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Vivere nei pressi di una discarica aumenta del 34% le probabilità di contrarre un tumore. Questo quanto certificato da uno studio pubblicato dall'autorevole "International Journal of Epidemiology" che è la rivista medica ufficiale dell'associazione internazionale degli epidemiologi. 
 
Rivista pubblicata dalla Oxford University Press. Basta vivere entro i cinque chilometri da una discarica e il rischio di aumentare la percentuale di ammalarsi è concreto e reale. E non basta, Aumenta del 5% anche il rischio di contrarre malattie respiratorie soprattutto per i bambini.
 
Ma quante  discariche vi sono sul territorio calabrese?.
 
 
Impianto di smaltimento rifiuti sequestrato dagli inquirenti per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi
 
 
Quante discariche abusive, quante discariche occultate nei terreni?. Quante discariche sono il frutto di interramenti abusivi ad opera della 'ndrangheta che fra i suoi tanti affari gestisce anche quello dei rifiuti tossici che consente guadagni da non sottovalutare?.
 
Tante sono state, negli anni, le inchieste che hanno dimostrato l'interesse delle cosche nel settore dell'illecito smaltimento dei rifiuti, legato soprattutto al controllo del ciclo di produzione del cemento, settore dove storicamente la 'ndrangheta esercita un controllo capillare.
 
Basti solo accennare che il pentito di camorra, Carmine Schiavone, che svelò il modello di funzionamento delle discariche che a Casal di Principe ( Caserta) alimentarono la "terra dei Fuochi" con centinaia di morti per tumore, affermò che "la vera terra dei Fuochi è la Calabria".
 
Pochi giorni dopo aver fatto tale affermazioni durante una famosa intervista nell'ambito di una seguita trasmissione Rai lo stesso Schiavone dichiarò la sua disponibilità di essere ascoltato dalla Procura antimafia di Reggio Calabria.
 
Ma non fu possibile. Carmine Schiavone poco tempo dopo aver rilasciato l'intervista che fece molto scalpore, seppur in buona salute, venne folgorato da un infarto.
 

Chi era Carmine Schiavone

Carmine Schiavone aveva iniziato a collaborare con la giustizia nel 1993.

Le sue deposizioni furono determinanti per il maxiblitz che portò a 136 arresti di affiliati al clan, operazione da cui derivò il processo ''Spartacus''.

Anche qui le dichiarazioni di Schiavone furono al centro delle accuse. Al termine del processo furono condannati il cugino Francesco Schiavone detto Sandokan, Michele Zagaria e Francesco Bidognetti, ritenuti la cupola del clan.

Con loro furono condannate altre 30 persone. Il suo nome tornò alla ribalta nel 2008, quando voci raccolte dalle forze dell'ordine lo davano come possibile organizzatore di un attentato contro Roberto Saviano. Ma sulla circostanza non emersero riscontri concreti.

Negli ultimi anni aveva concesso numerose interviste ai media sul traffico illecito di rifiuti nella Terra dei Fuochi.

Lasciò la sua vita terrena il 22 febbraio 2015 a 71 anni per infarto nella casa fornita dalla DDA a Viterbo dove viveva da collaboratore di giustizia.

La Procura di Napoli indagò sulla sua morte inaspettata ma non emersero riscontri importanti anche se in molti sono convinti che non sia stata del tutto accidentale.

 
 
Una delle tante discariche abusive disseminate sul territorio
 
 
 
 
 
Il boss pentito della Camorra, Carmine Schiavone
 
 
 
Rimane il fatto che il traffico di rifiuti tossici in Calabria risale sin dai lontani anni '70, quando lo stesso traffico non era neanche un reato non essendovi allora alcuna legislazione di natura ambientale in merito.
 
In mezzo secolo di traffici è facile presumere che disseminati ovunque tantissime siano le discariche occulte che inquinano l'ambiente della Calabria.
 
Qualcuno sostiene che stranamente il tasso tumorale calabrese sia identico a quello registrato in aree del nord Italia ad alto tasso di industrializzazione, ma si tratta solo di supposizioni considerato che in Calabria non essendo granché efficienti i registri tumorali di popolazione a cura delle Asp non è dato sapere con certezza quale sia il numero reale dei tumori che interessano la popolazione calabrese anno per anno.
 
Anche in questo la Calabria non riesce a dare risposte certe.
 
Anche questo è la Calabria.
 
Gianfranco Bonofiglio
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Info Autore
Gianfranco Bonofiglio
Author: Gianfranco Bonofiglio
Biografia:
Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Milano, docente ordinario di "Competenze digitali" negli Istituti Superiori dal 1990, impegnato sin dal 1987 in percorsi di educazione alla legalità e crescita della cultura antimafia, promotore di numerose iniziative nelle scuole e nelle Università per la conoscenza del fenomeno mafioso. Autore di numerose inchieste giornalistiche pubblicate anche su quotidiani di caratura nazionale. Docente di Storia della criminalità in vari corsi e varie iniziative del mondo universitario. Direttore responsabile dell'emittente televisiva regionale, Calabria News 24, Direttore responsabile e editore del quotidiano on - line "La Voce Cosentina.it" e del quotidiano on - line "LaVoceRomana.it". Moderatore di centinaia di convegni e scrittore di numerosi libri sulla criminalità.
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