La sera del 26 aprile del 1977 a New York al numero 254 della 54° strada ovest a Manhattan, tra la 7th e l'8th Avenue, venne inaugurata la discoteca "Studio 54" dal numero della strada dove era ubicata. Nasceva quella sera una grande leggenda destinata a rimanere nella storia della Musica, del Costume e dell'arte non solo di New York, la grande mela, ma dell'intero mondo. Prendeva il via l'epoca d'oro della Disco - Music, della discoteca che dal 1977 durò sino alla fine degli anni 80. Un periodo edonistico, di grandi cambiamenti, di boom economico, di nuove libertà e di proteste e conquiste delle new generation di allora. Un periodo che non si è ripetuto mai più e che rimarrà per sempre irripetibile. Prima di essere trasformata in una discoteca il locale era adibito a set televisivo e teatrale.
Nella foto si riconoscono Andy Wharol e Liza Minnelli
Gli imprenditori e visionari newyorkesi Steve Rubell e Ian Schrager decisero di acquistarlo al prezzo di 400 000 dollari e di ristrutturarlo, conservando molti dei precedenti set televisivi e teatrali. In poco tempo divenne un luogo di moda e trend per eccellenza. Tantissime le celebrità che facevano a gara per essere presenti nelle serate sempre diverse l'una dall'altra. In sintonia con il tempo non mancava l'uso smodato di droghe e, principalmente, di cocaina. E non mancavano le occasioni per rimorchiare partner occasionali, in quella libertà sessuale che rappresentava anche una protesta contro le convenzioni e le restrizioni morali ed etiche dell'epoca. La formula vincente erano le provocazioni e la stravaganza. I due manager proprietari del locale solevano affermare che ogni sera era la "festa più grande del mondo". Era difficilissimo potervi entrare e la fila all'esterno del botteghino era sempre enorme. Andy Warhol, assiduo frequentatore dello "Studio 54" identificava lo strepitoso successo del locale nell'essere "una dittatura all'ingresso e una democrazia sulla pista da ballo". Memorabile l'ingresso di Bianca Jagger del 2 maggio 1977 che, per festeggiare il suo compleanno, entrò in pista in sella ad uno splendido cavallo bianco. Fra le tante celebrità che lo frequentavano assiduamente Woody Allen, John Belushi, Sean Connery, Robert De Niro, Michael Douglas, Faye Dunaway, Richard Gere, Margaux Hemingway, Dustin Hoffman, Bette Midler, Liza Minnelli, Olivia Newton-John, Jack Nicholson, Al Pacino, Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Elizabeth Taylor, John Travolta, Robin Williams; David Bowie, James Brown, Cher, Alice Cooper, Marvin Gaye, Debbie Harry, Michael Jackson, Mick Jagger, Rick James, Elton John, Grace Jones, Tom Jones, Amanda Lear, John Lennon, Freddie Mercury, George Michael, Giorgio Moroder, Dolly Parton, Lou Reed, Keith Richards, Frank Sinatra, Rod Stewart, Barbra Streisand, Stevie Wonder; Salvador Dalí, Elio Fiorucci, Tom Ford, Diane von Fürstenberg, Martha Graham, Halston, Tommy Hilfiger, Calvin Klein, Karl Lagerfeld, Rudolf Nureyev, Paloma Picasso, Valentino, Donald Trump. Nel 1980 il proprietario Rubell fu arrestato per possesso di droga e frode fiscale e la sua gestione si chiuse con una grande festa il 3 febbraio 1980. In seguito i due fondatori di "Studio 54" vennero condannati a 13 mesi di reclusione ed il locale venne venduto. Venne cambiata gestione ma "Studio 54" non ritornerà mai più al grande splendore della sua breve ma intensa notorietà. Rimase impresso a tutti i giovani di quell'epoca. Si trasformò in una leggenda ed ancora oggi vii è chi ricorda nelle sue storie e nella sua biografia di essere stato un Vip che frequentava a New York "Studio 54".