di Paolo Russo
La Cina ha aumentato l'esportazione di auto del 58% grazie all'incremento degli scambi commerciali con la Russia.
L'aumento della domanda delle auto elettriche si è assestato intorno al 90% lasciando presagire che il trend di crescita è qualcosa di strutturale.
La Cina negli anni infatti, ha fatto sue quote di mercato e grazie agli accordi commerciali con la Russia è diventata di fatto uno dei maggiori esportatori di automobili al mondo. I dati pubblicati a metà mese dall’Amministrazione generale delle dogane hanno mostrato che il Paese ha esportato 1,07 milioni di veicoli nel primo trimestre, con un aumento del 58,3% rispetto all’anno precedente.
Secondo l'autorevole rivista automobilistica Al Volante i costruttori cinesi più importanti Saic, Byd, Haval, Chery e Geely stanno sostituendo quelli occidentali sul mercato russo: ormai il 40% delle auto nuove immatricolate ogni mese vengono dalla Repubblica Popolare.
Il mercato russo non poteva rimanere scoperto per molto tempo. Così nell’ultimo anno, dopo l’abbandono da parte dei marchi occidentali come effetto delle sanzioni a Mosca per l’invasione dell’Ucraina, le auto cinesi non hanno impiegato troppo tempo ad arrivare nelle concessionarie e sulle strade russe. Ciò nonostante una riluttanza da parte dei russi verso le case automobilistiche cinesi e un aumento dei prezzi.
La quota di mercato dei brand cinesi è praticamente quadruplicata rispetto ai primi mesi del 2022, gli ultimi prima dell’invasione dell’Ucraina, in cui le auto cinesi rappresentavano meno del 10% facendo intuire come le aziende orientali siano state abilissime a sfruttare a pieno lo spazio lasciato dai marchi europei, giapponesi e coreani.
L'ennesimo effetto negativo per l'Europa che sembra dirigersi verso una involuzione economica senza precedenti!