Parte dalla Calabria un’ importante iniziativa: si è costituito il CNTS VOCE (comitato nazionale tecnico-scientifico della voce) di cui fanno parte artisti e professionisti per l’inserimento dell’uso della voce come strumento e come materia d’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado.
Da un’idea della soprano Rosa Antonucci, coadiuvata dal prof. Carlo Fanelli del Dams (Università della Calabria) e dalla prof. Gabriella Corcione de “I licei Tommaso Campanella” è stato redatto un documento per la presentazione della proposta agli organi istituzionali competenti.
La voce è uno dei principali strumenti con il quale l’uomo realizza la comunicazione, trasmettendo idee, emozioni, sentimenti, personalità, sono ciò che ci contraddistingue, che ci presenta agli altri e che esprime i nostri stati d’animo: è lo specchio di noi stessi. La giornata mondiale della voce si celebra ogni anno il 16 aprile.
Un giornata che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle alterazioni anche lievi della voce e dell’organo vocale che possono essere il segno precoce di patologie più complesse.
Rosa Antonuccio, madre e artista, un connubio non sempre facile da coniugare con la sua passione per il canto, ha dichiarato: “ Il CNTS VOCE (comitato nazionale tecnico-scientifico della voce) si sta costituendo con lo scopo di dare il giusto valore alla Voce in quanto strumento, nella scuola dell'obbligo.
La scuola italiana, se non nei licei musicali (e poi nei conservatori) è totalmente priva di professionisti della VOCE. E’ nella Scuola Primaria e in quella secondaria di PRIMO GRADO, soprattutto in quest'ultima citata, dove si trovano le voci più delicate e fragili del percorso umano, quelle che affrontano la muta vocale e che si trovano troppo spesso ad affrontare estenuanti prove per saggi e concerti vari, senza un’adeguata guida, con conseguenti oggettivi rischi per la loro salute.
Il comitato si prefigge di poter istituire al più presto l’ORA DI EDUCAZIONE VOCALE per tutti gli alunni, oltre ad un auspicabile sostegno ai docenti nell'utilizzo dell'organo vocale, durante l'espletamento del loro lavoro che li vede utilizzare la voce costantemente.
Altresì inserire la VOCE tra gli strumenti musicali insegnati presso le scuole medie a indirizzo musicale: la legge per inserire i quattro strumenti esclusi (viola, bassotuba, contrabbasso e appunto voce) è, al momento, "in sospeso" da due anni e noi ci prefissiamo di poter presto porre fine a questa ingiustizia, anche (e non solo) per i motivi sopra esposti.
Naturalmente con insegnanti preparati coscientemente e supportati dagli esperti in ambito clinico e con adeguati programmi ministeriali atti a non rovinare gli organi vocali di bambini e ragazzi! Inoltre vogliamo rilevare la funzione fondamentale della VOCE per la vita quotidiana di tutti gli individui e quindi anche in altri ambiti professionale, oltre a quello musicale. Parleremo quindi di questi intenti, che riguardano tutti l'importanza della VOCE, in modo da redigere un DOCUMENTO UFFICIALE da presentare al MIUR, affinché le nostre domande siano ascoltate e messe in atto strategie didattiche mirate”.
Presenti nel comitato professionisti della voce nei vari ambiti professionali e non solo cantanti ma anche attori, giornalisti, maestri preparatori di coro, docenti di Conservatorio, speaker radiofonici, direttori artistici ecc) e, per l'aspetto scientifico-clinico, logopedisti (logopedia artistica) musico terapisti, operatori olistici.
Al momento sono presenti le seguenti regioni: LOMBARDIA, CALABRIA, SICILIA, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA, LIGURIA, EMILIA ROMAGNA ma l' obiettivo finale è di coinvolgere, per quanto possibile, tutte le regioni italiane.
Si prospetta una grande rivoluzione nella scuola italiana che potrebbe risollevare le sorti della cultura musicale in Italia, già in forte sofferenza ancora prima della pandemia: se i più piccoli potranno avere un tale privilegio, in futuro saranno uomini e donne più sensibili ai temi musicali e culturali in genere.