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Il turismo come punto focale della strategia di sviluppo e rilancio della nostra Regione. Questi e tanti altri i temi al centro dell’incontro avvenuto presso la Sala Conferenze “Maria Cocciolo” di Confcommercio Cosenza tra l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Mobilità della Regione Calabria, Fausto Orsomarso e il Consiglio Allargato di Confcommercio.

Tra le novità lanciate dall’Assessore, la volontà di convocare per il mese di febbraio gli Stati Generali del Turismo che coinvolgano tutti gli attori del settore al fine di programmare in modo strutturato un piano pluriennale di attività.

“Il mio obiettivo per questo nuovo quinquennio che mi appresto a vivere come Assessore regionale – ha dichiarato Orsomarso – è quello di avviare un confronto continuo con i corpi intermedi sui temi del turismo, della promozione territoriale e della mobilità, che sono le deleghe che il Presidente Occhiuto mi ha assegnato. Tuttavia, ai tavoli siederanno solo le associazioni e gli organismi che hanno i numeri per poter dialogare.

È giunto il tempo di mettere la parola fine ai personalismi, a chi rappresenta solo se stesso e non gli interessi della collettività. Dobbiamo parlare ai calabresi con un’unica voce e far capire che il turismo vale 11 punti di PIL, una vera e propria miniera d’oro.

Per questo bisogna pensare ad azioni strutturate che portino ad una destagionalizzazione dell’offerta turistica. La Calabria non è bella solo da giugno a settembre, ma è bella tutto l’anno pensiamo alla Sila, al Pollino e all’Aspromonte, alle attività invernali e primaverili che si possono fare. Pensiamo alle miriadi di attrattori artistico-culturali delle nostre città e dei nostri borghi. Con una programmazione strutturata potremmo garantire flussi turistici 365 giorni l’anno”.

L’Assessore ha poi confermato l’imminente apertura degli impianti di risalita di Lorica, per i quali si prevede lo sblocco definitivo per capodanno.

Soddisfatto del confronto il Presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri che ha dichiarato: “Da sempre sosteniamo con forza il valore del settore turistico e della necessità di destagionalizzare i flussi. Sono contento che l’Assessore Orsomarso abbia accolto il nostro invito e accettato di confrontarsi con i nostri imprenditori. Nel documento che abbiamo predisposto e consegnato ci sono tanti punti su cui ancora la nostra Regione si trova indietro rispetto ad altre. Pensiamo al Testo unico del turismo, alla valorizzazione delle DMO e al contrasto alle attività turistiche abusive. Tutti temi su cui mi fa piacere l’Assessore si sia impegnato ad affrontarli e a portarli sui tavoli istituzionali, dialogando solo con chi ha i numeri e le competenze per poterlo fare. Dal canto nostro saremo a completa disposizione della struttura dell’assessorato per cercare di dare un seguito concreto a questo incontro”.

Al Consiglio allargato erano presenti oltre alla Direttrice di Confcommercio Cosenza Maria Santagada, i presidenti delle associazioni territoriali e di categoria di Confcommercio e in collegamento streaming numerosi componenti dei vari consigli direttivi.

 

Care amiche, cari amici,
ci ritroviamo dopo un po’ ed ho appuntato qualcosa di significativo da raccontarvi rispetto al mio impegno politico sia in ambito locale che nazionale.
Come saprete, gli ultimi mesi, in Calabria, sono stati animati dalle elezioni regionali e da quelle amministrative.
Cosenza, la mia città, dove sono stata eletta, è stata fra quei capoluoghi di provincia interessati dalle elezioni per la scelta di un nuovo sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale.


Il Movimento 5 stelle, negli ultimi dieci anni, pur avendo partecipato alle scorse competizioni, non era mai riuscito ad entrare nel governo della città.
Questa volta, per la prima volta, abbiamo ottenuto un piccolo/grande risultato con l’ingresso in giunta della nostra Veronica Buffone (in bocca al lupo Veronica!), una giovane professionista del settore amministrativo prima fra le donne della lista del M5S per numero di preferenze ed attivista di vecchia data.


Un traguardo importante raggiunto fra mille difficoltà che ci rende soddisfatti del lavoro di radicamento operato in città cui non ho lesinato energie ed impegno.
Ma, in questo periodo, a livello centrale, ci sono altre nodali scadenze per la vita del Paese. Fra queste c’è la gestazione della Legge di Bilancio per il 2022.
Quest’anno, purtroppo, ci sarà una sola fase emendativa – ovvero la possibilità di modificare il testo proposto dal Governo – che interesserà principalmente non il mio ramo del Parlamento, la Camera dei deputati, bensì il Senato, altrimenti non si riuscirà ad approvare la legge entro il 31 dicembre 2021.


