Continua anche oggi il conflitto voluto da Putin, che il 24 febbraio scorso ha invaso l’Ucraina e da allora, viste le difficoltà nell’avere la meglio sull’esercito e sulla popolazione ucraina, che sta resistendo in maniera straordinaria, ha deciso di radere al suo con raid aerei e colpi d’artiglieria pesante, tutte le città ucraine. Mariupol sta per essere cancellata dalla faccia della terra, come ha dichiarato lo stesso sindaco della città costiera che si affaccia sul mare d’Azov. Anche Leopoli è nel mirino da un po’ di giorni e a Odessa si fanno prove di sbarco dal mare, con risultati al momento, scadenti.
Tutte le notizie minuto per minuto nella timeline
ORE 18.09 – “Bisogna continuare a parlare con i russi, bisogna continuare a parlare con il presidente Putin”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri francese,, Jean-Yves Le Drian, intervenendo al Forum di Doha, con parole che riecheggiano quelle usate da Emmanuel Macron per mettere in guardia da “un’escalation di parole ed azioni in Ucraina”, dopo che Joe Biden ha detto che Putin è “un macellaio”.
ORE 17.57 – “Al momento non sono in corso preparativi per un referendum” sull’annessione alla Russia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk. Lo ha chiarito il leader della regione, Leonid Pasechnik, citato dalla Tass, dopo che qualche ora fa aveva annunciato un referendum “nel prossimo futuro”.
ORE 17.49 – “Stanno combattendo fino all’ultimo difensore e stanno mettendo in difficolta i tanti battaglioni russi in modo molto eroico”. Così il generale David Patreus, ex capo della Cia, commenta la resistenza di Mariupol, chiamando la città “un Alamo ucraino”. Ma come è successo nella storica battaglia americane, in cui dopo 13 giorni le forze messicane ebbero la meglio sui texani assediati nel forte, “alla fine sembra che Mariupol cadrà, sarà presa”.
ORE 17.40 – “La pace. Ogni iniziativa a livello nazionale e internazionale deve portare al raggiungimento della pace e della stabilità in Ucraina e in tutta l’Europa. Nelle prossime settimane la furia dell’esercito russo potrebbe intensificarsi sempre di più. Questo provocherebbe ancora più morte, dolore, disperazione. La guerra di Putin va fermata”. Lo ribadisce in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sottolineando come il pericolo sia “reale, le bombe russe stanno esplodendo in Ucraina causando la morte di centinaia di civili. Bombe che scoppiano ai confini dell’Unione Europea. Questa invasione violenta va fermata, prima che la guerra diventi ancora più catastrofica e Putin porti avanti azioni ancora più disperate”.
ORE 17.33 – “Le autorità cittadine hanno deciso di iniziare a scollegare il riscaldamento degli edifici residenziali e delle istituzioni da domani, lunedì 28 marzo. Siamo legati alla normativa vigente. E se per tre giorni la temperatura media è 8 gradi e tende ad aumentare ulteriormente, possiamo terminare la stagione del riscaldamento”. Lo rende noto il sindaco di Kiev Vitalij Klyčko, rassicurando però: “La fornitura alle case verrà interrotta gradualmente, il processo richiederà circa una settimana perché il sistema di riscaldamento centralizzato della capitale è molto esteso e uno dei più grandi d’Europa”.
ORE 17.28 – “Mi dispiace aver sostenuto Orban in passato e di averlo aiutato a vincere le elezioni. E’ stato uno dei miei grossi errori. Mi vergogno e mi dispiace di aver commesso questo errore. Ho ricevuto da Orban un’onorificenza e penso che la restituirò”. Lo ha detto Lech Walesa, l’ex presidente polacco e leader di Solidarnosc, commentando in un’intervista a “Mezz’ora in più” su Rai 3 le posizioni del premier ungherese sulla guerra in Ucraina.
ORE 17.21 – “Un nuovo round di colloqui faccia a faccia tra Ucraina e Russia si terrà dal 28 al 30 marzo in Turchia”. Lo scrive in un post su Facebook David Arahamiya, leader della maggioranza al Parlamento di Kiev, che fa parte della delegazione ai negoziati.
