di Michele Petullà
Una serata di musica dedicata a Mia Martini, detta Mimì, una delle più grandi interpreti di sempre della musica leggera italiana.
Sono passati ventisette anni dal quel 12 maggio 1995, quando Mia Martini - nome d’arte di Domenica Rita Adriana Berté - veniva ritrovata morta sul proprio letto, nell’abitazione di Cardano Al Campo, in provincia di Varese, dove si era trasferita da alcuni mesi. Non aveva ancora compiuto quarantotto anni. Sembra un’eternità, in termini musicali, ma l’amore del pubblico per la grande artista calabrese, originaria di Bagnara calabra, non è mai venuto meno. Dotata di un talento straordinario, Mia Martini, detta Mimì, era molto apprezzata e conosciuta per la sua grande voce, capace di altissime estensioni, e per le sue grandi capacità musicali. È stata una grande interprete, una delle voci più belle ed espressive della musica leggera italiana.
Per ricordare ed omaggiare Mia Martini, la città di Vibo Valentia le dedica uno spettacolo musicale, “Donna - Omaggio a Mimì”, che andrà in onda questa sera, 7 marzo, presso il Cinema-Teatro Moderno, con inizio alle ore 20:30. L’ingresso sarà gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per l’accesso sarà necessario essere in regola con le norme anti Covid vigenti: quindi, obbligo di Green Pass e mascherina.
La manifestazione è promossa ed organizzata da Maria Teresa Marzano – responsabile anche della Direzione Artistica –, con la collaborazione di ANPIT (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario), del Sistema Bibliotecario Vibonese e del Comune di Vibo Valentia. A presentare sarà la giornalista e scrittrice Eliana Iorfida.
Ad interpretare le canzoni di Mia Martini sarà un cast di artisti d’eccezione e di tutto rispetto, composto da Floriana Mungari – cantante crotonese, vanta già importanti collaborazioni a livello internazionale, indosserà per l'occasione dei gioielli di Gerardo Sacco –, Domenico Barreca (in arte Barreca) – cantautore calabrese emergente, che si sta facendo strada nel mondo della musica pop d’autore –, Pippo Lico – volto noto ed affermato della musica vibonese, dotato di un timbro vocale inconfondibile –, Patrizia Laquidara – siciliana di nascita e veneta d’adozione, una delle espressioni più brillanti e poliedriche della nuova musica d’autore –, Karima – una delle voci più potenti e significative del panorama musicale italiano degli ultimi anni, che sarà accompagnata dal maestro Piero Frassi, suo storico collaboratore – e Natalia Saffioti – cantante calabrese, dotata di una bellissima voce e di una grande presenza scenica –, che si alterneranno sul palco riproponendo le canzoni di Mimì.
Uno spettacolo, quello proposto, che si snoderà attraverso il racconto ed il ricordo di canzoni immortali ed intramontabili di Mia Martini, tracce che sono nel cuore di tutti noi, di tutti quelli che l’anno amata, viste come frammenti di una vicenda umana oltreché artistica. Mimì, grande artista e icona femminile: una grande pantera sul palco, un’anima fragile nella vita; Mimì come angolino del cuore di ognuno di noi, sulle note di canzoni che nel cuore ci abitano e non se ne vanno più.
“Questa serata – ha scritto in una nota Maria Teresa Marzano, che non è nuova nella promozione e nell’organizzazione di eventi come questo – rientra nell’ambito di un progetto ‘esistenziale’ più ampio e che porto avanti da tanti anni: la celebrazione di figure fondamentali della nostra storia musicale attraverso serate di musica e parole piene di canzoni. L'ho fatto già tante volte con Fabrizio De André, Lucio Dalla, Lucio Battisti, Sergio Endrigo, Luigi Tenco e sono sempre state occasioni di approfondimento per me, per gli artisti coinvolti e per il pubblico che ha sempre risposto con generosità. Stavolta tocca a Mia Martini, un’artista a cui sono particolarmente legata perché sento che è riuscita a dire meglio e con più passione di tutti cose che mi toccano profondamente. Mimì era calabrese ed era donna di un’epoca in cui essere donna del sud non era facile. Non lo è neanche oggi. I traguardi che una donna del sud raggiunge sono sempre più faticosi, la strada sempre più in salita. Ma lei non ha mai preso scorciatoie. E ha pagato ogni scelta restando sempre fedele a se stessa”.
Maria Teresa Marzano ha voluto anche rimarcare la valenza culturale dell’evento: “Una serata dedicata a una grande artista – prosegue la sua nota – è anche un appuntamento culturale, senza dimenticare la passione, il divertimento, le emozioni e il coinvolgimento popolare. Raccontare un'epoca, la visione di un'artista, farlo con serietà e con la collaborazione di artisti importanti, significa fare cultura. E impegnarsi perché certi messaggi arrivino a tutti è anche una grande operazione culturale di cui c'è bisogno oggi più che mai perché se non si riesce a comunicare, se non si trova una lingua comune, anche i messaggi più importanti rischiano di restare lettera morta, mentre fare cultura significa creare nuove relazioni tra le cose e soprattutto celebrare la vita”.
Mia Martini, l’artista fragile, vittima dei pregiudizi e di un ambiente a volte spietato, figlia viscerale della Calabria più bella e meno oleografica, è un personaggio ancora molto amato ed apprezzato – non solo in quanto artista ma anche in quanto donna – per la sua umanità e per l’intensità della sua proposta musicale. Mimì donna ferita; Mimì donna orgogliosa. Una donna decisa, determinata e con un sorriso sempre sulle labbra, capace di trasmettere con le proprie canzoni emozioni e passioni rimaste impresse nella memoria collettiva del pubblico. Un personaggio che è stato capace di raccontare la propria condizione di donna con orgoglio, modernità e dignità, divenendo un modello ideale per ogni forma di emancipazione.