Il nuovo Assegno di Inclusione, misura partita il 1°gennaio 2021, sta riscuotendo un grande interesse da parte della popolazione italiana.
Il nuovo sistema di inclusione e lavorativo, introdotto dal Patto di attivazione digitale (Pad), rappresenta un importante passo avanti nella creazione di strumenti concreti per sostenere un percorso di inclusione sociale e lavorativa. L'obiettivo principale va oltre il semplice riconoscimento di un beneficio economico, puntando a fornire un reale supporto per il progresso individuale.
Da quando è stato introdotto il nuovo sistema, sono state presentate oltre 563mila domande per l'Assegno di Inclusione. Un dato significativo è che l'88% di queste domande proviene da ex percettori del Reddito di cittadinanza. Le regioni con il maggior numero di richieste sono la Campania, con il 26,7%, e la Sicilia, con il 21,8%. Seguono la Puglia, con il 9,6%, il Lazio con l'8,1%, la Calabria con il 7,7% e la Lombardia con il 6,2%.
Chi ha presentato la domanda con il Patto di attivazione digitale entro il 7 gennaio, riceverà i primi pagamenti dell'assegno di inclusione a partire dal 26 gennaio. Le successive erogazioni avverranno il 27 febbraio e poi il 27 di ogni mese di competenza. Chi presenterà la domanda e il Patto entro il 31 gennaio, riceverà il primo pagamento a partire dal 15 febbraio, seguito dai pagamenti successivi il 27 di ogni mese. A regime, il primo pagamento arriverà il 15 del mese successivo alla sottoscrizione del Patto, e in seguito tutto si allinea al 27.
L'Assegno di Inclusione mira a fornire un sostegno più ampio e mirato rispetto al Reddito di cittadinanza. La platea potenziale dei beneficiari dell'Assegno di Inclusione è di 737mila nuclei familiari, con un importo medio previsto di 635 euro al mese. L'indennità erogata tramite la Carta di inclusione può arrivare fino a 500 euro al mese e può essere aumentata in base alle necessità familiari.
La misura "Supporto per la formazione e il lavoro" (Sfl) ha ricevuto quasi 165mila domande, di cui 68.415 sono state approvate. L'età media dei richiedenti è di 43,4 anni. Il beneficio erogato, pari a 350 euro al mese per 12 mesi, è stato assegnato a oltre 27mila persone.
Nella piattaforma Siisl (sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa) sono stati caricati 177.799 posti di lavoro, 513.687 corsi di formazione e 106.972 progetti utili alla collettività. Le figure professionali più richieste includono baby sitter, impiegato amministrativo, addetto alla logistica di magazzino, colf e operaio specializzato.
Analizzando i dati demografici dei richiedenti del Supporto per la formazione e il lavoro, emerge che il 37% ha più di 50 anni e il 25% rientra nella fascia d'età tra i 41 e i 50 anni. Osservando i curriculum, le figure professionali più comuni sono badanti, impiegati amministrativi, pulitori di locali, baristi, braccianti agricoli e segretarie.
Il direttore generale dell'Inps, Vincenzo Caridi, sottolinea l'importanza del nuovo sistema di inclusione e lavorativo nel fornire strumenti concreti per sostenere un percorso di inclusione sociale e lavorativa. Gli obiettivi vanno al di là del semplice riconoscimento di un beneficio economico, puntando a fornire supporto reale per il progresso individuale.
In conclusione, l'Assegno di Inclusione rappresenta un passo avanti significativo nel sostegno alla inclusione sociale e lavorativa. Le tempistiche dei pagamenti sono state definite per garantire un supporto tempestivo ai beneficiari. Il nuovo sistema offre un'opportunità di sostegno mirato e un supporto per la formazione e il lavoro, con la finalità di promuovere un reale progresso individuale.