Azzurri - La storia della nazionale di calcio / 1949-1966: Superga, il periodo delle "Vacche magre" e la vergognosa Corea
di Giuseppe Pizzuti
L'eredità di Pozzo è pesante. Due campionati del mondo, una medaglia d'oro olimpica, due coppe internazionali. Sotto la sua guida abbiamo disputato 87 partite vincendone 60, pareggiandone 16 e perdendo soltanto 11 volte. Difficile sostituirlo. La Federazione rispolvera la Commissione tecnica formata da Novo, Bardelli, Copernico e Biancone. Obiettivo: la difesa del doppio titolo ai Mondiali 1950 in Brasile. La Nazionale, che nel frattempo sul petto ha cucito lo scudetto tricolore, si fonda sul blocco del Grande Torino di Loik e Valentino Mazzola. Poche le eccezioni: tra queste Parola, Boniperti e Sentimenti IV della Juve, oltre a Benito Lorenzi dell'Inter. Purtroppo il 4 maggio 1949 un bagliore rischiara la nebbia dell'uggiosa serata torinese. L'aereo che trasporta i granata dalla trasferta di Lisbona si schianta sul colle di Superga. Il Grande Torino non è più! E con lui la nostra Nazionale. Non rimane che uno struggente rimpianto.