Il plauso da parte dell'Unpli provincia di Cosenza per l’importante meeting, svoltosi nelle settimane scorse, a Lorica tra Destinazione Sila e Terredamare con la partecipazione di sindaci, rappresentanti di istituzioni pubbliche, Pro Loco, associazioni e tanti operatori turistici.
Come ha dichiarato il presidente Antonello Grosso La valle: "L'iniziativa che vede due esempi di rete: Destinazione Sila e Terredamare con i quali l'Unpli provincia di Cosenza ha da diverso tempo rapporti di sinergie, logica di rete e condivisione programmatica! Sono in atto importanti iniziative per promuovere insieme l'offerta turistica della costa e dell'entroterra calabrese al fine di dare un valore amplificato al settore turismo, pilastro fondamentale per lo sviluppo e la crescita della Calabria, e sicuramente da allungare e proporre attraverso altri segmenti legati al sociale, agricoltura, cultura, sport. Un lavoro lungimirante e strategico quello creato da Daniele Donnici per Destinazione Sila e Francesco Imbroisi per Terredamare, dove ovviamente evidenziamo il forte riconoscimento delle azioni messe in campo e del modello di sistema”.
Con l'Unpli Provincia di Cosenza, sono stati sviluppati azioni e piani di sviluppo turistico - culturale nell'indirizzo di rafforzare l'economia locale con percorsi sperimentali quale la bottega del Turismo, e dove appunto negli stabilmente balneari sono stati attivati sportelli informati relativi alle iniziative e vetrina promozionale dei prodotti tipici e artigianali.
Questo percorso sperimentale è partito lo scorso anno coinvolgendo tre strutture balneari sullo Jonio e tre sul Tirreno.
Il percorso sperimentale ha visto, dallo scorso anno, la sottoscrizione del protocollo d'intesa con la Confesercenti della Provincia di Cosenza; un’idea ragionata e formalizzata con il Presidente Vincenzo Farina e trasferita al successore Dino De Santo, il quale ha da subito sposato anche altri percorsi con l'Unpli provincia di Cosenza quale il progetto Griffe (dedicato al merchandising e relativa area moda) ed altre azioni uniche rappresentano le varie specificità territoriali.
Foto: Piero Sciammarella