo rappresenta i crimini di guerra commessi dai russi, che hanno raso al suolo città e assassinato migliaia di ucraini”.

ORE 13.10 – La Russia lancia Rosgram, sostituirà il social network Instagram. Lo rileva ‘The Kyiv Independent’. L’annuncio è stato fatto ieri. L’applicazione servirà come sostituto di Instagram, anche se non includerà molte delle sue funzionalità. Instagram è stato bandito in Russia il 14 marzo.

ORE 13.02 – Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti prevede di aumentare la produzione di missili antiaerei e anticarro per rifornire le sue scorte esaurite mentre continua a inviare sistemi militari alle forze ucraine. Lo ha riferito la Cnn, citando funzionari della difesa Usa.

ORE 12.55 – Sono tre le vittime finora accertate dell’attacco russo contro la sede dell’amministrazione regionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini con un post online, spiegando che finora sono stati estratti dalle macerie 18 superstiti.

ORE 12.46 – “Garanzie di sicurezza incondizionate per l’Ucraina, cessate il fuoco, decisioni efficaci sui corridoi umanitari e sui convogli umanitari, osservanza da parte delle parti delle regole di guerra. Colloqui di pace difficili per il nostro Paese. Round a Istanbul in questo momento”. Ad affermarlo in un tweet è Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

ORE 12.37 – I Paesi dell’Ue non pagheranno le forniture di gas russo in rubli, richiesta ventilata dal presidente Vladimir Putin, dato che l’Unione “fa parte del G7 e la commissaria Kadri Simson era presente all’incontro ed è parte della dichiarazione. La nostra posizione è quella del G7: i partner concordano sul chiedere alle compagnie di non accettare questa richiesta” dai fornitori russi. Lo precisa il portavoce della Commissione Europea per l’Energia Tim McPhie, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

ORE 12.30 – “Penso che questa guerra continuerà in un modo o nell’altro fino alla fine dell’estate. Forse i prossimi mesi saranno difficili. Forse l’estate sarà un po’ più calma”. Ad affermarlo, in un’intervista a ‘Ukrainska Pravda’, è il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi. Dal 24 febbraio, l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, sono arrivati a Leopoli “circa 200.000 rifugiati”. Di queste 200.000 persone che sono arrivate, rileva, “prevediamo già che 50.000 rimarranno a Leopoli e dobbiamo pensare a come vivranno. Dobbiamo costruire abitazioni”. Tuttavia, anche a Leopoli, che si trova a 60 km dal confine con la Polonia, nessuno può garantire la completa sicurezza.

ORE 12.19 – Le autorità russe della Crimea occupata hanno dichiarato la loro intenzione di “nazionalizzare” nella penisola le proprietà dei cittadini ucraini che sostengono il loro paese durante l’invasione militare della Russia. Fra questi l’appartamento della famiglia del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy a Livadia. Lo scrive Radio Svoboda, citando le autorità locali, che considerano i cittadini ucraini che sostengono Kiev come “traditori” e intendono coinvolgere i servizi speciali russi nel determinare l’elenco delle persone le cui proprietà devono essere “nazionalizzate”.

ORE 12.13 – Ucciso vicino a Kharkiv il colonnello comandante russo della 200a brigata di fucilieri motorizzati, Denis Kuryla. Lo sostiene lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina secondo quanto riferisce ‘Ukrainska Pravda’. Le perdite della brigate sarebbero di circa 1.500 uomini.

ORE 12.08 – Oggi o domani sarà chiaro se le prospettive dei negoziati tra Russia e Ucraina sono “promettenti o meno”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dai media russi.

ORE 12.03 – Il miliardario Roman Abramovich “non è un membro ufficiale della delegazione russa” ai colloqui di Istanbul, ma è coinvolto “nell’assicurare i contatti tra Mosca e Kiev”. Lo ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

ORE 11.58 – “In generale, gli obiettivi principali della prima fase dell’operazione della Russia in Ucraina sono stati completati”. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, citato dall’agenzia Interfax. “Il potenziale militare delle forze armate ucraine è stato significativamente ridotto, il che ci consente di concentrare la nostra attenzione e i nostri sforzi sul raggiungimento dell’obiettivo principale: la liberazione del Donbass”, ha aggiunto..

