di Matteo Gracis
Io non so neanche da dove iniziare, ma so bene da dove finire.
Israele sta scrivendo una delle pagine più nere dell'umanità. A Gaza la fame è usata come “strumento di guerra”. Gli israeliani organizzano feste con bambini e musica per ostacolare il passaggio dei tir che trasportano aiuti umanitari. L'esercito israeliano pubblica video in cui vengono distrutte le provviste destinate alla Palestina con canzoni allegre in sottofondo. E dopo averli portati alla fame e alla disperazione, l'altro ieri le forze israeliane hanno aperto il fuoco su una folla di civili ammassati per ricevere provviste di prima necessità causando almeno 100 morti e oltre 700 feriti.
La mia coscienza, prima della mia professione, mi impone di parlarne, di provare nel mio piccolo a smuovere altre coscienze, di informare coloro i quali vogliono ancora essere informati. A chi mi chiede come faccio ogni giorno a parlare di quello che succede a Gaza, rispondo: "Come fate voi a non parlare ogni giorno di quello che succede a Gaza!!".