ORE 17.14 – “Kiev continua a difendersi. Vive e lavora sotto la legge marziale”. Lo dice in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram Vitalij Klitshcko, ex pugile e sindaco di Kiev.
ORE 17.06 – “E’ chiaro che la Russia è uno stato terrorista guidato da un criminale di guerra”. E’ quanto ha detto l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova, in un’intervista alla Cnn affermando che “noi lavoriamo giorno e notte e combattiamo fieramente per difendere la nostra terra e la nostra democrazia”.
ORE 17.01 – “Mi sembra che Putin sia malato e rendendosi conto di un suo prossimo trapasso ha paura di farlo da solo, vuole quindi che ci sia tanta gente ad accompagnarlo”. Lo ha detto Lech Walesa, l’ex presidente polacco e leader di Solidarnosc, in un’intervista a “Mezz’ora in più” su Rai 3.
ORE 16.52 – “La bandiera ucraina sventola su Mariupol, la città è circondata, le forze russe hanno preso il controllo della periferia, la città è in un anello e si sta restringendo”. Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un’intervista all’agenzia ucraina Unian. “Il 50% della popolazione di 540.000 persone è stata evacuata dalla città -ha detto il primo cittadino di Mariupol- e il 90% del patrimonio abitativo è stato danneggiato, 2.600 case”.
ORE 16.39 – Non ci sono “ancora del tutto” prove che la Russia intenda limitare i propri obiettivi militari in Ucraina alla regione del Donbass, come annunciato dal Cremlino. Lo ha detto in un’intervista alla Cnn Julianne Smith, ambasciatrice Usa presso la Nato.
ORE 16.28 – “Si è svolta a Budapest un’azione ‘flash mob’ per commemorare le vittime a Mariupol, dove la Russia ha “posto in essere una barbarie che l’Europa non conosceva dalla seconda guerra mondiale”. Lo riporta il sito ucraino di Ucrainiska Pravda.
ORE 16.20 – “Le voci su un potenziale colpo di Stato vengono soprattutto da fonti occidentali e sono assolutamente prive di fondamento”. Lo ha detto Vladimir Milov, consigliere del dissidente russo Alexey Navalny, in collegamento con “In Mezzo’ora in più” su Rai 3.
ORE 16.13 – “C’è stata un’orrenda gaffe alla fine del discorso, avrei voluto che avesse seguito il testo. Chiunque abbia scritto il discorso aveva fatto un buon lavoro, ma Dio mio dovevano fargli seguire il testo”. Così Jim Risch, capogruppo dei repubblicani alla commissione Esteri del Senato, critica con parole durissime Joe Biden per detto, durante il discorso pronunciato ieri a Varsavia, che Putin “non può rimanere al potere”, suggerendo che ci sia quindi una politica di cambio di regime in Russia, cosa immediatamente dopo smentita dalla Casa Bianca ieri ed oggi dal segretario di Stato, Antony Blinken.
ORE 16.02 – “Bravo Emmanuel Macron”. Lo scrive Matteo Renzi su twitter dopo la presa di posizione del presidente francese sulle parole di Joe Biden, che ha definito Vladimir Putin un “macellaio che non può restare al potere”.
ORE 15.50 – La polizia di Leopoli ha riferito di avere fermato due uomini, sospettati di inviare informazioni a “destinatari russi”. Le due persone arrestate sono un autista, che aveva sul proprio telefono video e foto “dei movimenti delle nostre truppe”, oltre a foto dei passaporti di persone residenti nella provincia di Luhansk e “molti contatti con numeri russi”. L’altro arrestato aveva ripreso le immagini di missili che colpivano obiettivi a Leopoli e sul proprio tablet aveva immagini dei posti di blocco in città. Il materiale, ha riferito la polizia, era stato inviato a numeri telefono russi. I due arrestati sono stati consegnati ai Servizi di sicurezza ucraini.