ORE 11.39 – Il governatore di Mykolaiv, Vitaly Kim, è ”salvo per miracolo”. Nel momento in cui questa mattina i russi hanno colpito la sede dell’amministrazione regionale di Mykolaiv, Kim ”avrebbe dovuto essere in ufficio, ma è uscito di casa tardi e non era in sede” al momento dell’attacco. Lo erano, invece, molte altre persone. ”Dicono che ci sono 8 persone sotto le macerie, ma al momento dell’attacco ce ne erano molte di più. Ora ci sono i volontari che stanno scavando a mani nude, anche i volontari che ieri sera sono arrivati a Mykolaiv con le medicine e gli altri aiuti provenienti con un tir da Napoli”. Lo racconta all’Adnkronos il pensionato siciliano Salvatore Barone, che da 17 anni vive a Mykolaiv insieme alla moglie ucraina, al figlio di 17 anni e alla figlia di sei.

ORE 11.30 – “Il conflitto militare sta mettendo le centrali nucleari ucraine e altre strutture con materiale radioattivo in un pericolo senza precedenti”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, da oggi in visita in Ucraina.

ORE 11.23 – A Mykolaiv, dove stamattina è stato colpito l’edificio dell’amministrazione regionale, i soccorritori hanno tirato fuori da sotto le macerie 18 feriti e un morto. Lo rende noto su Telegram Vitalii Kim, governatore dell’amministrazione regionale di Mylolaiv.

ORE 11.18 – La polizia federale tedesca ha stabilito che circa 278.000 rifugiati sono entrati in Germania provenienti dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Il Ministero Federale dell’Interno ha riferito oggi di 278.008 rifugiati di guerra arrivati in Germania, un numero probabilmente inferiore a quello reale.

ORE 11.11 – ”Questi negoziati non serviranno a nulla, ne sono convinto”. Lo ha detto il leader ceceno Ramzan Kadyrov commentando il quarto round di colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina che oggi si tiene a Istanbul, in Turchia. ”Credo che dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato, distruggere i nazisti. Solo a quel punto potremo pensare a cosa fare in seguito”, ha aggiunto.

ORE 11.07 – Dall’inizio dell’attacco russo, quasi 2,35 milioni di ucraini si sono rifugiati in Polonia. Ad annunciarlo è stata la guardia di frontiera polacca oggi su Twitter. Nella sola giornata di ierì, è stato registrato l’arrivo di circa 21.000 persone, un calo di un buon 22 per cento rispetto al giorno precedente. Al momento non ci sono informazioni ufficiali sul numero di rifugiati rimasti in Polonia e sul numero di quelli che hanno già proseguito verso altri paesi.
ORE 10.57 – La Emirates Airlines continuerà a volare in Russia fino a quando i proprietari della compagnia aerea non forniranno istruzioni in senso contrario. Lo ha detto il presidente della Emirates Airlines Tim Clark citato dall’emittente al-Arabiya.

ORE 10.51 – “La metà di Irpin è stata distrutta”. Lo ha dichiarato il sindaco della città che si trova a nord-ovest di Kiev e che ieri è stata “liberata” dai russi, Alexander Markushin. “Chiedo a tutti di non tornare. E’ ancora pericoloso: si sentono spari e sono in corso bombardamenti con i Grad”, ha dichiarato il sindaco, citato dalla Bbc.

ORE 10.45 – “Nelle ultime 24 ore la regione di Kharkiv è stata attaccata 46 volte e colpita da 280 colpi di lanciarazzi multipli Grad. Le forze armate ucraine riescono a opporre la resistenza. Dalle zone di Rogan, Chuguiv e Dergaci cerchiamo di respingere il nemico. Rimane critica la zona di Izyum. Nelle ultime 24 ore i nostri militari sono riusciti ad appropriarsi di molti mezzi militari russi tra cui anche i mezzi di interferenze radioelettroniche che ora saranno utili per il nostro esercito”. Lo ha comunicato Oleg Synegubov, governatore dell’amministrazione regionale di Kharkiv.

ORE 10.37 – Il sindaco di Chernihiv Vladislav Atroshenko ha affermato che, secondo i dati preliminari, tra le 350 e le 400 persone sono già morte in città. “Hanno già ucciso 350 persone in città – ha dichiarato – Questi non sono dati definitivi. Ora abbiamo nominato il capo del dipartimento sanitario regionale e spero che ci saranno cifre più dettagliate. Penso che questa cifra sia già di circa 400 persone, la metà delle quali le conosco personalmente ed è molto difficile sopportare tutto questo”.

