di Valeria Bianchi Mian
Solo dolore.
Lo sapevo. Me lo aspettavo. La fiducia negli umani è sempre mal riposta. Per tutti quelli che possono comprendere il rapporto meraviglioso possibile con le altre creature, ne basta uno e si rovina il mondo.
Sai, ieri c'era un grillo in procinto di affogare tra le onde del mare. Dieci persone sono state a guardare. Uno lo voleva uccidere. Una lo ha preso e portato al sicuro (io). La percentuale è più o meno la stessa per ogni fiore bello, per ogni tenerezza. Alcuni osservano stupiti, uno uccide, uno cerca di tutelare.
Rip Amarena.
L'unico conforto è sapere che, avendoti elevata a simbolo della convivenza pacifica tra uomo e orso in Abruzzo, non passerai inosservata e i tuoi umani amici alzeranno la voce...
"La notizia dell'uccisione a colpi di fucile dell'orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell'intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile. In tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini. Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l'uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati. L'atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell'ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l'immagine e l'onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat".Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio