di Giovanni Macrì

Ormai si può parlare di una vera e propria emergenza morti bianche.
Almeno due vittime al giorno sul lavoro. Infatti, dati alla mano, a livello nazionale, secondo l’Inail, fino ad oggi sono più di 210 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro, con un aumento di più del 2% rispetto allo stesso periodo nel 2021.

Mentre le denunce di infortunio sul lavoro presentate allo stesso Istituto Inail nel periodo gennaio marzo 2022, sono ben 194.106, con un aumento del 50,9% rispetto al primo trimestre del 2021.
Si parla tanto di sicurezza sul lavoro, ma la povera gente continua a morire. E come succede sempre in questi casi, sembra che tutti: imprenditori, istituzioni, partiti, siano al fianco dei lavoratori. Tutti fanno a gara a indignarsi, si dicono addolorati o adirati…fino al prossimo infortunio mortale. Poi, gli incidenti continuano a portare lutti tra le famiglie dei lavoratori... risultato di un sistema economico edificato solo sul profitto che nessuna “figura” vuole mettere davvero in discussione.
Anche se il Ministro Orlando in uno dei suoi ultimi interventi afferma: “Abbiamo introdotto norme con sanzioni più incisive e tempestive per garantire la sicurezza sul lavoro e rafforzato l'ispettorato, purtroppo, la cronaca dice altro.
Sul tema è intervenuto anche il Papa, con un tweet: "Lavorare in sicurezza permette a tutti di esprimere il meglio di sé guadagnando il pane quotidiano".

Oggi 3 maggio una nuova vittima. Si tratta del rumeno Costantin Obanel, 38enne residente ad Aosta e dipendente di una ditta di Gignod. Mentre stava eseguendo degli interventi di ristrutturazione nel garage di un'abitazione a Ollomont (AO) è rimasto schiacciato da una trave in ferro. L'immobile in cui stava lavorando, un'abitazione di villeggiatura, appartiene al ministro della Giustizia, Marta Cartabia.


La Guardasigilli, informata del tragico incidente, ha subito commentato: “Sono sconvolta e affranta da quanto appena appreso. Desidero innanzitutto esprimere tutto il mio dolore e la mia personale vicinanza ai familiari della vittima. Come ho anticipato al sindaco David Vevey mi sento partecipe del turbamento dell'intera comunità locale, profondamente segnata da questo grave lutto. Confido che le autorità possano al più presto ricostruire l'intera dinamica dei fatti."
L’uomo è morto sul colpo. Inutile la corsa in ospedale. Sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri. Sarà aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il pm di turno ha già svolto un primo sopralluogo nella villetta. I lavori, intestati al marito del ministro, erano stati avviati il 27 aprile scorso e sono relativi ad una manutenzione straordinaria dell'autorimessa dell'immobile.

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Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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