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di  Filippo Vagli

In un mondo calcistico sempre più dominato da schemi rigidi e statistiche elaborate, spicca la figura di Claudio Ranieri, un allenatore che ha saputo portare una ventata di freschezza e umanità nel panorama del calcio moderno.

Dopo una buona carriera da giocatore, come allenatore ha girato il mondo, allenando ovunque. Si fa notare con il Cagliari tra il 1988 e il 1991, vetrina che lo porta a spiccare il volo verso club ben più ambiziosi quali Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, ancora Valencia, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, nazionale greca, Leicester City, Nantes, Fulham, ancora Roma, Sampdoria, Watford.

Nel suo palmares ci sono due promozioni dalla Serie C1 alla Serie A e la Coppa Italia di serie C a Cagliari, una qualificazione alla Coppa Uefa a Napoli, una promozione in Serie A, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana a Firenze, una Coppa del Re e una Supercoppa Europea a Valencia, una finale di FA Cup e una semifinale di UEFA Champions League al Chelsea, la vittoria della Ligue 2 a Monaco ma soprattutto la “favola Leicester City”, squadra neopromossa nella massima serie inglese, alla cui guida Ranieri realizza il suo più grande capolavoro, vincendo la Premier League nel 2016. Questo è il successo che gli vale il premio di “Allenatore dell'Anno FIFA”, il titolo di “Grande Ufficiale della Repubblica Italiana”, l'ingresso nella Hall of Fame del calcio italiano e il soprannome "Sir Claudio", con cui è ancora conosciuto oggi.

 

 

Al termine di tutto questo girovagare, "The Tinkerman", l'aggiustatore, compie due scelte di cuore: Cagliari e nuovamente Roma. Nel 2022 torna in Sardegna, la terra che lo aveva lanciato come allenatore, per riportare il Cagliari nella massima serie. Riuscirà nella sua impresa e, l'anno seguente, porterà gli isolani alla salvezza in Serie A. Dal 14 novembre scorso, è tornato per la terza volta al timone della Roma, con l'obiettivo di risollevare una stagione che aveva visto De Rossi e poi Juric incontrare notevoli difficoltà nella gestione della squadra giallorossa. Obiettivo che sta conseguendo con successo, dato che dal suo ritorno sulla panchina dei giallorossi ha mantenuto una media punti da scudetto ed è attualmente in lizza per la conquista dell'Europa League. Con un approccio che privilegia la semplicità e la libertà, Ranieri ha dimostrato che la bellezza del calcio risiede nella naturalezza e nell'istinto dei giocatori; piuttosto che in complicate gabbie tattiche. La sua filosofia calcistica non è legata a moduli preconfezionati, ma rappresenta un manifesto alla solidità difensiva e al gioco veloce e incisivo. Ma ciò che rende il tecnico romano davvero unico è la sua visione del calcio: «Il calcio è semplice, sono gli allenatori a complicarlo». Questa affermazione, che racchiude la filosofia di un grande maestro, mette in luce la sua capacità di liberare i talenti, di farli esprimere al meglio senza le catene di una tattica eccessivamente rigida. Lui non ama le gabbie mentali, al contrario, cerca sempre di aprirle.

La sua leadership è caratterizzata da un equilibrio tra organizzazione e libertà, dove i calciatori sono incoraggiati a sentirsi bene e a giocare con naturalezza. «Impegno e libertà» sono le sue parole d'ordine, un mantra che ha accompagnato le sue squadre in ogni angolo del continente. Non si perde in discorsi lunghi e noiosi, ma sa come catturare l'attenzione dei suoi giocatori con una battuta ben piazzata, consapevole che la soglia di attenzione dei calciatori è limitata. Quando si tratta di decidere la formazione, lui si affida più alla luce negli occhi dei suoi giocatori che ai freddi numeri degli algoritmi. «Mi fido di voi e dopo facciamo il punto. Cercate il vostro fuoco dentro. Cercate quel fuoco, non vergognatevi». Questo è il suo invito a trovare la motivazione e la passione che ogni calciatore ha dentro di sé. Per lui gli algoritmi sono solo strumenti di supporto, utili nella fase iniziale di valutazione, ma non possono sostituire la conoscenza diretta e l'intuizione che deve avere un allenatore.

