di  Monica Vendrame 

 

Grazie all'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, i palestinesi di Gaza potrebbero presto abbandonare i loro accampamenti e tende di fortuna. 

Ma dopo 15 mesi di guerra, molti torneranno alle macerie dove un tempo sorgevano le loro case. Prima dell'ottobre 2023, la piccola enclave era povera e densamente popolata, ma piena di vita: ristoranti, negozi, campi da calcio improvvisati, università e ospedali. I palazzi residenziali punteggiavano la costa del Mar Mediterraneo. Le spiagge erano un posto dove i bambini potevano nuotare e giocare.  Ora le immagini raccontano quanto sia cambiata radicalmente la vita dei palestinesi. Le riprese mostrano interi quartieri ridotti in macerie. La costa sabbiosa e i terreni agricoli circostanti sono stati invasi da migliaia di tende per gli sfollati, visibili dallo spazio.

 

 

L'attuale guerra a Gaza è iniziata il 7 ottobre 2023, quando i combattenti di Hamas hanno attraversato il confine con Israele, uccidendo circa 1.200 persone e prendendone in ostaggio altre 250, secondo i conteggi israeliani. Secondo il ministero della Salute di Gaza, la successiva offensiva israeliana a Gaza ha ucciso più di 46.000 palestinesi

All'inizio di questa settimana, le Nazioni Unite (ONU) hanno stimato che almeno 1,9 milioni di abitanti di Gaza siano sfollati. Circa il 92 per cento delle unità abitative è distrutto, il 68 per cento della rete stradale è distrutta o danneggiata, l'88 per cento degli edifici scolastici necessita di ricostruzione o di importanti riparazioni e non ci sono riserve di carburante per far funzionare i generatori negli ospedali. 

 

 

L'accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti e dal Qatar non specifica chi governerà la Striscia di Gaza dopo la fine della guerra.

Non ci sono inoltre dettagli sul fatto che Israele ed Egitto possano revocare il blocco che limita la circolazione di persone e merci imposto quando Hamas prese il potere nel 2007

Le Nazioni Unite stimano che a Gaza siano state depositate più di 50 milioni di tonnellate di macerie a causa della guerra.

Con oltre 100 camion al lavoro a tempo pieno, ci vorrebbero più di 15 anni per rimuovere le macerie. 

C'è poco spazio aperto nello stretto territorio costiero che prima dell'attuale conflitto ospitava circa 2,3 milioni di palestinesi.

 

 

Non si sa quante persone siano state uccise negli attacchi aerei e quante siano gli ordigni inesplosi sepolti tra le macerie. 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che al 31 dicembre dell'anno scorso solo 18 dei 36 ospedali di Gaza erano parzialmente funzionanti, con una capacità totale di 1800 posti letto.

L'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia, l'UNICEF, ha stimato che circa l'88 per cento delle scuole è stato danneggiato. 

Secondo l'analisi delle immagini satellitari condotta dalle Nazioni Unite, più della metà dei terreni agricoli di Gaza, essenziali per l'alimentazione della popolazione, è stata degradata dal conflitto.

Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, l'anno scorso circa 15.000 capi di bestiame, ovvero oltre il 95 per cento, sono stati abbattuti o sono morti dall'inizio del conflitto, e quasi la metà degli ovini. Per gli altri abitanti di Gaza, la loro casa non sarà mai più la stessa.

 

 

 

 

Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vive a Pegli, affacciata sul mare di Genova, dove il cielo e l’orizzonte si fondono, ispirando la sua anima creativa. Direttrice editoriale del quotidiano online La Voce agli Italiani, scrive articoli che uniscono rigore giornalistico a una sensibilità unica, affrontando temi sociali, culturali e di attualità con profondità e originalità. Vicepresidente dell’Associazione culturale Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura, è una promotrice instancabile di eventi culturali, dedicandosi a progetti che celebrano l’arte e la parola. Scrittrice e poetessa, traduce in versi le emozioni più profonde, trasformando il quotidiano in poesia. Attualmente sta lavorando al suo primo volume di liriche, un’opera intima e suggestiva che vedrà la luce nel 2025, promettendo di regalare ai lettori un viaggio attraverso i sentimenti e le riflessioni che animano il suo mondo interiore. Curiosa per natura, è sempre in ascolto del mondo che la circonda, con uno sguardo attento e sensibile alle sfumature della vita. La sua sete di conoscenza la porta a leggere, approfondire e rimanere aggiornata su svariati argomenti, soprattutto quelli che toccano le corde della sua anima. Nutre un amore sviscerato per gli animali, creature che considera messaggeri di purezza e bellezza, e si diletta a catturare attimi fuggenti con la sua macchina fotografica, fermando nel tempo immagini che la emozionano. Ama la pittura, apprezzandone la capacità di trasformare colori e forme in emozioni visive, e trova nell’arte in tutte le sue espressioni una fonte infinita di ispirazione. La sua vita è un intreccio di parole, immagini e passioni, un caleidoscopio di interessi che riflette una personalità poliedrica e generosa. Con la sua scrittura, il suo impegno giornalistico e la sua dedizione alla cultura, continua a seminare bellezza, ispirazione e connessione.
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