In questo scorcio di fine autunno, complici le temperature rigide di questi giorni, il pensiero vola al Natale.
A tal proposito, vi parliamo di Pentema, un paesino sperduto e dimenticato dell’entroterra ligure. Raggiungere questa frazione, un fitto agglomerato di abitazioni, arroccate sul declivio del monte Antola, strette tra viuzze in pietra e muretti a secco, non è semplice in quanto si deve percorrere una strada tortuosa in mezzo ai boschi. La bellezza di questo luogo arcaico viene enfatizzata nel periodo natalizio: il piccolo borgo si “anima” di turisti grazie al suo presepe, considerato un simbolo di rinascita, un’araba fenice, di un paese destinato a scomparire.
Le oltre quaranta rappresentazioni allestite raffigurano non solo il paese, ma anche le persone che vi hanno vissuto, soprattutto nelle fattezze del volto (per quanto possibile sia ritoccare questi manichini). Sono scene che riguardano la vita dell’ottocento, quando, naturalmente, questo era un villaggio molto più vivo. Si può passeggiare per il borgo ritrovando, dietro ogni porta, dietro ogni finestra, uno scorcio di vita quotidiana, fatta di artigiani al lavoro, di massaie intente ai fornelli e tanto altro. Immagini che, oltre a celebrare il Natale, vogliono far rivivere gli antichi mestieri come quello dei pastori, del falegname, dell’ortolano, del fabbro, del cestaio, del barbiere, del ciabattino, ecc.
La preparazione del presepe è lunga e i volontari sono al lavoro da fine ottobre: sono stati proprio loro a creare le statue a grandezza naturale, aiutati da alcuni scultori; mentre, per la parte degli arredi e degli oggetti, tutto quello che si vede nel presepe è frutto di donazioni.
Sono circa una decina i residenti di Pentema. Ma sono tante le persone che arrivano in questo luogo, tutti gli inverni, proprio per vedere il presepe, che permette anche di mantenere viva in qualche modo l’economia.
Info Autore
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vive a Pegli, affacciata sul mare di Genova, dove il cielo e l’orizzonte si fondono, ispirando la sua anima creativa. Direttrice editoriale del quotidiano online La Voce agli Italiani, scrive articoli che uniscono rigore giornalistico a una sensibilità unica, affrontando temi sociali, culturali e di attualità con profondità e originalità.
Vicepresidente dell’Associazione culturale Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura, è una promotrice instancabile di eventi culturali, dedicandosi a progetti che celebrano l’arte e la parola. Scrittrice e poetessa, traduce in versi le emozioni più profonde, trasformando il quotidiano in poesia. Attualmente sta lavorando al suo primo volume di liriche, un’opera intima e suggestiva che vedrà la luce nel 2025, promettendo di regalare ai lettori un viaggio attraverso i sentimenti e le riflessioni che animano il suo mondo interiore.
Curiosa per natura, è sempre in ascolto del mondo che la circonda, con uno sguardo attento e sensibile alle sfumature della vita. La sua sete di conoscenza la porta a leggere, approfondire e rimanere aggiornata su svariati argomenti, soprattutto quelli che toccano le corde della sua anima. Nutre un amore sviscerato per gli animali, creature che considera messaggeri di purezza e bellezza, e si diletta a catturare attimi fuggenti con la sua macchina fotografica, fermando nel tempo immagini che la emozionano.
Ama la pittura, apprezzandone la capacità di trasformare colori e forme in emozioni visive, e trova nell’arte in tutte le sue espressioni una fonte infinita di ispirazione.
La sua vita è un intreccio di parole, immagini e passioni, un caleidoscopio di interessi che riflette una personalità poliedrica e generosa. Con la sua scrittura, il suo impegno giornalistico e la sua dedizione alla cultura, continua a seminare bellezza, ispirazione e connessione.