ORE 10.33 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sentito il primo ministro della Repubblica ceca Petr Fiala, al quale ha espresso il suo ringraziamento ”per il sostegno al popolo ucraino nel confrontare l’aggressione russa”. Su Twitter, Zelensky ha detto di ”apprezzare molto la notevole assistenza umanitaria e di sicurezza” fornita da Praga a Kiev, oltre al ”trattamento eccezionale riservato agli ucraini che hanno trovato rifugio temporaneo nella Repubblica Ceca”.

ORE 10.29 – I termini della possibile neutralità dell’Ucraina sono discussi durante i negoziati in corso a Istanbul. Lo ha dichiarato all’agenzia Interfax una fonte a conoscenza dei colloqui. “Le parti hanno avviato negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione delle condizioni per un possibile status neutrale dell’Ucraina”, ha affermato la fonte.

ORE 10.14 – Gli Usa cercheranno di impedire alla Russia l’acquisto all’estero di ricambi per le attrezzature militari. Lo riporta il Financial Times, secondo cui Washington starebbe prendendo di mira “i nodi chiave nelle catene di approvvigionamento per indebolire le forze armate russe e la sua industria della difesa, che si basa ancora sulla tecnologia occidentale”. Nel corso di questo mese di guerra, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha preso controlli sulle esportazioni per negare alla Russia l’accesso a semiconduttori, telecomunicazioni, apparecchiature per la sicurezza delle informazioni, laser e sensori contenenti tecnologia statunitense, anche se sono stati realizzati al di fuori degli Usa.

ORE 10.08 – Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori dei tre Paesi baltici. Lo ha riferito una fonte citata dall’agenzia Tass, secondo cui gli ambasciatori saranno informati della decisione, “basata sul principio di reciprocità, di espellere alcuni dei loro diplomatici”. Lettonia, Estonia e Lituania, con un’azione coordinata, il 18 marzo avevano espulso dieci diplomatici russi.

ORE 10 – Il gruppo finlandese di tlc Nokia avrebbe svolto un ruolo chiave nel garantire lo spionaggio informatico della Russia, costruendo un sistema per ascoltare le telefonate e intercettare le e-mail. Lo rivela un’inchiesta del New York Times. Sebbene Nokia abbia interrotto, a causa della guerra, le proprie attività in Russia e abbia condannato l’invasione dell’Ucraina, restano nel paese apparecchiature e software, fornite per oltre 5 anni a Mosca dalla società finlandese, che combinano il più potente strumento di sorveglianza digitale del governo con la più grande rete di telecomunicazioni del paese.

ORE 9.58 – Le forze filo-russe dell’autoproclamata Repubblica popolare del Donestk hanno rivendicato di avere il “pieno controllo” della città di Mariupol, nell’Ucraina meridionale. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass, citando “il vice ministro dell’Informazione” dell’autoproclamata Repubblica riconosciuta dalla Russia, Daniil Beznosov. “Su Mariupol – ha dichiarato – la pulizia della città continua, il centro è già sotto il nostro pieno controllo”.

ORE 9.55 – I negoziatori seduti al tavolo con la controparte russa non dovrebbero bere o mangiare assieme ai loro interlocutori. L’avvertimento arriva dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, all’indomani della notizia del presunto avvenuto avvelenamento di Roman Abramovich e di due negoziatori ucraini. “Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie”, ha affermato, secondo quanto riporta l’emittente britannica Sky News.

ORE 9.49 – “Almeno 300 persone sono morte nel bombardamento del teatro di Mariupol”. A dichiararlo, su Bfmtv, è stato il sindaco della città ucraina, Vadym Boytchenko, precisando che al momento del bombardamento ad opera delle forze della Federazione russa all’interno del teatro era in corso la distribuzione di cibo e di acqua alle persone presenti.

ORE 9.45 – “I progressi nei colloqui di pace tra le delegazioni ucraina e russa in Turchia potrebbero aprire la strada a un incontro a livello di leader”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, prima dell’inizio dei colloqui a Istanbul. “Su tutte le piattaforme internazionali abbiamo mostrato un approccio equo che difende i diritti e le sensibilità di entrambe le parti”, ha aggiunto.

