di Giovanni Macrì
È un ignobile atto di terrorismo che sta lasciando lasciato il mondo attonito.
Le sirene continuano imperterrite a suonare segnalando l’arrivo della morte dal cielo. Paura, panico, sofferenza, angoscia, rischio di perdere tutto: familiari, amici… la propria vita, tutto ciò che si è conquistato in anni di sacrifici.
Le deflagrazioni si susseguono, il cielo notturno si colora di rosso, di fumo… di morte. Mentre i palazzi si sgretolano è un fuggi fuggi generale verso quei luoghi che possono essere ritenuti parzialmente sicuri: come bunker o addirittura nelle metropolitane, nella speranza però di non morirvi come topi in trappola.
È iniziata la corsa verso la fuga, verso la salvezza.
Chi, i più fortunati, abita vicino alla frontiera con la Polonia cerca riparo attraversandone il confine.