ORE 15.43 – Vladimir Putin, Xi Jinping e Kim Jong-un sono “intelligenti” , mentre Joe Biden è “un debole”. Donald Trump torna ad esprimere la sua ammirazione per i leader autoritari durante un comizio in Georgia, affermando che il presidente “dovrebbe ricusarsi da qualsiasi cosa che abbia a che vedere con l’Ucraina” a causa delle attività del figlio Hunter Biden ha fatto nel Paese.
ORE 15.34 – “Falsi referendum nelle parti occupate dell’Ucraina sono nulli e invalidi. Nessun Paese al momento riconoscerà mai il cambiamento con la forza dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, dopo l’annuncio del leader dell’amministrazione di Luhansk di un referendum a breve sull’annessione alla Russia. “Invece – ha sottolineato in un tweet – la Russia affronterà una risposta internazionale ancora più dura, accrescendo ulteriormente il suo isolamento”.
ORE 14.27 – Forti reazioni anche oggi, a Mosca, alle parole di Joe Biden, che ieri sera a Varsavia ha affermato che Vladimir Putin “non può rimanere al potere”, sebbene la Casa Bianca abbia poi parzialmente rettificato le dichiarazioni del presidente Usa. Il senatore russo Konstantin Kosachev, presidente della Commissione Esteri della Camera Alta, ha detto che Biden rilascia dichiarazioni con “paurosa regolarità” e che le sue parole sono criminali. C’è stato un tempo, ha detto Kosachev, in cui le parole di un presidente Usa avevano un peso, ma ormai non è più cosi.
ORE 14.19 – Kiev di nuovo all’attacco di Auchan, la catena francese che ha deciso di non lasciare la Russia “per sfamare i civili”, che invita a boicottare, insieme ad altre aziende francesi. “Apparentemente – ha denunciato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba – la perdita di posti di lavoro in Russia è più importante della perdita di vite umane in Ucraina. Se Auchan ignora che 139 bambini ucraini sono stati uccisi in questo mese di invasione russa, lasciateci ignorare Auchan e i loro prodotti. Boicottiamo Acuhan Francia e Alcampo, Leroy Merlin e Decathlon”.
ORE 14.06 – Le comunicazioni internet e dei telefoni cellulari ucraine hanno smesso di funzionare a Melitopol, città occupata dai russi nella giornata di ieri, sabato 26 marzo. Lo riporta il canale informativo ucraino Ucrainiska Pravda.
ORE 13.58 – L’Ucraina ha offerto i suoi siti sotterranei di stoccaggio del gas naturale ai Paesi europei per accumulare riserve strategiche, mentre cercano di liberarsi dalla dipendenza dalle importazioni russe.
Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha detto che il suo Paese ha i più grandi depositi sotterranei d’Europa ed è pronto a farli usare dall’Unione europea.
ORE 13.50 – “Se tutti tagliano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine?”. Si è espresso così il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, in dichiarazioni riportate dalla Trt. Secondo Kalin, “gli ucraini vanno sostenuti con ogni mezzo possibile in modo che possano difendersi” dall’invasione russa e al contempo “le ragioni russe vanno ascoltate, in un modo o nell’altro”.
ORE 13.39 – Nel corso della notte i residenti di Henichesk, centro dell’Ucraina situato nell’oblast di Kherson, hanno dato alle fiamme un ufficio di arruolamento militare occupato dall’esercito russo. Lo riferisce su Facebook il vicepresidente del consiglio regionale di Kherson, Sergey Khlan.
ORE 13.34 – Emmanuel Macron ha fatto sapere che “domani o dopodomani” parlerà nuovamente con Vladimir Putin. L’obiettivo – secondo Macron, come riporta Bfmtv – è organizzare un’operazione di evacuazione di civili dalla città assediata di Mariupol.
ORE 13.32 – “Chiunque sul pianeta deve sapere cosa sta facendo la Russia, in modo che la responsabilità per i crimini contro il popolo ucraino diventi inevitabile e il più severa possibile per l’esercito russo”. Lo scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky, a corredo di alcune fotografie di case, bus e quartieri distrutti dai bombardamenti.
