di Monica Vendrame
Giorgio Bortolo Oliva, 65 anni, imprenditore bresciano e titolare della Olifer, non è certo un estraneo alle cronache rocambolesche. Qualche giorno fa, mentre gli sciatori di Madonna di Campiglio ammiravano il panorama del Grostè, hanno assistito a uno spettacolo inaspettato: un elicottero è atterrato accanto alle piste, sfidando il divieto di sorvolo sopra i 1.600 metri in Trentino-Alto Adige.
Dall’abitacolo è sceso Oliva, sci e scarponi ai piedi, pronto a conquistare le nevi come un James Bond in versione "casual". Peccato che i carabinieri di Riva del Garda, meno impressionati del pubblico, lo abbiano raggiunto per consegnargli una multa da 2.000 euro. «Sono impegnato al lavoro, ma mi è venuta una gran voglia di sciare», ha dichiarato l’imprenditore, trasformando il verbale in un souvenir d’alta quota. Dopo aver pagato il conto, è risalito in elicottero e ripartito, come se la montagna fosse il suo personalissimo ufficio galleggiante.
Ma Oliva non è nuovo agli exploit adrenalinici. Nel 2020, durante un volo verso Cervinia in condizioni meteo proibitive, il suo aereo precipitò in Valle d’Aosta. L’amico Alfredo Buda, 59 anni, perse la vita, mentre lui, sopravvissuto miracolosamente, finì sotto processo per delitto colposo. Nel 2023 ha patteggiato 8 mesi con condizionale, ma evidentemente la lezione non è bastata: l’atterraggio sul Grostè dimostra che la sua passione per il rischio vola più in alto dei divieti.
C’è chi cerca la pace in un tramonto, chi medita in ufficio, e poi c’è chi, per rilassarsi, atterra con un elicottero a 2.000 metri sfidando codice penale e buon senso. La storia di Giorgio Oliva è un mix tra un manuale di sopravvivenza estrema e un promemoria su come non usare il libretto di volo. Tra multe salate, incidenti tragici e piste da sci trasformate in parcheggi per aeromobili, sembra quasi che l’unico limite che riconosca sia… la gravità.
Ironia della sorte, in un mondo ossessionato dalle regole, c’è sempre qualcuno che prova a trasformare i divieti in opzioni premium. Peccato che, mentre l’audacia può far guadagnare like sui social, le imprudenze finiscono spesso in verbali (o tribunali). E se la montagna non viene a Maometto, Oliva dimostra che, con un po’ di carburante e un’elica, puoi portare Maometto direttamente sulla montagna. Purché tu sia pronto a pagare il conto, ovvio.
Morale della favola? La vita è una questione di equilibri: c’è chi cammina sul filo e chi, invece, ci atterra sopra con un rotorino. Ma attenzione: il vento in quota non perdona, e neppure la legge.