di Vincent Giocoliere
"Sono troppo grassa", così recita l'incipit di una mia Poesia. Una delle più dolorose e sentite perché tratta da una storia vera.
Si parla molto poco di anoressia. Si parla, invece, moltissimo di moda, influencer, modelle, soubrette.
Persone che vengono seguite per la loro bellezza, insomma.
Nulla di male! Penso che piacerebbe a chiunque essere avvenenti, sentirsi in forma, ammirati.
Purtroppo la realtà è che il dietro le quinte è fatto di chili di mascara, luci che rendono la pelle luminosa, diete ferree, sacrifici enormi, competizione terribile, estrema sofferenza. Totale assenza di benessere e felicità.
Se pensi di essere affetto da questa patologia, non vergognarti a chiedere aiuto.
Fallo subito!
Perché se ne può uscire.
Perchè se ne deve uscire.
Un tunnel oscuro l'anoressia, corpi magrissimi che chiedono aiuto, specchio di ferite e di sofferenze interne. Si smette di mangiare, si contano le calorie, ci si pesa tutti i giorni. L'attenzione al proprio aspetto fisico diventa ossessiva, l'immagine che si ha di se stessi non è reale. Chi soffre di anoressia si vede obeso e per perdere peso ricorre a diete drastiche e ad una attività fisica estenuante. La fantasia è quella di annullarsi, di sparire agli occhi degli altri.
L'anoressia è una malattia grave dalla quale si può morire, precisamente, secondo le statistiche, il 10% di chi ne soffre. Colpisce soprattutto le ragazze giovanissime che inseguono il canone di bellezza di una donna vincente che a tutti i costi dev'essere magra e perfetta. In Italia circa 3 milioni di giovani soffrono di disturbi alimentari; nel 40% dei casi la malattia si manifesta in età adolescenziale ma, da qualche anno, si ammalano anche bambini, quarantenni e uomini.
Solo il 30% decide di curarsi, di affrontare la malattia dopo un anno di resistenza a qualunque tentativo. Non è facile uscire dal tunnel oscuro ma si può con l'aiuto e l'amore dei genitori, degli amici. Grazie alle cure mediche e psicologiche si può spezzare il circolo vizioso dell'ossessione e restituirsi una vita normale.
(Monica Vendrame)