di Ivana Orlando
La nostra storia, è la storia di anni e anni di assoggettamento da parte di uomini insicuri e caratterizzati da una primitiva concezione del sesso opposto.
Se prima tale differenza aveva poche basi conoscitive e molte deformi, ora gli uomini che permangono nella loro posizione stagnante sia culturalmente che socialmente, vi è una sola causa scatenante che li induce ad essere patriarcali, pur vivendo in una società evoluta, pur avendo subito metamorfosi crescenti ed è l’unica risposta a cui io attribuisco riscontro: fallimento. Fallimento personale e sociale. Le loro sconfitte divengono coltelli conficcati nella pelle delle donne o ferite psicologiche stillanti dal loro sguardo. Sono affetti di vittimismo cronico.
Essenzialmente sono, taluni uomini, irrisolti e frustrati. Si deresponsabilizzano tramite un dito indice, quando va bene, puntato su noi donne e aggiungerei, da donne dalla personalità forte e da intelligenze spiccate, il loro senso di pusillanimità aumenta proporzionalmente.
Distorce la realtà non essendo in grado di discernerne le cause e la sua inconscia e latitante bassa autostima diviene violenza psicologica, economica e fisica nella donna.
In questa realtà di donne maltrattate da uomini, ribadisco non tutti, un “margine” non palesato ma altrettanto dolente e tragicamente tacito è il silenzio delle donne sulle donne vittime. Nella maggior parte delle volte sono, mamme, sorelle e amiche degli uomini aggressivi.
A tutte le donne che vivono una realtà cruenta e celata; alzate il velo e metteteci la faccia. È sempre il pugno che non vedi che ti porta a quello successivo.