di Gildo Urlandini
La Calabria, da quando è nata la storia, ha dato sempre il suo contributo in tutti i campi del sapere senza tralasciarne alcuno. Oggi parliamo di un giovane artista trentaquattrenne calabrese, Loris Mollo, maestro di pianoforte, compositore e musicologo, che con maestria, professionalità e serietà sta portando la sua esperienza musicale in tutto il mondo, soprattutto alla Corte di Spagna, in quel dell'Andalusìa.
Loris Mollo, calabrese doc, arriva alla musica sin da quando era un ragazzino calcando le orme del nonno Emilio e del papdre Mario, e che nella sua veste di maestro e compositore, nonche etnomusicologo, in tutta la sua umiltà ci racconta uno spaccato delle tappe della sua carriera musicale.
Loris, quando inizia la passione per la musica.
Sin da piccolo ho amato la musica, vuoi perchè mi raccontavano che mio nonno paterno era un musicista, sia perchè mio padre Mario, che tutt'ora suona, mi ha indirizzato alla musica, per la quale nutrivo curiosità, da questa curiosità è nata la passione per la musica.
Come nasce il tuo percorso musicale.
Il mio percorso musicale nasce nel 1996, quando mi iscrissi all'Accedemia della Musica che c'era in quel periodo al mio paese, Torano Castello. Nel 1999 mi iscrissi al Conservatorio "Giacomantonio" di Cosenza, dove effettuai un anno di esperimento, finoal 2000. Nel 2001 inizia l'avventura degli studi in Conservatorio con il maestro Marco Albrizio, che oggi insegna al Conservatorio di Perugia. Incontrare il maestro Albrizio e studiare sotto la sua guida, i classici, il barocco, il romanticismo e il classicismo, per me è stata una grande fortuna, perchè se non avessi trovato il maestro Albrizio, non sarei arrivato dove sono arrivato oggi. Dal 2008 in avanti, ho studiato sotto la guida di uno, secondo la mia modesta opinione, dei più grandi maestri di pianoforte, il maestro Lucio Perugini. Con Perugini abbiamo fatto lo studio della musica contemporanea, del jazz e del blues. Intanto, già nel 2006 avevo iniziato musicologia al DAMS presso l'Unical, studiando etnomusicologia italiana per trovare le nostre radici, per entrare nel nostro mondo musicale popolare-folk. Sempre tra il 2006 e il 2008, nasce in me la passione per la composizione. Sempre dal 2008 c'è stato quest'incontro con la musica moderna e popolare, e da li è partito lo studio della etnomusicologia a tutto tondo. Intanto nello stesso anno inizio a studiare composizione con Pasquale De Rosa, appartenente alla tradizione compositiva di Frosinone, dove studiai armonia e contrappunto a partire da Beethoven, Bach, Brahms fino al contemporaneo e da li ho colto la tradizione antica fino al 2012.
Cosa succede nel 2012
Prima del 2012, devo puntualizzare che terminai gli studi al Conservatorio, conseguendo il dottorato in pianoforte. Nel 2012 succede che, galeotto fu l'Erasmus, mentre ero all'università, vinco una borsa di studio attraverso il progetto Erasmus per la Spagna. La meta spagnola quell'anno fu l'Andalusìa, precissamente Granada. Scelsi Granada e l'Andalusìa, perchè ancora oggi Granada, convive con metà città araba e metà spagnola. Poi l'altro fattore importante che mi ha spinto verso Granada e l'Andalusìa è stata la curiosità di voler cogliere il seme della tarantella, che viene dalla yota aragonesa, e che, come da noi in Italia, sono uscite varie tarantelle permeate da varie culture. Proprio per questo ho scelto Granada, per cercare le mie radici, per crescere musicalmente.
Vivi da 8 anni in Spagna, cosa ci racconti della tua esperienza.
Nel 2012 ho continuato la carriera di composizione. Quando sono arrivato in Spagna, ho fatto il passaggio al corso superiore, detto triennio superiore. Ho iniziato a studiare con Francisco Paco Pastor, allievo di Manuel Castillo. Mi ritengo figlio dell'avanguardia tra prime e seconda guerra mondiale. Terminati i corsi di contrappunto e composizione, nel 2017, nel 2018 ho discusso la tesi finale, completando tutti i gradi di studio. Dal 2018 insegno al Conservatorio municipale inferiore di Granada, in attesa di concorso per passare a quello superiore.
Si parla di tue collaborazioni e di tue opere con vari artisti.
Si , ho avuto ed ho collaborazioni con artisti di tutto il mondo, sia a livello accademico sia a livello personale, con artisti come Edaniko della scuola di Osaka, con Giancarlo Peroni della scuola di Forlì, o come l'IRCAM di Parigi e del corso di fonologia della Rai di Milano, e ancora corsi di musica elettronica, contatti con un allievo di Senachis, e tanti altri corsi con gente che ha scritto colonne sonore per la Rai. Ho collaborato, interessandomi di musica popolare internazionale con artisti del sudamerica, e con le radio e tv di tanti paesi europei e extraeuropei, per citarne solo alcuni, Argentina, Brasile, Ecuador, Perù, Cile, Venezuela, Uruguay, Colombia, Guatemala, Panama, Belize, Bolivia, Canada e tanti altri.
Nonostante vivi in Spagna non hai abbandonato le tue radici con la Calabria.
No, le mie radici sono e restano calabresi, sono molto legato al mio paese e alla mia regione, tant'è che il legame forte con la mia terra mia ha portato a comporre una Suite a quattro voci dal titolo "Fuga per Torano" e una Marcia e Tema d'amore dal titolo "Sartano", oltre a queste ho composto anche una canzone di Eduardo Ruiz, ecuadoregno, che sta spopolando in Ecuador, dove ho musicato le parole, una Suite Sudamericana per pianoforte, una Suite de la Taranta per orchestra, una Suite Norte Americana per pianoforte, una Semana minimalista e tante altre.
Concludendo questa chiacchierata come definiresti Loris Mollo.
Bella domanda, mi definirei, per l'esperienza acquisita, cittadino del mondo, nel senso che non bisogna mai sentirsi nessuno, ma bisogna vestirsi della cultura del posto che tu vai a studiare, percependone le emozioni, gli sguardi, i movimenti e tanto altro per far si che il rapporto con gli altri sia il nesso che lega la musica e la cultura, per essere un vero cittadino del mondo.