di Monica Vendrame
Si è spento nella notte Marco Occhetti, in arte “Kim”, voce storica della band italiana “I Cugini di Campagna”.
La morte improvvisa dell’artista ha lasciato increduli i tanti fan che hanno avuto modo di apprezzare il suo particolarissimo “timbro in falsetto”, soprattutto negli anni a cavallo tra il 1986 e il 1994, quando si esibiva con il famosissimo gruppo.
La notizia, apparsa sulla pagina facebook dell’artista, è stata postata dalla figlia Giulia:
“Come avrete potuto leggere, purtroppo ieri sera papà è venuto a mancare. Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo. Per questo, vi comunico che lunedì 25 aprile alle h 15,00 si terrà il suo funerale a Fiano Romano presso la Chiesa di Santo Stefano Protomartire”.
Di recente, l’artista aveva più volte dichiarato che quel successo, conquistato meritatamente negli anni, non esisteva più. Dopo aver lasciato la celebre band si esibiva nelle piazze di Roma.
“Ero ricco, famoso e giravo il mondo – ha svelato -. Ora per campare sono costretto a esibirmi per strada, soprattutto in Piazza Navona e vicino al Pantheon, e spero nella benevolenza delle persone per racimolare qualche spicciolo. Ma nessuno mi sentirà mai cantare Anima Mia. Non mi va, mi ha stufato anche se è un bellissimo pezzo. Praticamente sono caduto dalle stelle alle stalle, che, però, preferisco. Primo perché sono più vere e, poi, perché non sono più costretto a vestirmi in quella maniera.”
Marco Occhetto aveva deciso di intraprendere la strada da solista, amava fare l’autore, lo sentiva dentro. Ricordiamo il suo disco “Rose e fiori”, una canzone autobiografica della sua storia d’amore.
*ultima ora:
Secondo quanto sembra trapelare, l’uomo è stato colpito da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.