Per questo ho deciso di affidare a dei colleghi senatori, pur rimanendo la proponente, degli emendamenti riguardanti dei temi che seguo da tempo.
Il primo riguarda la possibilità di incentivare maggiormente nei piccoli borghi d’Italia l’utilizzo di uno strumento trainante per l’edilizia come il Superbonus 110%.
In sostanza molte aziende italiane hanno iniziato a sviluppare dei progetti di riqualificazione economica e sociale dei piccoli paesi e dei centri storici minori, tuttavia per legge, non riescono ad accedere alle detrazioni previste. Con la modifica che proporremo invece, se approvata, le imprese potranno partecipare ai progetti di riqualificazione dei Comuni e accedere al Superbonus.

Così le amministrazioni che vorranno davvero avviare processi di rigenerazione avranno un mezzo concreto per farlo.
Altro emendamento alla Legge di bilancio che il M5S avanzerà su mia proposta riguarderà l’industria del cinema. Ovvero i “cinema itineranti” (che consentono ai prodotti cinematografici e audiovisivi italiani di raggiungere anche quei luoghi del Paese dove non esistono sale: pensate alle aree interne o alle periferie urbane nelle nostre città) cui è necessario dare un riconoscimento ufficiale in modo da poter accedere a tutta una serie di sostegni di natura economica come quelli per il rinnovo di apparecchiature ed impianti.


Mentre, per ciò che concerne il primo Decreto di attuazione del PNRR ho presentato un emendamento relativo agli “alberghi diffusi” che rappresentano un modello ricettivo unico nel mondo espressione di uno stile sostenibile. Essi potranno infatti godere dell’ampliamento della platea dei beneficiari del credito d’imposta e del contributo a fondo perduto, come tutte le altre tipologie di strutture ricettive, previsti con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.


Insomma, come sempre, il lavoro da affrontare è impegnativo ma la volontà di costruire qualcosa per la comunità rimane la Stella polare del mio operato.
Per seguire più da vicino e dettagliatamente la mia attività politica, per rimanere aggiornati, vi suggerisco di visitare www.annalauraorrico.it.
Un abbraccio, alla prossima.

 

Dopo un'attenta lettura della Legge di Bilancio, esprimiamo forte preoccupazione per la possibilità di rinnovare i contratti in modo adeguato all’esigenza di innovazione e di valorizzazione professionale del lavoro pubblico, viste le risorse messe a disposizione per la riforma del sistema professionale e la contrattazione decentrata”. Così i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi.
 
Abbiamo presentato due emendamenti - proseguono - con l'obiettivo di aumentare lo stanziamento contrattuale e rispettare gli impegni sottoscritti dal Governo con Cgil Cisl e Uil con il Patto del 10 marzo scorso. Il primo emendamento riguarda la modifica dell’articolo 182 con l’obiettivo di sanare il problema del finanziamento delle risorse utili a superare i vincoli ad oggi esistenti sulla contrattazione integrativa, aumentando lo stanziamento e rendendolo compatibile con le dinamiche di sofferenza dei bilanci delle amministrazioni locali e sanitarie, in un’ottica di complessivo investimento del Paese e del Governo sul lavoro pubblico. Stiamo chiedendo rispetto e coerenza degli impegni sottoscritti con il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale i cui contenuti tendono a valorizzare sia il rilancio del servizio pubblico, sia una fisiologica crescita del potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti del settore pubblico, che continuano a pagare gli effetti di un blocco decennale dei contratti”.
 
Il secondo emendamento, osservano i tre dirigenti sindacali, “riguarda l’articolo 185 ed è teso a garantire una maggiore efficacia al nuovo ordinamento professionale che accompagnerà il rinnovo del Ccnl 2019-2021. Chiediamo l’adeguamento delle risorse alle esigenze della contrattazione e il superamento delle percentuali riferite al monte salari contenute nei relativi articolati. Si rischia, infatti, di rendere vano lo sforzo di portare a termine in tempi celeri il rinnovo del contratto con la riforma dell’ordinamento professionale e la leva della contrattazione decentrata come propulsori di un grande processo di innovazione che accompagni l’amministrazione nel percorso di riforma e di innovazione e renda protagonisti i dipendenti, ai quali si devono aprire opportunità di crescita, di acquisizione di competenze nuove e di carriera".
 
La pandemia, aggiungono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “ci impone di dare una risposta adeguata ai lavoratori dei servizi essenziali e di migliorare la prossimità ai cittadini, a partire dalla sanità. Il contratto deve riconoscere il valore delle professionalità e del fattore umano come strategici per il cambiamento. Siamo nella condizione di poter immaginare che con un’intensificazione del confronto in Aran si possano rinnovare i contratti per trainare la rivoluzione imposta dal Pnrr ma la precondizione è che la legge di Bilancio dia risposte sull’ordinamento e sul salario accessorio, altrimenti le condizioni rischiano di non esserci per un accordo condiviso”, concludono.
 

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