ORE 13.23 – L’India continuerà ad importare carbone dalla Russia. E’ quanto ha affermato oggi il ministro indiano dell’Acciaio, Ramchandra Prasad Singh, indicando che il volume dell’import verrà raddoppiato. “Ci stiamo muovendo nella direzione di importare carbone dalla Russia”, ha detto il ministro in una conferenza stampa, riferendo che l’India ha importato 4,5 milioni di tonnellate di carbone da Mosca, senza sperò specificare il periodo di riferimento. Il carbone è uno degli ingredienti fondamentali per la produzione di acciaio. L’India, uno dei maggiori acquirenti di merci russe, dalle materie prime agli armamenti, si è astenuta in diverse votazioni delle Nazioni Unite di condanna dell’invasione dell’Ucraina.
ORE 13.16 – “Kiev è il cuore dell’Ucraina, contro cui il nemico si accanisce da più di un mese. Ma Kiev resiste, Kiev si difende, Kiev vive e lavora. Insieme resisteremo e vinceremo”. Così il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko, in un messaggio pubblicato su Telegram.
ORE 13.09 – Emmanuel Macron “non utilizzerebbe” le parole di Joe Biden per parlare di Vladimir Putin, definito un “macellaio”. Bisogna evitare – secondo il presidente francese, come riporta Bfmtv – “l’escalation” nelle “parole e nelle azioni” dopo quattro settimane di guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa.
ORE 13.02 – Il leader della Crimea, Sergei Aksyonov, sostiene “l’intenzione della Repubblica popolare di Lugansk di unirsi alla Russia”. Lo riporta il sito informativo ucraino Nexta. “Noi, il popolo della Crimea, sosteniamo pienamente le aspirazioni dell’eroico popolo del Donbass a unirsi con la Russia -ha detto Askyonov- questa aspirazione e consapevolezza della loro appartenenza al mondo russo, alla nostra grande civiltà che ha aiutato le repubbliche a resistere alla brutale lotta contro il nazismo ucraino”.
ORE 12.53 – Mentre i suoi compagni sono sdraiati esausti per terra al sole dietro una collina, per riposarsi dai combattimenti, un soldato ucraino tira fuori un flauto e si esibisce in una melodia ucraina, allegra e leggera, ricevendo alla fine l’apprezzamento dei soldati. E’ in un video pubblicato dal canale Telegram di informazione ‘Ucraine Now’, che riporta questa didascalia: “Niente fa bene allo spirito combattivo come la nostra musica ucraina, per di più suonata con il flauto. Sappiamo che la vittoria ci sarà presto, e la accoglieremo con una canzone!”.
ORE 12.47 – Le forze armate russe stanno mandando truppe in Bielorussia per effettuare la rotazione dei militari che stanno combattendo in Ucraina, per portare i rifornimenti quali cibo, carburante, munizioni, ma anche per evacuare soldati feriti e malati. Lo comunica il quartiere generale delle forze armate ucraine su Facebook.
ORE 12.40 – “La nostra intelligence riferisce che la Russia vorrebbe imporci il cosiddetto scenario ‘coreano’, con cui vogliono catturare l’est e il sud dell’Ucraina e imporre una linea di demarcazione tra i territori occupati e quelli non occupati”. Lo scrive su Telegram Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando i video di manifestazioni di protesta contro gli occupanti russi a Kakhovka e Kherson.
ORE 12.28 – “Dobbiamo convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani perché se da questa vicenda usciremo come prima, saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra e di cancellarla dalla storia dell’uomo, prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”. Lo afferma il Papa dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano dopo l’Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
“Prego per ogni responsabile politico di riflettere, impegnarsi su questo e, guardando la martoriata Ucraina, di capire come ogni giorno di guerra peggiora la situazione per tutti”, conclude.
ORE 12.20 – L’intelligence ucraina ritiene che la Russia stia cercando di dividere in due il Paese, dopo oltre quattro settimane di guerra a seguito dell’invasione russa. Per il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, “è un tentativo di creare una Corea del Nord e una Corea del Sud in Ucraina”, come riportano notizie diffuse su Facebook dalla direzione centrale di intelligence del ministero della Difesa e riportate da Ukrinform.
