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di Lucia De Cicco

Molti amministratori del Sud stanno prendendo coscienza di ciò che realmente spetta ai nostri territori e mai ottenuto in termini di Investimenti Pubblici, di LEP, di LEA e buon ultimo di Recovery Fund, soprattutto grazie all'impegno profuso da importanti personalità del meridionalismo. E ciò è sfociato in più azioni, su tutte quella messa in piedi da tanti sindaci del Sud, denominata "Recovery Sud", con l'obiettivo di far sentire la propria voce in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per pesare nella distribuzione dei fondi del Recovery Fund.

La lettera da loro inviata al Presidente del Consiglio non è per nulla banale ma va di pari passo con quelle che sono le esigenze di un paese come Cerisano, il quale è diventato ormai periferico, a rischio spopolamento, con un preoccupante incremento della povertà, con il personale ridotto ai minimi termini e senza esperti gestori dei fondi. Così, Rosario Belmonte, consigliere comunale di minoranza del comune di Cerisano.

 I sindaci chiedono di essere dotati di un cronoprogramma e di una sorta di “manuale delle istruzioni” del PNRR in modo da poter iniziare a riempirlo di contenuti, anticipando, di fatto, quella che è la visione di paese che si intende realizzare.

Cerisano, nel nostro caso, ha urgente bisogno di recuperare il suo bellissimo centro storico, per ripopolarlo e renderlo attrattivo insieme alle sue chiese, al suo Sant'Ugolino e alla sua storia artistica; di favorire uno sviluppo agricolo nelle zone periferiche; di valorizzare la sua montagna; di attuare i servizi sociali; di sviluppare la digitalizzazione e via discorrendo.

E con la dote finanziaria che il Recovery Fund porterà in Italia, ovvero ben 209 miliardi di euro, dei quali al Sud spetterà il 70%, non si potrà non fare di Cerisano un "paese nuovo" e produttivo! Non possono esserci dubbi in merito se tali somme verranno confermate e ben destinate. Ma bisogna evitare possibili ritocchi alle ripartizioni, pertanto occorre essere vigili ed è indispensabile che tutti i sindaci, dall'Abruzzo alla Sicilia, aderiscano a "Recovery Sud". Pertanto, proprio per questo motivo, ho provveduto ad inviare al sindaco di Cerisano una pec con allegati il  Protocollo d’Intesa Rete dei Sindaci  “Recovery  Sud” e la bozza di delibera di giunta per l'approvazione e la sottoscrizione dello stesso.

La proposta politica è stata una costante di questo mandato consiliare, seppur con una accoglienza quasi nulla da parte di chi amministra il comune di Cerisano, ma il futuro del paese non ammette alcuna resa. D'altronde anche durante il consiglio comunale di martedì ho proposto, viste le difficoltà economiche dovute al momento pandemico, di ridurre l'aliquota IRPEF (vecchio cavallo di battaglia, insieme all’”uscita” dall’anticipazione di cassa, dell’attuale amministrazione comunale ma le cose, a quanto pare, sono cambiate) in base allo scaglione reddituale di riferimento, con maggiore riguardo nei confronti della fascia più debole e di rivedere il “Regolamento  per l’applicazione  del  Canone  patrimoniale  di  concessione,  autorizzazione o esposizione”, azzerando su base locale e non solo riducendolo, fino ad almeno a tutto il 2022, il canone per la diffusione dei messaggi pubblicitari a favore dei comitati,  delle associazioni, delle confraternite, delle società sportive, delle attività commerciali tutte e via discorrendo. A quanto pare, quest'ultima proposta troverà accoglimento quanto prima. 

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