Pin It

 

di Giovanni Macrì

 

Tutto è cominciato ieri intorno alle 13 in una zona di campagna di contrada Falabia di Palazzolo Acreine in provincia di Siracua.

Vincenzo Lantieri, questo è il nome del piccolo, originario proprio di Palazzolo, stava partecipando a un campo estivo per piccoli disabili con il fratellino portatore di handicap guardati a vista dagli operatori della cooperativa Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale). Dalle prime testimonianze emergerebbe che il bambino sarebbe salito sulla lamiera che copriva il pozzo artesiano profondo una quindicina di metri e avrebbe iniziato a saltare: il coperchio avrebbe ceduto e lui sarebbe precipitato finendo in acqua.

Secondo quanto ricostruito, i bambini disabili erano coinvolti da giorni in escursioni e attività di integrazione con normodotati e volontari, come la coltivazione degli orti e i laboratori di cucina. Ieri, ironia della sorte, era prevista la conclusione della gita che purtroppo si è trasformata in tragedia: la vittima sarebbe il fratellino di un bimbo disabile.

Il pensiero non può non andare alla tragedia che sconvolse l’Italia 43 anni addietro: la drammatica morte del piccolo Alfredino Rampi, vittima di quello che è passato alla storia come “l’incidente di Vermicino”. Due bimbi uniti dalla stessa  sorte trovando la morte al fondo di un pozzo.

Una operatrice di 54 anni, accortasi dell’incidente si è fatta calare nella cavità per salvarlo, ma scivolando è rimasta incastrata tra la superficie e l’acqua. È stata poi recuperata, in stato di choc, dai soccorritori: una squadra di Vigili del Fuoco con il supporto di una squadra arrivata in elicottero da Catania.

Successivamente è stata trasportata al vicino nosocomio.

Per il piccolo, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Sarà l’autopsia a stabilire se è morto annegato o per il trauma della caduta

La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.

Il PM dovrà ascoltare le quindici persone presenti al campo estivo. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i momenti precedenti alla tragedia, interrogando gli operatori e il proprietario del terreno in contrada Falabia, che è anche a capo della cooperativa. Secondo le prime ricostruzioni, Vincenzo, attratto dalle altalene e dal pozzo, era stato richiamato da un volontario a scendere dalla copertura della cavità. Nonostante avesse acconsentito è poi tornato indietro e la copertura del pozzo, forse cedendo sotto il suo peso, ha causato la caduta del bambino in una cavità profonda circa 15 metri e parzialmente coperta d’acqua.

Tra i tanti messaggi c’è quello della scuola frequentata dal bambino, che scrive sulla pagina Facebook: “La comunità scolastica dell’Istituto V. Messina oggi è sconvolta da un gravissimo lutto: la prematura scomparsa del piccolo Vincenzo Lantieri frequentante la scuola primaria del nostro istituto. Un dolore profondo e ingiustificabile che colpisce tutti noi. Ci stringiamo in rispettoso silenzio e con un sentimento di vicinanza alla famiglia, ai compagni di classe e quanti hanno stretto con lui legami di amicizia e affetto”.

Il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, recatosi sul luogo della tragedia ha manifestato il cordoglio dell’Amministrazione alla famiglia.  Ha pure ordinato la sospensione delle feste previste per il patrono San Paolo, una celebrazione molto sentita dalla comunità, ma che in questo caso passa naturalmente in secondo piano di fronte alla tragedia che ha sconvolto tutti.

Lo stesso Parroco di Palazzolo Acreide, Marco Politini, spiegando che restano confermate tutte le celebrazioni liturgiche, afferma: “Siamo certi di interpretare con tale decisione il sentimento di cordoglio collettivo per la perdita del piccolo Vincenzo, così da poter esprimere la nostra vicinanza alla famiglia”. Il 28 giugno, subito dopo la messa, il Simulacro verrà svelato”. Previsto un momento di preghiera per il bambino. “Alle 22 invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla veglia di preghiera per il piccolo Vincenzo nella Basilica”.

Tutta la Redazione è vicina alla famiglia del piccolo Vincenzo

foto Web

 

Pin It
Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
I Miei Articoli