di Paolo Russo
Un sisma devastante ha colpito la Turchia poco dopo le 2 ora italiana.
La scossa di magnitudo 7.9 è stata avvertita in Libano, in Grecia, a Cipro e in Israele.
Il bilancio di morti e feriti si aggrava di ora in ora attualmente si parla di 284 morti di cui 237 in Siria. Un bilancio provvisorio terribile se si pensa anche alle inevitabili scosse di assestamento che si stanno susseguendo e che non lasciano sperare in nulla di buono.
Dopo il terremoto si è pensato subito ad un all'allarme tsunami in Italia. Le previsioni indicavano, secondo il il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D'Angelo scrive Repubblica, un possibile arrivo dell'onda in Italia alle 6.30, lungo le coste calabresi. Per questa ragione e a scopo cautelativo, dalle 6.30, era stata interrotta la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia. Dopo meno di un'ora Fs aveva comunicato che il traffico lungo i binari era ripreso regolarmente. In conseguenza allo stop cautelativo - spiegava una nota - potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.
L'allerta tsunami era scattata sulle coste orientali del sud Italia (Calabria, Puglia e Sicilia),con un rischio elevato di possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane raccomandando "di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali".