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In Via Case Basse 14, nel quartiere Villaggio Paradiso, situato all’inizio della litoranea nord di Messina, si trova la casa-museo di Maria Costa (foto in basso), icona della poesia messinese.


La struttura è oggi tutelata dal Centro Studi “Maria Costa”, un’associazione che si occupa della salvaguardia dell’immenso patrimonio letterario lasciato dalla poetessa, che conta più di 25000 opere tra poesie e racconti.
Il mare è sempre stato oggetto di ispirazione e, fin da giovane, la poetessa (nella foto di copertina) era solita immergersi metaforicamente tra le onde, lasciandosi trasportare in una dimensione per lei onirica e piena di pathos.
L’immenso patrimonio linguistico-letterario fa da contraltare ad un’immagine molto umile e questa era sicuramente la grandezza di una donna che, non avendo studi specifici, è riuscita a tramandare dei termini dialettali ormai obsoleti, ma ricchi di significato.
Al riguardo, nel 2006 la poetessa è stata iscritta nel R.E.I. (Registro delle Eredità Immateriali), quale “Tesoro umano vivente”, per essere l’unica detentrice e custode di un repertorio lessicale riconducibile al dialetto peloritano ottocentesco.
La sua forte personalità e il suo anticonformismo le hanno dunque permesso di rappresentare con grandissima teatralità storie antiche, leggende e, soprattutto, aneddoti di vita vissuta, sempre con una maestria non comune e un senso di benevolenza verso chi la ascoltava.
Tra le principali sue raccolte, possiamo trovare le seguenti opere: “Farfalle serali” (1978), “Virioli” (s.d.), “Mosaico (1980), “’A prova ‘ill’ovu” (1989), “Cavaddu ‘i coppi” (1993), “Scinnenti e Muntanti” (2003), “Ventu cavalèri” (2005) e “Àbbiru maistru” (2013).
La poetessa ha ottenuto vari riconoscimenti, tra i quali il “Vann’Antò”, il “Lisicon”, il “Bizzeffi”, il “Colapesce”, il “Tindari”, il “Poesia da contatto”, il “Montalbano” e il “Buttitta”.
Sull’iconica figura di Maria Costa sono stati anche girati diversi documentari da registi messinesi, ma anche giapponesi, tedeschi e francesi.
Nata a Messina il 15 Dicembre 1926, se n’è andata il 7 Settembre 2016 a quasi 90 anni, circondata dall’affetto dei suoi cari e di chi le ha sempre voluto bene.
Nella sua lapide ha voluto fosse scritto l’acrostico di M.A.R.I.A. C.O.S.T.A..

*Ringrazio, per la gentile collaborazione, la Segretaria del Centro Studi “Maria Costa”, Arch. Gisella Schirò.

 

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