Donne in Afghanistan: "Non abbiate paura"
di Lucia Lo Bianco
Il mondo le ha lasciate sole dopo vent’anni. Avevano frequentato scuole e università, erano diventate giornaliste, lavoratrici delle istituzioni governative, registe, guide turistiche e musiciste. Si erano illuse di poter aspirare a qualcos’altro che non fosse il buio profondo della notte in cui precipitavano inesorabilmente sin da bambine. Erano nate in un paese libero, in cui a una donna era finalmente permesso di poter perseguire i propri sogni. Tutto questo prima della caduta di Kabul lo scorso 15 agosto.