I tifosi del Napoli diretti a Genova per il match con la Sampdoria e all’interno dell’area di servizio Badia al Pino chiusa, insieme a quella di Arno e Montepulciano, proprio per scongiurare possibili scontri. I tifosi romanisti in viaggio, sui minivan diretti a Milano per la partita di questa sera tra il Milan e la formazione allenata da Mourinho.
Sono da poco passate le ore 13.00 quando i supporter campani intravedono all’altezza del chilometro 364 i giallorossi, un tempo ormai lontano loro gemellati: i tifosi del Napoli iniziano a lanciare sassi e bottiglie contro i veicoli, che non proseguono il viaggio ma si fermano sull’autostrada A1 nel tratto aretino.
A piedi arrivano proprio a ridosso dell’area di servizio dove venne ucciso Gabriele Sandri, pure lui tifoso ma della Lazio, ucciso l’11 novembre 2007 dall’agente Luigi Spaccarotella che sparò un colpo di pistola a seguito di alcuni tafferugli tra tifoserie.
Lo scontro tra le due fazioni, secondo l'agenzia di stampa AdnKronos, 150 ragazzi per parte, è talmente violento che gli agenti della Polstrada già impegnati a presidiare l’intero tratto autostradale, sono costretti a chiudere tra Monte San Savino e Arezzo. Ad avere la peggio un tifoso romanista, portato all’ospedale di Arezzo per le ferite riportate.
Si chiama Martino Di Tosto l’ultrà della Roma arrestato per gli scontri tra tifosi giallorossi e napoletani lungo l'Autostrada A1 nei pressi dell'area di servizio di Badia al Pino. Il 43enne era già stato coinvolto nel 2013 in una sassaiola contro il pullman dell'Hellas Verona. Per Di Tosto si terrà domani l’udienza direttissima per la convalida dell’arresto.
Al vaglio dei poliziotti e dei carabinieri, degli agenti della Polstrada e del Reparto Mobile di Firenze, le immagini delle telecamere di videosorveglianza grazie alle quali si spera di poter identificare i protagonisti.