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Con questo articolo voglio parlarvi di una malattia poco conosciuta la fibromialgia: detta fibromialgia reumatica o sindrome fibromialgica.
Mi è stata diagnostica nel 2016, non sapevo della sua esistenza; però ripensando alle varie patologie credo proprio di averla avuta fin dall’ età di vent’ anni e nel tempo, ahimè, è peggiorata.
I giorni con fibry (amichevolmente la chiamo così) non sono mai tutti uguali, è una perenne incognita tutte le mattine, viverci è come fare sempre un percorso ad ostacoli.

E’ una malattia subdola e silente, non si fa notare dagli altri, ma a chi ce l’ha, la cara fibry, presenta il suo conto con dolori muscolari sparsi e bruciori, accompagnati da un grande affaticamento e una rigidità alle articolazioni. Regala insonnia e dona spesso mal di testa e vertigini molto forti, tali a volte, da non stare in piedi. Fibry dà grossi problemi di memoria e infatti, spesso facendo le cose ci si domanda: “ma perché sono qui? Che volevo e dovevo fare? Cosa volevo prendere? ecc”; inoltre dà enormi problemi di concentrazione (per me che studio è una battaglia continua).
Depressione? Certo che c’è, la fa da padrona! E non abbiamo la fibromialgia perché depressi, prima si credeva così, ma è l’esatto contrario, è la malattia che ti dà la depressione.
Attacchi d’ansia? Si, anche questi fanno parte del pacchetto. E poi… a volte la cara fibry ti dà giornate febbricitanti come se tu avessi l’ influenza e la sola temperatura 36.8° o 37° ti fa sentire come se tu avessi più di 38°, quindi stai malissimo, ma questo per gli altri è difficile da comprendere.


Tra le tante cose sa donare anche tremore alle mani, insensibilità e formicolio alla pelle, tutte cose che ho il piacere di avere. Vi scrivo questo solo per darvi un’idea di una malattia che ancora oggi i medici non sanno come curare perché dà diversi, troppi disturbi e malori, la lista non finirebbe qui.
Fino a qualche anno fa il malato fibromialgico veniva visto come un malato immaginario, ma per fortuna negli ultimi anni, dopo averla snobbata per tanto tempo, hanno deciso di studiarla ed è emerso che la fibromialgia interessa il tessuto connettivo di tutto il corpo, in particolare le strutture che siano costituite da fibre: muscoli, tendini, nervi; vi sono perciò delle anomalie dei recettori della serotonina e della dopamina.
Che dire, c’è ancora tanta strada da fare per gli studiosi che ancora non hanno chiaro da cosa possa nascere tale malattia; il cammino è ancora lungo anche perché ad oggi non c’è una cura vera e propria, si interviene con varie tipologie di medicine ed a volte si cerca quale possa essere la più efficace per il paziente. Viene consigliata dell’attività fisica come il pilates e lo yoga, tutto ciò servirebbe a mantenere una qualità della vita abbastanza buona, ma a volte non basta, dipende dalla gravità ed è allora che ti rendi conto di quanto sia crudele perché può anche fermarti del tutto.

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Info Autore
Anna Nardelli
Author: Anna Nardelli
Biografia:
Anna Nardelli nasce in Puglia, a Francavilla Fontana, un paese del Salento. All’età di quattro anni si trasferisce a Firenze. Dopo un percorso professionale contrassegnato da diversi lavori, come impiegata presso uno studio di commercialisti, poi la Tim, Roberto Cavalli, ed ultimo lavoro presso un franchising della Canon. Anna ad un certo punto della sua vita decide, mentre ancora lavora, di intraprendere gli studi universitari iscrivendosi alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Firenze. Purtroppo, nel frattempo, la ditta dichiara fallimento e si trova senza lavoro. Alla fine del 2014 scrive i suoi primi versi spinta da un gran dolore per una perdita improvvisa; il suo cuore si lacera e vive il lutto anche nel ricordo di altre perdite improvvise già vissute, così diviene un fiume in piena che scorre veloce portando con sé il sentire passato e presente, e così il suo sentire prende corpo attraverso la penna. Pubblica nelle note di facebook la sua prima poesia, viene notata, apprezzata da una sua amica poetessa che la incoraggia a continuare a scrivere, e così farà. Pubblica i suoi scritti in diverse antologie, partecipa a concorsi, prediligendo quelli con finalità benefiche, e da diversi anni viene chiamata a declamare le sue poesie in occasione della conferenza annuale della società Dantesca. A dicembre del 2018 pubblica la sua prima silloge di poesie dal titolo “Rime sparse nell’infinito”, silloge che possiamo definire dell’umano sentire. Nel gennaio del 2020 pubblica la sua seconda silloge “Le stanze dell’anima”, e anche qui troviamo il sentire più profondo per la vita attraverso l’anima e il cuore. Attualmente sta preparando la tesi per laurearsi in questo 2021. Ha molti progetti presenti e futuri.
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