Si riapre il caso di Simonetta Cesaroni, ascoltati i testimoni
Secondo quanto scrive il quotidiano Il Foglio le nuove indagini riguarderebbero un sospettato che già all'epoca dei fatti finì nel mirino degli investigatori. Il suo alibi, a distanza di oltre trent'anni, potrebbe essere smentito da nuovi elementi che verranno raccolti dai magistrati per cercare di dare una identità a chi quel pomeriggio si accanì sul corpo di Simonetta. I legali della famiglia Cesaroni al momento non commentano il nuovo sviluppo giudiziario mentre dal canto suo l'avvocato Paolo Loria, difensore di Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni e assolto in via definitiva dall'accusa di omicidio, non nasconde la sua "soddisfazione".
"Forse si arriverà al bandolo di questa matassa - afferma - e si riuscirà a trovare il vero colpevole e liberare dal sospetto, che dura da 30 anni, una serie di personaggi assolutamente innocenti. Sento periodicamente Busco, sta superando lentamente questo trauma", aggiunge il penalista. Sull'omicidio della ventenne romana la parola fine sembra essere arrivata nel febbraio del 2014 con la decisione della Cassazione che confermò l'assoluzione dell'ex fidanzato. Contro di lui non furono trovate prove in grado di accusarlo "oltre ogni ragionevole dubbio" di essere l'assassino. Anzi, gli elementi che in primo grado portarono alla sua condanna a 24 anni di carcere, per i giudici della Suprema Corte erano da considerare solo delle "congetture".