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ORE 9.45 – E’ presente anche il miliardario russo Roman Abramovich ai colloqui tra Russia e Ucraina in corso nel Palazzo Dolmabache di Istanbul. Lo dimostra una foto pubblicata dall’agenzia Ria Novosti, che mostra Abramovich – all’indomani della notizia sul suo presunto avvelenamento – parlare con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

ORE 9.40 – “Le forze russe hanno continuato la loro offensiva contro Mariupol con continui pesanti bombardamenti ma il centro della città resta sotto controllo ucraino”. Lo scrive l’intelligence britannica nel quotidiano aggiornamento della situazione in Ucraina, segnalando che le forze di Kiev continuano controffensive localizzate a nord est della capitale , incluse Irpin, Bucha e Hostomel. “Questi attacchi hanno avuto qualche successo e i russi sono stati risospinti indietro da un certo numero di posizioni” anche se i reparti inviati da Mosca “continuano a rappresentare una notevole minaccia alla città grazie alla loro capacità di colpire” con attacchi aerei e di artiglieria. Su altri fronti, conclude il resoconto, “le forze russe mantengono le posizioni, cercando di riorganizzarsi”.

ORE 9.35 – E’ stato colpito l’edificio dell’amministrazione regionale di Mykolaiv. 8 persone sono attualmente sotto macerie e sono in corso tentativi per salvarle. Lo riferisce su Telegram Vitalii Kim, governatore dell’amministrazione regionale di Mylolaiv.

ORE 9.30 – “Le forze ucraine continuano a resistere, nella misura della loro capacità difensiva. Il rapporto di forze sul terreno va a loro svantaggio. Si tratta di una difesa eroica”. A dichiararlo, intervenendo su Bfmtv, è stato questa mattina il sindaco di Mariupol, Vadym Boytchenko. “La bandiera ucraina sventola sempre su Mariupol”, ha aggiunto.

ORE 9.25 – La Turchia si aspetta “progressi seri e concreti” dai colloqui di Istanbul. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, rivolgendosi alle delegazioni di Ucraina e Russia prima dell’inizio del nuovo round di negoziati.
“Crediamo che non ci siano perdenti in una pace giusta”, ha detto Erdogan, citato dall’agenzia Anadolu. “Ci auguriamo che gli incontri siano utili sia per i Paesi che per la regione poiché la Turchia è profondamente preoccupata per il conflitto”, ha aggiunto Erdogan, che ha quindi definito “amici preziosi” i leader di Ucraina e Russia, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.

ORE 9.15 – “Il M5S si opporrà con tutta la sua forza parlamentare all’aumento sconsiderato delle spese militari”. Lo ribadisce Giuseppe Conte in un’intervista ad ‘Avvenire’ . “Il M5S -puntualizza- ha una chiara collocazione euroatlantica e io stesso ho più volte ribadito che gli impegni assunti in sede Nato molti anni fa vanno rispettati: chi insinua il contrario è in malafede”.
“Non si tratta -ripete l’ex premier- di mettere in discussione un accordo preso nel 2014, ma di far presente ai nostri alleati che soprattutto l’Italia e anche l’Europa sono state travolte da una gravissima pandemia sanitaria ed energetica. Quando si è presidente del Consiglio è giusto tener conto di obblighi e percorsi pregressi, ma allo stesso tempo si ha il dovere di rappresentare le sopravvenienze negative che impongono di valutare cosa sia meglio per il proprio Paese in un dato momento storico. Ricordiamoci che le questioni che noi stiamo ponendo stanno particolarmente a cuore ai cittadini e la rincorsa a un riarmo forsennato rischia di segnare un solco profondo nell’opinione pubblica. Dobbiamo essere all’altezza di ciò che il Paese domanda”.

ORE 9.10 – Hanno preso il via nel Palazzo Dolmabache a Istanbul i negoziati tra le delegazioni di Ucraina e Russia. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax, ricordando come l’incontro sia stato preceduto da un intervento del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

ORE 9.09 – Oggi saranno tre i corridoi umanitari che verranno attivati in Ucraina, nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia, per consentire l’arrivo di aiuti e la possibilità ai residenti di lasciare le città colpite dalla guerra. Lo rende noto il ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina Iryna Vereshchuk.

ORE 9.08 – Il presidente americano Joe Biden ha scelto il suo profilo personale per definire la notte scorsa su Twitter il presidente russo “un dittatore”. In un messaggio postato intorno all’una, Biden scrive: “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non ridurrà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”.