Ranieri ha sempre giocato per vincere, ma non si tira indietro nemmeno di fronte a una situazione difficile: «Se trovo un avversario che mi schiaccia, provo a limitare i danni». Questa pragmatica visione del gioco, unita a una profonda comprensione delle dinamiche umane in campo, hanno fatto di lui un allenatore capace di affrontare qualsiasi sfida con coraggio e determinazione. Non sorprende che “Sir Claudio” sia l'unico allenatore ad avere il record di aver partecipato (e vinto) ai quattro principali derby cittadini italiani, grazie alle sue esperienze con Roma, Juventus, Inter e Sampdoria. E mentre il mondo del calcio continua a muoversi verso le analisi e le statistiche, Claudio Ranieri rimane un faro di autenticità. La sua capacità di valorizzare i giocatori, di creare un ambiente in cui possono esprimere il loro talento senza paura, è ciò che lo rende un grande uomo e un grande allenatore. In un'epoca in cui il calcio può apparire freddo e distante, lui ci ricorda che, in fondo, il gioco è fatto di emozioni, passione e, soprattutto, di uomini e donne che lo vivono ogni giorno.

 

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Info Autore
FILIPPO VAGLI
Author: FILIPPO VAGLI
Biografia:
Filippo Vagli nasce a Parma il 17 marzo 1967. Dopo aver giocato a calcio dai 6 ai 14 anni, dall’età adolescenziale in avanti, pratica la pallavolo per oltre venticinque anni, di cui una decina a livello professionistico. Dopo aver svolto la trafila nelle squadre giovanili dell’allora Santal Parma (conquistando uno scudetto categoria “Ragazzi”, under 17), ha giocato nella prima squadra della Santal Parma in serie A1 per un paio di stagioni (conquistando la Coppa Campioni 1984/1985 e la Coppa Italia 1986/1987) per poi proseguire la carriera di atleta in diverse compagini di serie B e C del nord d’Italia. Ha inoltre collezionato una trentina di presenze tra nazionale pre-juniores e juniores a metà degli anni Ottanta. Una volta interrotta la carriera da giocatore ha allenato (cartellino di allenatore di terzo grado, massimo livello nazionale e internazionale) per circa vent’anni anni sia a livello giovanile che senior (viceallenatore di Maxicono Parma, serie A1 stagione 1999/2000) e ricoperto funzioni di Direttore Tecnico in prestigiose società pallavolistiche parmensi. Dopo aver svolto il corso per Speaker Radiofonico, ha condotto diversi programmi sportivi in radio e, attualmente, conduce in diretta ogni giorno il programma La Signora in Bianconero Live in onda sul canale YouTube La Signora in Bianconero. Ha approfondito la sua grande passione per il calcio conseguendo sia il Diploma Nazionale MSP Italia di Operatore di Primo Livello di calcio a undici che di Video Analyst (disciplina Match Analysis calcistica) di Primo Livello, e collaborando in seguito in qualità di analista nelle categorie calcistiche dilettantistiche. Oggi, oltre ad essere professionalmente impegnato in ambito di organizzazione aziendale, dopo aver frequentato il corso privato di Giornalismo Calcistico organizzato dallo staff di Cataliotti Football in collaborazione con la redazione di Calciomercato.com, attraverso i suoi racconti e le sue analisi tecniche divulga quelle che sono le sue grandi passioni: il calcio e la pallavolo. Lo fa mettendo in condivisione con gli appassionati di tali discipline la sua quarantennale esperienza nel mondo dello sport. Pluridecennali le sue collaborazioni in qualità di autore, editorialista, conduttore radiofonico, blogger e youtuber passate e attuali con: Frammentibianconeri.it, Volleyball.it, Ilclubdelvolley.blogspot.com, Signoramiacalcionews.com, Radio Moncalieri, la Signora in Bianconero, Il Salotto della Vecchia Signora. Ha inoltre collaborato con Francois Salvagni e Ciro Zoratti alla realizzazione del libro "Allenatore Vincente".
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