Alle ore 3.32, l’ora della terribile scossa del 2009, 309 rintocchi dal campanile della chiesa a ricordare un terremoto devastante.
Tornano dopo due anni le celebrazioni per il tredicesimo anniversario del terremoto, che ha devastato il territorio del capoluogo d’Abruzzo e quello di altri 56 comuni, causando la perdita di 309 vite.
Circa duemila i partecipanti al corteo.
I cittadini radunati alle ore 21.00. in via XX settembre, si sono radunati i cittadini, il Comitato familiari delle vittime e le autorità con le torce in mano. La doverosa sosta davanti all’ex Casa dello Studente, dove hanno perso la vita otto universitar e l’arrivo al Parco della Memoria, a piazzale Paoli.
Significativo il “braciere della memoria”, alla presenza di un alpino, un agente di polizia, un carabiniere, un finanziere e un agente di polizia municipale, che è stato acceso da un’atleta della Nazionale ciclisti Ucraina, Valeriia Kononenko, insieme a un vigile del fuoco.
Emozionate la lettura dei 309 nomi delle vittime nella notte tra il 5 e il 6 aprile.
Nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, il cardinale Giuseppe Petrocchi, l’arcivescovo metropolita della città dell’Aquila, ha celebrato la messa in suffragio delle vittime del sisma, a cui è seguita una veglia di preghiera.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha pronunciato una breve discorso.