Biella / Denunciato un “No Vax” che per ottenere il Green pass va a fare il vaccino con un braccio in silicone
di Giovanni Macrì
Sembra una gag venuta fuori dalla mente del mitico Benny Hill, invece è purtroppo la cruda realtà.
di Giovanni Macrì
Sembra una gag venuta fuori dalla mente del mitico Benny Hill, invece è purtroppo la cruda realtà.
di Giovanni Macrì
Si chiama Salvatore Laudani il 47enne, volontario del S.A.S.S. (Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano), la vittima che ieri ha perso la vita mentre stava compiendo il proprio dovere in una complessa attività di soccorso, in condizioni meteo proibitive, per il recupero di un escursionista scivolato in un canalone che interseca la “Schiena dell’Asino”, sul versante sud-est dell’Etna, nella zona della Valle del Bove, a 2.246 metri.
di Giovanni Macrì
Dopo la tromba d’aria di ieri che si è formata fortunatamente in mare di fronte Marinella di Selinunte nel Trapanese senza raggiungere terra e poi portarsi dalla zona di Menfi fino a Mazara del Vallo risparmiando la costa, e dopo la terribile grandinata di Castelvetrano con chicchi grossi come noci, oggi nel ragusano un’altra tromba d’aria ha scatenato la sua furia lasciandosi alle spalle solo distruzione. Uno scenario da film: alberi caduti, muri crollati, auto ribaltate, case scoperchiate e violenti nubifragi che hanno reso le strade come fiumi in piena.
Continuano le iniziative dell’associazione culturale Agorà di Castrolibero improntate alla cultura e alla presentazione di libri di scrittori esclusivamente calabresi attraverso la rassegna “Gocce di cultura”, che accompagnano il territorio castroliberese dal 17 settembre 2021.
Il settimo appuntamento è in programma sabato 20 Novembre, alle ore 17,30 presso il Palazzo ottocentesco Isabella Quintieri, via della Giustizia 2 a Castrolibero e vedrà protagonisti la giornalista Fabrizia Rosetta Arcuri e lo psicologo e criminologo Sergio Caruso, coautori del libro “Sangue del mio Sangue”, Falco M. Edizioni.
È la storia della più grande strage familiare avvenuta in Italia, la strage di Buonvicino, in Calabria. Scritto a quattro mani fornisce due chiavi di lettura quella dello psicanalista. Nel primo caso il testo ha l'intento di analizzare attraverso concetti scientifici ed etici la casistica di un fenomeno sempre più crescente definito “Family Mass Murder” e rappresenta anche un chiaro invito alla prevenzione.
Nel secondo caso, vi è una sorta di autobiografia del dolore e dell'aspetto introspettivo delle cosiddette vittime secondarie, di cui nessuno parla o si ricorda. Il libro vuole essere anche una denuncia aperta nei confronti dello Stato su quest'ultimo aspetto. Dopo 25 anni è la prima volta che si parla della strage e a farlo anche uno dei due superstiti con una testimonianza diretta, Marco Benvenuto, che allora aveva tre anni.
Valente è stato condannato a 30 anni, ne ha scontanti 25 e ora è libero ed è tornato a vivere a Diamante, esattamente a 100m da casa della famiglia delle vittime. Nel libro c'è tutto e tanto altro. La prefazione è del prof. Francesco Bruno, allora consulente del PM, e le conclusioni sono state affidate a Manuela Iatì, giornalista SkyTg24.
Interverranno e dialogheranno con gli autori il giornalista Antonlivio Perfetti, Direttore di Cam Tele3 e Salvatore Panaro, Criminologo e Dirigente Sappe. Nel corso della presentazione saranno eseguite alcune letture tratte dal libro, a cura di Alessandro Chiappetta, giornalista e regista della compagnia teatrale Quinta Scenica. Saranno presenti all’evento: Orlandino Greco Vice Sindaco e Nicoletta Perrotti Assessore con delega alla cultura del comune di Castrolibero.
I saluti iniziali saranno introdotti dalla presidente dell’associazione Agorà Evelina Cascardo. Sarà, inoltre, visitabile una mostra pittorica sulle donne dipinte dagli artisti Stefania Vena, Guido Maria Astorino, Armando Greco e Mariafrancesca Longo.
La serata si concluderà con un buffet finale. Associazione Culturale Agorà Castrolibero
È stato trasmesso all'attenzione della Commissione Europea il dossier con l'opposizione italiana al riconoscimento della menzione geografica tradizionale europea per il Prošek croato.
di Ivana Orlando
Quando chi dovrebbe curare o alleviare alcune sofferenze emotive…è il causante.
Generando, nelle sedute a cui partecipava una minorenne, disturbi psicologici tra questi; ansia e depressione e tramite la tecnica della Emdr (la macchina dei ricordi) persuadeva la bambina ad aver subito abusi sessuali dal padre. Non lo si può più definire un psicoterapeuta ma un “demone”.
L’uomo in questione è Claudio Foti, psicoterapeuta, uno delle 17 persone, compreso anche il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, coinvolte nell’inchiesta “Angeli e Demoni”. Giudicato con rito abbreviato, è stato condannato a quattro anni invece, come richiesto dalla procura di Reggio Emilia, a sei anni.
Foti è il fondatore del centro chiamato Hansel & Gretel, ma che di fiaba non aveva niente a che vedere se non solo il nome. Una fiaba con un epilogo triste e drammatico per quei bambini portati via dalle proprie famiglie per i loro sporchi affari. Ma come in Hansel & Gretel, quei sassolini bianchi stanno tracciando il percorso giusto per ritrovare i demoni e farsi che gli Angeli ritornino alle loro case.
Dalle indagini svolte, questo disegno modificato da un adulto, esattamente da una psicologa dei servizi sociali della Val d’Enza, è la prova delle irregolarità commesse ai danni dei minori.