ORE 9.06 – Gli Scorpions hanno cambiato le parole della canzone famosa in tutto il mondo ‘Wind of Change’, originariamente dedicata alla “perestroika” nell’URRS e alla fine della guerra fredda. Il brano del gruppo musicale heavy metal tedesco uscito nel 1990, un anno dopo la caduta del Muro di Berlino, è stato modificato live per sostenere la resistenza ucraina.

ORE 9.05 – Un missile russo si è abbattuto nei pressi di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Le autorità cittadine hanno riferito che non ci sono state vittime. Tuttavia, il luogo nel quale il missile è caduto è molto vicino all’impianto nucleare di Zaporizhzhia, appena oltre il fiume che lambisce la centrale.

ORE 9.04 – “Invito tutti gli stati a criminalizzare l’uso del simbolo “Z” come mezzo per sostenere pubblicamente la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. “Z” significa crimini di guerra russi, città bombardate, migliaia di ucraini assassinati. Il sostegno pubblico a questa barbarie deve essere proibito”. A scriverlo, su Twitter, è stato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

ORE 8.47 – Bloomberg ha annunciato di voler sospendere in Russia e in Bielorussia alcune delle proprie attività. Gli utenti nei due Paesi non potranno accedere ai prodotti finanziari della società, inclusi il terminale, la licenza dati, il feed di dati e le piattaforme di trading elettronico.

ORE 8.45 – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha escluso che il tema di un eventuale referendum in Ucraina entri nei negoziati tra le delegazioni riunite nella città turca di Istanbul. “Decideremo quale referendum tenere o meno. Non è oggetto di negoziati”, ha affermato Kuleba in una dichiarazione raccolta dalla Presidenza di Kiev, aggiungendo che è “una questione interna all’Ucraina” se tenere una tale consultazione sui territori occupati dalla Russia e altri argomenti a questo correlati. Il ministro degli Esteri ha anche sottolineato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dato “istruzioni molto chiare” ed ha ricordato che l’Ucraina “non commercia su persone, terre e sovranità”.

ORE 8.43 – Ammonterebbero a 17200 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 17200 uomini, 597 carri armati, 1710 mezzi corazzati, 303 sistemi d’artiglieria, 96 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 127 aerei, 129 elicotteri, 1178 autoveicoli, 7 unità navali, 73 cisterne di carburante e 71 droni.

ORE 8.25 – E’ rimasta intatta, nonostante i danni subiti dalla struttura – la “piccola quantità di materiale nucleare” presente nel centro di ricerca della città nord-orientale ucraina di Kharkiv. A riferirne è stato il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi riportando le informazioni fornite da Kiev secondo cui l’impianto di ricerca nucleare, precedentemente colpito dai bombardamenti durante il conflitto, è stato nuovamente colpito sabato. In un aggiornamento di ieri, “l’Ucraina ha affermato che l’edificio, il suo sistema di solamento termico e la sala sperimentale sono stati danneggiati, ma la sorgente di neutroni, che contiene materiale nucleare utilizzato per generare neutroni per la ricerca e la produzione di isotopi, non lo è stato”, afferma nella dichiarazione Grossi. La struttura è stata utilizzata per “ricerca, sviluppo e produzione di radioisotopi per applicazioni mediche e industriali”, afferma la dichiarazione.

ORE 8.12 – E’ salito a 144 il numero dei bambini che sono stati uccisi e più di 220 quelli feriti in Ucraina dall’inizio della guerra, lo scorso 24 febbraio. Lo rande noto l’ufficio del procuratore generale, sottolineando che quasi la metà delle vittime si registra a Kiev.

ORE 8.06 – “Molto preoccupante”. Così il Foreign Office britannico ha commentato la notizia del presunto avvelenamento del proprietario del Chelsea FC Roman Abramovich avvenuto nel quadro dei tentativi di contribuire ai colloqui di pace tra Kiev e Mosca in Ucraina. Il Regno Unito – è stato quindi assicurato – “continuerà a dare assistenza” attuando severe sanzioni contro il regime del presidente russo Vladimir Putin e fornendo supporto difensivo e umanitario per mettere l’Ucraina “nella posizione negoziale più forte possibile”.