Secondo le dichiarazioni, “dopo i fallimenti vicino Kiev e l’impossibilità di rovesciare il governo centrale dell’Ucraina”, c’è “motivo di credere” che Putin stia “considerando uno scenario ‘coreano’ per l’Ucraina”, ovvero “cercherà di imporre una linea di divisione tra le regioni del nostro Paese occupate e quelle non occupate” perché “non è assolutamente in grado di assorbire l’intero Stato”.
Stando a Budanov, “stiamo già vedendo tentativi di creare autorità ‘parallele’ nei territori occupati”, ma “la resistenza dei nostri cittadini e le proteste nei territori occupati, le controffensive delle Forze armate ucraine e la graduale liberazione dei territori complicano in modo significativo l’attuazione dei piani del nemico”. Promettendo che presto scatterà una “guerriglia” nei territori in mano ai russi, la conclusione è che alla fine “resterà” un solo “scenario” per i russi, “come sopravvivere”.
ORE 12.16 – Se il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non sarà invitato agli Oscar o non gli sarà consentito di parlare, “mi auguro che ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia”. E’ quanto ha dichiarato l’attore e regista Sean Penn nel corso di un’intervista con la Cnn.
L’attore e regista, vincitore di ben due statuette nel corso della sua carriera, ha provato in prima persona le conseguenze del conflitto in Ucraina: nel momento dello scoppio del conflitto, Penn si trovava infatti proprio nel Paese per girare un documentario, e per mettersi in salvo ha dovuto raggiungere a piedi il confine con la Polonia. “L’Ucraina è la punta di diamante della lotta per i sogni della democrazia -ha detto alla Cnn l’attore statunitense, che ha dichiarato recentemente di voler aiutare i rifugiati in Polonia tramite la sua fondazione umanitaria- Se la lasciamo a combattere da sola, perdiamo la nostra anima come America”.
Ancora non è noto se il premier dell’Ucraina Zelensky sarà presente in collegamento virtuale alla cerimonia degli Oscar, in programma stanotte a partire dalle 2.00 ora italiana. Le trattative per la sua presenza, secondo i rumors, sarebbero però in corso.
ORE 11.56 – “Non c’è stato nessun compromesso con gli occupanti ma i nostri difensori non potevano più difendere la città senza provocare danni ai quartieri residenziali”. Lo ha affermato il sindaco di Slavutych Yurii Fomichev, in collegamento con la telemaratona nazionale dei canali ucraini, spiegando che “ora la città è senza armi”. Ieri “abbiamo manifestato in 5mila alla protesta pacifica. Ma non collaboriamo in alcun modo con gli occupanti. Slavutych rimane ucraina”, ha aggiunto Formichev.
ORE 11.39 – Le parole pronunciate ieri a Varsavia dal presidente Joe Biden su un cambio di regime in Russia hanno reso la situazione “più pericolosa”. E’ il giudizio di Richard Haass, uno dei veterani della diplomazia Usa, che in un tweet pubblicato oggi sostiene che i commenti di Biden su Vladimir Putin, che “non può rimanere al potere”, “hanno reso una situazione difficile più difficile e una situazione pericolosa più pericolosa”.
Per Haass, presidente del Council on Foreign Relations, si tratta di una constatazione “ovvia. Meno ovvio è come riparare al danno, ma suggerisco che i suoi consiglieri principali (del presidente, ndr) contattino le loro controparti e chiariscano che gli Usa sono pronti a trattare col governo russo”. Dopo le parole di Biden, la Casa Bianca si era ieri affrettata a chiarire che Washington non aspira ad un cambio di regime a Mosca.
