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di Giovanni Macrì

Ennesimo femmminicidio. Teatro della tragedia è, questa volta, Novoli, un tranquillo paesino, almeno fino ad adesso, in provincia di Lecce. Ennesima donna, la 39enne Donatella Miccoli impiegata come commessa presso uno dei negozi del centro commerciale “Mongolfiera” di Surbo (LE), uccisa barbaramente senza pietà dalla follia di un uomo che diceva di amarla, il marito Matteo Verdesca, un 38enne che lavorava come corriere espresso. Un amore, il suo, sicuramente malsano, un amore criminale accecato dalla quotidiana gelosia, moto d’animo che William Shakespeare aveva definito come “un mostro dagli occhi verdi”.

di Gabriella Paci

Sconvolge l’opinione pubblica l’uccisione di bambini da parte dei propri genitori, specie se a compiere l’omicidio è proprio la madre.

di Paolo Russo

Joe Biden, durante una pedalata a Rehoboth Bech, ha voluto fare una deviazione per salutare un gruppetto di persone. Ha appoggiato un piede per terra mentre l'altro è rimasto incastrato nel pedale ed è caduto rovinosamente sulla strada.

di Ivana Orlando

Come una matrioska la piccola Elena del Pozzo, uccisa a coltellate da chi le ha dato la vita, dalla mamma Martina Patti nel Catanese, poi avvolta e avvolta e poi ancora… in cinque sacchi da spazzatura nei pressi dell’abitazione, in un campo incolto dentro una fossa scavata dalla stessa madre la mattina stessa dell’omicidio.
I colpi inferti alla piccola Elena dalla madre, dopo l’autopsia, sono stati 11 e solo uno è stato letale.

Martina Patti, aveva un secondo schema, un secondo piano: l’abuso. Elena era senza pantaloncini, sono stati trovati accanto al corpicino inerme.

Ma forse Martina era schiava dei propri demoni, forse resa schiava dalla sua stessa solitudine e dalle conseguenze di una separazione mal gestita da entrambe le parti.

Mi chiedo che se in quel frangente di primo input insano, dove tutto è buio e tacito, dove l’orrore forgia la sua forma e il suo braccio attraverso lo sguardo sordo… mi chiedo se vi fosse stata una lacrima a far chiuder quella palpebra… 

Una lunga, lunghissima lettera che punta dritto al cuore e che leggendola strozza il respiro. Difficile trattenere le lacrime ma anche la rabbia.

di  Monica Vendrame

Tragedia nella notte a Napoli, dove un diciassettenne di origini lituane ha ucciso a coltellate la madre adottiva.