Il 20 novembre si celebra la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nel 1989, ratificata il 27 maggio 1991, venne stipulata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dove per la prima volta vengono riconosciuti i bambini come soggetti aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Grazie all’adozione e ratifica di questo documento in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini godono dei diritti fondamentali e sono protetti e tutelati.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiara alla stampa: "Il Governo intende istituire un gruppo di lavoro con tutti i Ministeri e le Istituzioni competenti per stilare un piano d'azione operativo e concreto. Dare nuova centralità ai bambini e ai ragazzi è una priorità: una sfida epocale, che intendiamo portare avanti perché il futuro della nostra Nazione dipende dalla capacità di rispondere ai bisogni delle giovani generazioni"
Così in una nota riferita dall'agenzia AdnKronos la dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "La Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ha posto bambini e ragazzi al centro di una rete di diritti fondamentali: il diritto alla non discriminazione, il rispetto del superiore interesse del bambino, il diritto alla vita, a un corretto sviluppo, il diritto all'ascolto. Conflitti globali, povertà diffusa, cambiamenti climatici sono minacce al pieno godimento dei diritti dei bambini, duramente provati anche dagli anni della pandemia. Il rischio non è solo la compressione di diritti fondamentali. Guerra e povertà, troppo spesso, diventano il retroterra di abusi e violenze consumate sui più deboli, evocano storie di infanzie spezzate, di bambini costretti a diventare adulti senza avere gli strumenti per affrontare la vita".