di Mario Logullo
È passato un anno dall'inizio della pandemia e ancora mancano infermieri, medici e, soprattutto, una programmazione seria.
Senza dimenticare i contagi, ricordiamo che negli ultimi dieci giorni ci sono stati più di 15 morti. E gli ospedali, in tutta la provincia, sono ancora chiusi.
I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, lamentano, giustamente, le mancate assunzioni e, quindi, le condizioni precarie che li costringono a turni di lavoro massacranti. Non sono più in grado di dare assistenza alle numerose richieste che arrivano ogni giorno. Denunciano apertamente il rischio per tutti quelli che arrivano in ospedale.
Sono davvero tante, ormai, le manifestazioni che si stanno susseguendo ma, nonostante le promesse e quant'altro, secondo i vari sindacalisti, non è stato fatto proprio niente.
Continua quindi, a preoccupare lo stato della sanità in Calabria, in questo caso a Cosenza, ma con la situazione più o meno uguale in tutta la regione.