di Antonio Satta
".. non spenderei nemmeno un euro per libri così, ma ho avuto modo di sfogliarlo e mi sono bastati l'incipit e dieci pagine per capire che è un libro rivolto a quelli che di fronte alla protesta per un diritto negato, che non li riguarda (in quanto, per loro, già soddisfatto), trovano fastidioso chi lo rivendica.
Gente un pochino frustrata e culturalmente servile che, come Vannacci, pensa il problema della società siano le "minoranze" o coloro che per quel diritto di cui sopra lottano e si fanno sentire. Gente abituata a coltivare la sua propria libertà, ma incapace di riconoscerla agli altri. Gente che non individua quel problema nelle sperequazioni economiche e sociali, quindi nell'ingiusta distribuzione dei privilegi e della fatica, bensì nell'immigrato o nell'omosessuale o nell'ambientalista di Ultima generazione... mica nella classe dirigente politica ed economica che vive nella bambagia grazie alla produzione collettiva o nei generali da 20 mila euro al mese incensati per produrre nulla."
Le polemiche su Vannacci
Vannacci nei mesi scorsi era stato travolto dalle critiche dopo la pubblicazione del suo libro che contiene pesanti giudizi su gay, migranti e non solo, tanto da portare l’Esercito a sollevarlo dal suo incarico. E' di questi giorni l'annuncio della nuova mansione a cui Vannacci è stato assegnato, passando da direttore dell’istituto cartografico di Firenze, a capo di Stato Maggiore delle forze operative terrestri a Roma. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha subito puntualizzato che quella dell’alto ufficiale non è stata una promozione.