ORE 11.33 – “Dopo 26 giorni siamo riusciti a ruotare parzialmente il personale della centrale di Chernobyl che si è trovato ostaggio dei russi dal primo giorno dell’invasione. Stiamo continuamente negoziando perché queste rotazioni avvengano più frequentemente, e non ogni 20 giorni”. Lo afferma il sindaco di Slavutych durante la telemaratona informativa nazionale. Secondo quanto riporta il sito Ukrainiska Pravda, per il sindaco “non si tratta per ora di ripristinare il lavoro completamente e sostituire del tutto il personale, ma di una trattativa per un avvicendamento più frequente”.
ORE 11.25 – Sono 89 le imprese di diverse regioni dell’Ucraina che sono già state trasferite nelle regioni occidentali del paese, nell’ambito del programma di evacuazione dalle zone di combattimento. Lo riporta il sito informativo Ukrainiska Pravda.
ORE 11.20 – “Il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka. Le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo vietate, che sono cadute in mezzo alle strade”, si legge nel post della Polizia, che fa sapere di aver circondato la zona pericolosa, per neutralizzare gli ordigni esplosivi.
“Secondo le informazioni preliminari, il tempo di distruzione degli ordigni può arrivare fino a 40 ore. Esortiamo i residenti della città a essere il più attenti possibile e a non avvicinarsi alle aree delimitate”, avverte la Polizia ucraina, riferendo che “nella regione di Donetsk sono già stati segnalati casi di feriti derivanti dalla manipolazione di munizioni a grappolo”.
ORE 11.10 – “Credo nel prossimo futuro si terrà un referendum nel territorio della repubblica” e “la popolazione” esprimerà “la propria opinione sull’adesione alla Federazione russa”. Lo ha detto il leader dell’autoproclamata repubblica popolare di Luhansk, Leonid Pasechnik, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Tass. “Sono sicuro – ha aggiunto – che sarà così”.
ORE 11.09 – Nella regione di Kharkiv sarebbe stato liberato il centro abitato di Husarivka. Secondo quanto riporta il sito ucraino Nikvesti, circa 60 unità militari russe sarebbero state distrutte e sarebbero state uccisi circa cento soldati del personale effettivo.
ORE 11.08 – Gli Stati Uniti non hanno una strategia per un cambio di regime a Russia. Lo ha ribadito il segretario di Stato Antony Blinken, intervenendo sulla polemica sorta dopo le parole pronunciate ieri a Varsavia dal presidente Joe Biden e successivamente chiarite dalla Casa Bianca. “Credo che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano affermato che, molto semplicemente, il presidente Putin non può essere autorizzato a scatenare una guerra o ad aggredire l’Ucraina o chiunque altro”, ha detto Blinken, parlando con i giornalisti a Gerusalemme. “Come sapete, e come ci avete sentito dire più volte, non abbiamo una strategia per un cambio di regime in Russia, o in qualunque altro posto”.
ORE 11 – “Ancora una volta, la Russia ha commesso un atto di terrorismo nucleare”. Lo dichiara su Telegram Lyudmila Denisova, commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, a proposito dell’attacco russo che ha colpito il centro di ricerca nucleare di Kharkiv.
“Non è ancora possibile stimare l’entità dei danni dovuti ai combattimenti in corso. I bombardamenti e i danni alla struttura potrebbero portare a una catastrofe ambientale, poiché la struttura, come tutte le strutture nucleari, non è progettata per funzionare in combattimento”, spiega Denisova, evidenziando che si tratta del “terzo tentativo da parte del nemico di distruggere un’installazione nucleare” dall’inizio del conflitto.
“Ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, firmato sia dall’Ucraina che dalla Federazione Russa, i crimini di guerra comprendono l’aggressione intenzionale quando è noto che causerà a lungo termine all’ambiente danni accidentali, diffusi, gravi e non proporzionati al vantaggio militare”, sottolinea Denisova, invitando la “comunità internazionale a rispondere al prossimo atto di terrorismo nucleare da parte del Paese aggressore, che potrebbe portare a conseguenze irreparabili non solo per l’Ucraina ma anche per l’umanità, e ad adottare tutte le misure possibili per garantire la sicurezza degli impianti nucleari”.