ORE 8 – L’esercito ucraino sta cercando di respingere le forze russe in diverse zone del paese: a dichiararlo è lo stato maggiore di Kiev in un aggiornamento sulla situazione sul terreno arrivato in tarda serata attraverso Facebook. Sono in corso sforzi per impedire un’avanzata russa su Slovyansk – nella regione sud-orientale di Donetsk – e Barvinkove – nella regione di Kharkiv.

ORE 7.41 – Le delegazioni di Russia e Ucraina si incontreranno nella sede della presidenza al Palazzo di Dolmabahce a Istanbul questa mattina intorno alle 9.30 ora italiana. A riferirne è stato l’ufficio della presidenza turca: ciascuna delle delegazioni incontrerà la parte turca prima dell’inizio dei colloqui, ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan dopo una riunione di gabinetto ad Ankara. Il presidente turco ha ribadito la sua speranza in un cessate il fuoco. Erdogan ha spiegato di essere in contatto telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin. Per il leader turco le cose si stanno muovendo in una “direzione positiva”.

ORE 7.23 – La Russia userebbe armi nucleari solo in presenza di una minaccia alla sopravvivenza del paese e non a causa della guerra in corso in Ucraina. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista a PBS Newshour. “Quale che sia l’esito dell’ “operazione” – ha dichiarato alludendo alla guerra in Ucraina – ovviamente non è un motivo per ricorrere all’uso dell’arma nucleare”.
“Abbiamo un principio di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c’è una minaccia per l’esistenza dello stato, nel nostro paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare tale minaccia”.

ORE 7.20 – “Ci sono molti scenari possibili, a seconda di quale dei due campi sarà in grado di rifornirsi, riarmarsi, rimpiazzare le perdite e incorporare nuove competenze. Una gamma di scenari che va dallo stallo lungo, sanguinoso, da incubo (con avanzamenti lenti e faticosi dei russi nel Sud-Est mentre gli ucraini continuano limitati contrattacchi intorno a Kiev, a Kharkiv a Est, Mykolaiv a Sud-Ovest e altrove) a uno scenario in cui gli uni o gli altri prendano il sopravvento e respingano i nemici. È un po’ più probabile che l’Ucraina sviluppi un vantaggio, date la determinazione, l’intraprendenza, la creatività dimostrate, oltre al fatto che “gioca in casa”. Ma è imprudente escludere la possibilità che la Russia impari dagli innumerevoli errori commessi e, pur con altre terribili perdite di vite e di mezzi, possa logorare col tempo le difese aeree e le risorse ucraine”. Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il generale David Petraeus, ex capo della Cia.

ORE 7 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste con forza per un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, e critica la natura “passiva” di alcune misure punitive, sottolineando che il mondo non può aspettare le azioni della Russia per rispondere.
Nel discorso pronunciato e divulgato in nottata, il presidente ucraino . riporta la Bbc – si è lamentato del fatto che se “forti sanzioni preventive” fossero state adottate in precedenza, avrebbero potuto impedire l’invasione. “Una guerra su vasta scala è iniziata”, ha dichiarato Zelensky nel discorso di sette minuti. “Ora ci sono indicazioni e avvertimenti secondo cui sanzioni presumibilmente più severe, come un embargo sulle forniture petrolifere russe all’Europa, sarebbero messe in atto qualora la Russia utilizzasse armi chimiche”.

(AdnKronos)

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Nicoletta Toselli
Author: Nicoletta Toselli
Biografia:
Giornalista pubblicista. Nata a Milano, vivo in Calabria da molti anni. Redazione La voce del Savuto - La voce agli Italiani. Radio Movida. Delegata comunicazione Riviera dei Cedri Unpli Cs - Cif Cs. Ufficio stampa e comunicazione del "Il Clubbino" Ex "Radio1one" radio e testata giornalistica. "Il Casinista" e "Le5news" di Astolfo Perrongelli; "Progetto Mercurion" con lo scrittore Giovanni Russo, casa editrice Ferrari. "MimmoAbramoNotizie" del giornalista Mimmo Abramo e il suo libro "Francesco il mio amico terra e cielo". Digital marketing, social media manager, organizzazione e comunicazione eventi. Seguo la startup "Sposiamoci in Calabria" di Agnese Ferraro e il musicista/pianista Mattia Salemme, oltre a varie collaborazioni come giurata a concorsi letterari e di poesia; opinionista in vari programmi radio e tv locali. Attualmente redazione gruppo Azzurra, testata giornalistica, radio e tv. Graphic design.
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