Dopo un lungo discutere, dalla Legge di Bilancio arrivano 20 milioni di euro destinati al supporto psicologico: 10 milioni sono dedicati ai privati cittadini, per terapie e sedute di analisi, distribuiti per circa 16 mila persone con un massimo di 600 euro, 10 milioni destinati alle strutture sanitarie, ai professionisti nonché all’assistenza sociale. Il bonus psicologo non riguarda gli ISEE superiori ai 50 mila euro. Il rilascio dipende dall’ISEE del singolo
Abbiamo chiesto al prof. Pasquale Persico, economista e docente universitario, un parere su questo nuovo "aiuto" destinato a fare discutere fra favorevoli e contrari.
"I giornali danno risalto ai 20 milioni di euro stanziati per dare un aiuto psicologico a chi, anche in seguito alla pandemia, si trova in disagio psicologico. L’iniziativa non va criticata perché siamo in una fase di “spaesamento” sulla cura per uscire dalla depressione collettiva, che in altre epoche storiche fu già definita “malinconia civile”, e che, pertanto, avrebbe bisogno di un approccio macro piuttosto che del bonus individuale. Il mio pensiero, pertanto, va alla possibilità di organizzare, presso la Fondazione Morra, un incontro con un filosofo, un poeta ed uno studioso di Simon Weil, adatti ad indagare sui temi della città che verrà. L’amico parroco di una piccola parrocchia del Sud – di Arena Bianca, frazione Montesano sulla Marcellana – don Fernando Barra, mi ha fornito alcune riflessioni/chiave sul pensiero di Simone Weil a proposito della Città degli Uomini e delle Donne. Weil introduce una dimensione politica nel trattare il tema, cioè il lavoro da farsi per la creazione di una nuova convivenza umana e per dare una risposta alla “malinconia civile” (come vera e propria depressione di massa). La spiritualità, intesa come relazione al bene mancante che non si trova in questo momento nel mondo di adesso, è la proposta politica. Tenendo conto di questo aspetto, occorre, pertanto, ripensare alla Città degli Uomini e delle Donne come il luogo in cui tutte le espressioni culturali hanno lo stesso diritto di esistere. In base ad esso, si considera ogni essere umano, senza eccezione, come qualcosa di sacro. Nel mondo attuale, che ci circonda, il concetto è lontano mille miglia, sono presenti differenze e ineguaglianze di fatto, specie per le donne, ragion per cui, il rispetto non può essere lo stesso verso tutti gli uomini; ma, affinché questo possa diventare universale, è necessario prendere in considerazione qualcosa che sia presente e che sia proprio di ciascun essere umano. Per Weil l’uomo è concepito in una duplice condizione: da un lato la necessità che questo valore abiti il nostro mondo; dall’altro l’esigenza che questo tipo di bene sia anche un bene a cui l’uomo continuamente aspiri. Ogni essere umano dovrà ricercare questa duplicità ed è nel “trovare” che si formerà l’idea che questo principio non può essere violato da nessun potere. Dunque, per Weil, senza quest’esigenza di bene assoluto non vi è cura. La spiritualità, allora, è un principio laico, ma anche religioso, di reciprocità che deve diventare comportamento politico ed istituzionale. Il bonus potrà essere utile ma anche allontanare la responsabilità politica sul tipo di città contemporanea da rifondare".