ORE 10.59 – “E’ difficile prevedere le conseguenze” della guerra in corso in Ucraina anche sul piano economico finanziario. A sottolinearlo è il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervendo oggi agli incontri su economia e società organizzato da Il Mulino e Eur Culture per Roma.
ORE 10.32 – La Russia afferma di aver “distrutto” ieri “vicino a Leopoli” una “grande base di carburante” usata per i rifornimenti ai militari ucraini. Secondo il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca citato dall’agenzia Tass, il sito “vicino a Leopoli” veniva utilizzato per i rifornimenti alle “truppe ucraine nelle regioni occidentali dell’Ucraina e vicino Kiev” ed è stato “distrutto” con missili “a lungo raggio” e ad “alta precisione” durante un attacco aereo.
ORE 10.03 – Due corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle zone di combattimento sono stati concordati per oggi. Lo riferisce la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk in un post su Telegram. I corridoi comprendono anche Mariupol, nella regione del Dontetsk, i cui cittadini sotto assedio potranno utilizzare i loro mezzi privati per raggiungere la città di Zaporizhzhia, a circa 250 chilometri di distanza. I civili in fuga da Rubizhne, nel vicino Luhansk, potranno invece raggiungere Bakhmut, a un’ottantina di chilometri di distanza.
ORE 9.52 – A Kharkiv, nell’Ucraina orientale, i soccorritori hanno effettuato 83 operazioni per spegnere roghi e smantellare le macerie degli edifici distrutti.
In particolare, i soccorritori di Kharkiv sono usciti a spegnere 46 incendi legati alla combustione di erba secca, foglie, canneti in aree aperte ed ecosistemi naturali. Un uomo di 62 anni è morto in uno di questi incendi nel distretto di Bohodukhiv.
ORE 9.36 – E’ stato spento l’incendio in un impianto industriale a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, dopo l’attacco missilistico di ieri pomeriggio. Lo riporta The Kyiv Independent secondo cui sono state necessarie più di 14 ore per domare le fiamme.
ORE 9.21 – Ammonta a 16.600 uomini la stima di Kiev dei soldati russi morti dall’inizio del conflitto in Ucraina, in aumento di 200 rispetto a ieri. Il bilancio delle perdite russe, aggiornato a oggi e diffuso sul canale Telegram Ukraine Now, è di 582 carri armati, 1.664 veicoli corazzati, 121 aerei, 127 elicotteri e 1.144 auto e 7 navi distrutte.
Secondo gli ucraini, Mosca avrebbe perso anche 294 sistemi di artiglieria, 93 lanciarazzi, 52 mezzi di difesa aerea, 4 lanciatori Otrk e 56 Uav.
ORE 9.04 – La Russia ha iniziato a distruggere i depositi ucraini di combustibile e magazzini di alimenti. Lo ha detto Vadym Denysenko, consigliere del ministero degli Interni di Kiev, in dichiarazioni riportate dai media locali.
ORE 8.45 – Le forze russe sembrano concentrare gli sforzi nel tentativo di accerchiare le truppe ucraine davanti alle regioni separatiste nell’est del Paese, “avanzando” dalla direzione di Kharkiv, nel nord, e Mariupol, nel sud. Lo segnala il ministero della Difesa britannico nel periodico aggiornamento di intelligence secondo cui nel nord dell’Ucraina la situazione sul campo di battaglia resta “prevalentemente” di stasi e “contrattacchi locali ucraini che ostacolano i tentativi dei russi di riorganizzare le forze”.
ORE 8.21 – La guerra in Ucraina ha causato la morte di 139 bambini. Lo riportano i media locali sulla base di un bilancio aggiornato dell’Ufficio del procuratore generale ucraino in cui si parla di più di 205 feriti.
Il bollettino di ieri segnalava 136 bambini morti e 199 feriti. Il bilancio diffuso sempre ieri dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani registra un totale di 2.858 vittime civili, con 1.104 morti e 1.754 feriti.
