di Matteo Gracis
Elon Musk ha fatto sapere al mondo che è stato impiantato il primo chip cerebrale di neuralink su un essere umano.
Il miliardario americano ha, poi, aggiunto, un altro post con queste informazioni:
“Il primo prodotto di Neuralink si chiama ‘Telepathy’ (telepatia). Consente il controllo del proprio telefono o computer e, attraverso di essi, di quasi tutti i dispositivi, semplicemente col pensiero. Gli utenti iniziali saranno coloro che hanno perso l’uso degli arti”.
Il prossimo passo, già dichiarato pubblicamente, è far dialogare questi chip con l’intelligenza artificiale, ed eccoci giunti nell’era del transumanesimo. Chi ipotizzava cose simili solo qualche anno fa era tacciato di essere un complottista. Mentre là fuori la massa è super gasata da questi “progressi tecnologici”, e presa bene perché si sente “cittadina del futuro”, io invece ho l’impressione che si stia correndo un po’ troppo e andando oltre a certi limiti che invece sarebbe stato meglio rispettare.
Come in altri casi, ma in questo più che mai, non ho molto da aggiungere, se non : “Si salvi chi può”.