ORE 8.10 – “Le truppe russe stanno portando con la forza civili” ucraini “nei territori occupati o in Russia”. Queste le affermazioni della vice premier ucraina e ministro per la Reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk, riportate stamani da Ukrinform che parla di circa 40.000 ucraini trasferiti da zone di guerra in Ucraina. “La Russia sta creando una ‘realtà umanitaria’ alternativa e sta cercando di aprire le sue cosiddette ‘vie di evacuazione’ verso la Russia per gli abitanti di Mariupol – ha detto – La maggior parte dei cittadini non vuole ‘fuggire’ nel territorio dell’aggressore. E le truppe russe stanno portando con la forza i civili nei territori occupati o in Russia”. “Parliamo già di decine di migliaia di ucraini ricollocati con la forza in questo modo”, ha aggiunto.
ORE 7.49 – “Un’enorme distruzione”, una “situazione terribile”. Così il numero due dell’amministrazione di Sumy, Taras Savchenko, descrive Trostyanets, “liberata” dalle forze ucraine dopo l’invasione russa. Savchenko è arrivato a Trostyanets con un convoglio umanitario, ha riportato Ukrinform, e ha parlato di “decine di veicoli bruciati, sia mezzi militari che civili”, di “assenza totale di comunicazioni, corrente e acqua”. “Hanno anche minato l’ospedale”, ha denunciato.
ORE 7.35 – Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, accusa la Russia di cercare di “cancellare” questa città ucraina assediata “dalla faccia della terra”. In dichiarazioni all’agenzia ucraina Unian ha puntato il dito contro i militari russi per “azioni spietate” contro gli abitanti della città. “Non hanno ordini di proteggere nessuno – ha detto – Il loro compito è semplicemente cancellare la città dalla faccia della terra, anche i suoi abitanti”. E’ genocidio, ha incalzato, “non ci può essere altra definizione”.
Mariupol resta ucraina “e i nostri soldati stanno facendo di tutto per far sì che sia così anche in futuro”, ha proseguito, pur ammettendo che alcune aree della città sono sotto controllo russo. “La città è circondata – ha affermato – Si stringe il cerchio”. Il futuro di Mariupol? “Sarà il tempo a dirlo”.
Le autorità locali hanno denunciato di recente l’uccisione di 2.187 civili dall’inizio della guerra e Boichenko ha commentato: “Posso dire che ora il bilancio è notevolmente più alto”.
ORE 7.21 – “Noi ucraini abbiamo sempre messo in guardia l’Europa sui rischi della dipendenza energetica dalla Russia. La lezione di oggi ribadisce che di Putin non ci si può affatto fidare, tanto che resto anche scettico sulle sue eventuali promesse al tavolo dei negoziati”. Parla così, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko.
Per il ministro ucraino è fondamentale che il taglio del gas russo sia netto. “Per tutti noi questa è una cosa vitale, abbiamo visto che condiziona le fondamenta della democrazia nei nostri Paesi. Ho molto apprezzato le scelte italiane e in generale degli europei di mettervi assieme per comprare il gas da altri produttori. Diversificare le fonti è vitale per tutti. Penso, da tecnico che si occupa da decenni di questi temi, che il ricorso al gas liquido sia importante, facilita anche il trasporto e lo stoccaggio”.
ORE 7.14 – Ha portato alla riconquista di diverse località un contrattacco ucraino scattato venerdì a est della città di Kharkiv. Lo riporta la Cnn che cita fonti governative locali e che precisa di aver verificato un video che mostra truppe ucraine che hanno il controllo di Vilkhivka, a circa 32 chilometri dal confine russo nel nordest dell’Ucraina.
Secondo Oleg Synegubov, governatore di Kharkiv, varie aree intorno a Malaya Rogan sono state riprese dalle forze ucraine. Si tratta di zone che si trovano a circa 20 chilometri da Kharkiv.
ORE 7.05 – Starebbero recuperando terreno le forze ucraine. “Hanno liberato” Poltavka e Malynivka, due località nella regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sudorientale, dove ci sono stati “violenti combattimenti”, scrive The Kyiv Independent a più di quattro settimane dall’inizio del conflitto dopo l’invasione russa del Paese.
(AdnKronos)